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Dal pastore all’intellettuale: scopriamo l’Iran

Dejagah, l’amico di Boateng

Centrocampista del Nottingham Forest, Ashkan Dejagah è uno dei migliori amici di Kevin-Prince Boateng. Ha aperto un ristorante giapponese a Berlino lo scorso gennaio e ha fatto la trafila nelle nazionali giovanili della Germania, con Neuer, Ozil e Khedira. Ha tatuato Berlino e Teheran sulle braccia, con la scritta “Non dimenticare mai da dove vieni”.

Ghoochannejhad, l’intellettuale

Reza Ghoochannejhad ha segnato l’unico gol della scorsa edizione dei Mondiali in Brasile. Ma l’attaccante è famoso anche perché sa suonare il violino e parla sette lingue: inglese, olandese, persiano, francese, tedesco, italiano e portoghese (queste ultime tre le comprende ma non le parla benissimo). A 21 anni voleva lasciare il calcio per studiare legge, ma Marc Overmars lo convinse a portare avanti entrambe le carriere. Odia i social network e sua cognata Sareh Bayat è una famosa attrice iraniana che ha recitato in un film che ha ottenuto l’Oscar nel 2012.

Jahanbakhsh, capocannoniere d’Olanda

Alireza Jahanbakhsh è il pericolo numero uno della nazionale iraniana, poiché ha segnato 21 gol nel campionato olandese con l’AZ Alkmaar. Eppure fino ai 12 anni preferiva la ginnastica, la pallamano e il calcio a cinque. Ha tante offerte dall’Inghilterra adesso, da squadre di Premier League, ed è cresciuto ammirando Cristiano Ronaldo.

Azmoun, il Messi iraniano

Per le sue abilità tecniche è definito il Messi iraniano, ma Sardar Azmoun ha sempre respinto questo paragone azzardato. In realtà, il suo modello è Zlatan Ibrahimovic, con cui in una partita di Europa League (Azmoun gioca nel Rubin Kazan) ha potuto scambiare la maglia. Usa molto i social network e ama i cavalli.

Fonte: SkySport

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