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Juventus, metamorfosi difensiva da record

Questa Juventus è una corazzata. Minima spesa di energia, massima resa. Cinica, efficace, una Juve… Allegri. Concreta, pragmatica, come la vuole il suo allenatore. “A me interessa solo segnare e prendermi i tre punti. Quando dicono che la Juventus gioca male io sono addirittura felice. L’importante era vincere, perchè nel contesto di una stagione non tutte le partite sono uguali e non sempre si può essere brillanti”. Max lo sapeva: “Dopo la sosta facciamo sempre fatica”. 1-0 al Genoa e tre punti in casa, +10 momentaneo su Lazio e Inter e soprattutto il Napoli lì, avanti di un solo punto sui bianconeri. Campionato spaccato? Forse, quello che è certo è che dopo 21 giornate la Juventus ha trovato la quadratura del cerchio. Merito, come al solito, di Max Allegri.

Metamorfosi bianconera

Per capire veramente la Juventus, ogni anno, Massimiiano Allegri la lascia andare per un po’. Pilota automatico, le basi ci sono per portare a casa le partite. Ma quando la stagione entra nel vivo, Max prende i comandi: col Napoli sfida quasi decisiva? Napoli battuto. Da allora, la metamorfosi. Allegri come Kafka? No, un cambiamento in meglio, però, c’è stato: meno gol in generale, più punti guadagnati ed energie risparmiate. Perché vincere è fondamentale, se non si subiscono reti diventa quasi perfetto. Nelle ultime 8 di Serie A (Crotone in casa prima del Napoli) i bianconeri hanno incassato appena un gol, quello da fuori area di Martin Caceres a Verona. Per il resto, dalla trasferta del San Paolo in poi, mai una rete presa in casa. Lo Stadium è tornato bunker, la difesa è tornata d’acciaio, come quella della stagione 2015-2016: 10 clean sheet consecutivi tra casa e trasferta in quel campionato, 11 di fila all’allora Juventus Stadium. Se calano i gol subiti, diminuiscono però anche quelli segnati: dai 40 delle prime 14 giornate ai 10 delle successive 7, che hanno fruttato comunque 19 punti. Minima spesa (di energia), massima resa. 

Fonte: SkySport

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