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Arbitri, Nicchi denuncia: “Buste con pallottole alla sede dell’Aia”

ROMA –  Arbitri nel mirino non della critica o delle polemiche ma di qualche pericoloso tifoso deluso.  “All’ Associazione italiana arbitri sono arrivati plichi con pallottole indirizzate a me, al vice presidente e al designatore Rizzoli. E’ un fatto nel dominio della Digos e all’attenzione del Viminale e del ministro degli Interni”. È il grave fatto denunciato dal presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, in una conferenza stampa convocata a Roma. “C’è un giornalista professionista che in una trasmissione ha affermato: ‘Hanno dichiarato guerra a un popolo e in guerra non si va suonando lo zufolo, si va sparando. Bisogna sparare agli arbitri e non permettere loro di arbitrare. Questa è la conseguenza”, ribadisce Nicchi, sottolineando che il responsabile della frase è stato “regolarmente denunciato e ora seguiremo gli sviluppi”.

 Nicchi ricoda anche il caso di un arbitro denunciato per un rigore non dato: “L’arbitro Di Bello, che ieri ha arbitrato molto bene Inter-Milan, è un ragazzo che fra qualche giorno dovrà comparire in tribunale davanti al giudice di pace per non aver dato un calcio di rigore e per questo errore o presunto tale è stato convocato in tribunale dall’associazione dei consumatori. Vi risulta che se un calciatore sbaglia un rigore venga convocato la settimana dopo in tribunale? E’ una cosa gravissima”. Per Nicchi c’è anche un tema violenza da non sottovalutare: “”Quello della violenza sugli arbitri è un problema che non può essere sottovalutato. Anche quest’anno circa 300 arbitri hanno subito violenze di cui 100 hanno subito botte gravi con necessità di assistenza al pronto soccorso fino al ricovero”. Così il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, in conferenza stampa a Roma. A questo ai aggiunge il problema dei rimborsi. “Quelli di ottobre – ad esempio – vengono pagati solo ad aprile”. Secondo Nicchi si tratta di un sistema che non funziona. “Alle sezioni – racconta – iniziano ad arrivare ragazzi accompagnati dalle famiglie che vogliono sapere perché il figlio non viene rimborsato da 5 mesi quando i genitori hanno anticipato la benzina per andare ad arbitrare e così li fanno smettere perché non se lo possono permettere”.

Nel corso della conferenza stampa il responsabile degli arbitri italiani ha anche parlato del Var: “La Var? Tutti hanno detto che siamo stati bravi ad introdurre uno strumento che fa giustizia poi ci può essere qualcosa da perfezionare ma credo che l’avvento della Var sia qualcosa che ci distingue. Se strada facendo tutti si adeguano vuol dire che fa bene”. Lo dice il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, in conferenza stampa a Roma. “La Var anche in Serie B? Per il momento no. Non è una cosa che si decide dall’oggi al domani ma deve essere autorizzata da un protocollo internazionale”

Fonte: Repubblica.it

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