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Var, la domenica nera. Zenga: “E’ meglio riderci sopra…”

ROMA – Una domenica nera per il Var. Vari episodi contestati in tre gara, tra rigori concessi e negati, gol annullati in pieno recupero.
 
CROTONE CAGLIARI 1-1 – Arbitro Tagliavento, assistenti Crispo e Fiorino, al Var Damato. Tre i Var decisivi, Tagliavento sotto accusa per almeno due. Il primo serve per assegnare il rigore – dubbio – con cui i calabresi vanno in vantaggio. Il secondo, per espellere Pisacane che entra duro su Ricci, decisione dubbia assunta dopo aver esaminato al video l’intervento del difensore del Cagliari. Ma il caso clamoroso avviene al 90’, punizione dal limite per il Crotone, palla in area e rete di testa di Ceccherini, con il fischietto di gara che annulla dopo aver consultato il Var. Ma dalle immagini è evidente che nessun calciatore dei calabresi si trovi in offside quando parte la palla dal calcio piazzato. “Gli episodi diventano determinanti e ti chiedi perchè l’arbitro alza la bandierina sul gol di Ceccherini. Onestamente viene un po’ da ridere perchè credo che l’arbitro si sia confuso, e un assistente non può commettere un errore così grossolano nel calcio professionistico. Forse hanno cambiato le regole”. Il paradosso è che anche il gollega Diego Lopez è d’accordo con lui:  “Noi con gli arbitri abbiamo avuto degli episodi contro in passato. Alla fine ho visto che il gol di Ceccherini era regolare”.
 
NAPOLI – BOLOGNA 3-1 – Due gli episodi principali sotto la lente di ingrandimento dopo la direzione di gara di Mazzoleni, assistenti Mondin e Gori, con Orsato al Var. Si parte con il rigore assegnato al Napoli al 35’, con l’arbitro che fischia per leggero tocco di Masina sulla spalla di Callejon, pochi centimetri dopo l’ingresso in area dell’attaccante del Napoli. Proteste dei rossoblù, Mazzoleni consulta il Var e conferma la decisione. Ma l’ira degli emiliani è maggiore sul secondo caso, con Palacio che aggira Chiriches in area e tira in porta, palla sulla mano sinistra di Koulibaly. Mazzoleni ha visto la scena, pesa la volontarietà del gesto del difensore azzurro senza consultare il Var, dai replay appare evidente il contatto tra la sfera e la mano di Koulibaly.

Sarcastico il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni: “L’arbitro non voleva perdere troppo tempo con il Var e ha sfruttato il proprio metodo di valutazione…”, dice analizzando il rigore assegnato a Callejon e quello non dato per un mano di Koulibaly considerato involontario. “Può anche darli tutti e due, poi però li va a vedere al Var e semmai cambia la decisione. Sono valutazioni che fanno sorridere, la discussione nasce perchè l’arbitro, quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci ha risposto che non può valutare l’intensità… Ci sono quel paio di episodi che ti mettono rabbia, poi penso che un rigore del genere dall’ottavo posto in su viene dato e dall’ottavo in giù no. E poi il tiro di Palacio sarebbe andato il gol: se Koulibaly avesse avuto le mani dietro la schiena non avrebbe fatto volume. Forse aveva i pantaloncini con le tasche e le mani le aveva lì. Mi sembra di vivere in un altro pianeta”.

“Dal campo sembrava rigore netto, ma io ero a 50 metri dall’azione – analizza Sarri-. Sulla dinamica però non avevo grandi dubbi, perchè il braccio dell’avversario ha agganciato il nostro giocatore da dietro. Nel complesso penso che in questo momento della stagione bisogna parlare poco degli arbitri. E’ un argomento che mi annoia, io preferisco parlare di calcio”.
 
TORINO – BENEVENTO 3-0 – Arbitro Mariani, assistenti Dobosz e Bettegoni, al Var Abisso. Per la terza gara di Mazzarri con il Toro due gli episodi, seppur meno contestati rispetto a quanto avvenuto a Crotone e Napoli., al 47’, in occasione della terza rete granata, Obi si trova con la punta del piede in fuorigioco quando impatta con il pallone, quindi rete da annullare. Mentre 13 minuti prima Niang disturba il portiere sannita Belec, che lo scalcia: rosso per lui, giallo per Niang.
 
 

Fonte: Repubblica.it

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