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Lazio, emergenza difesa: si ferma anche Radu, rischia tre settimane di stop

Lazio, emergenza difesa: si ferma anche Radu, rischia tre settimane di stopStefan Radu (agf) ROMA – Arriva l’ennesima tegola per la difesa della Lazio. In mattinata Stefan Radu si è recato in clinica Paideia per dei controlli, il cui esito non è stato positivo: “L’atleta – si legge sul bollettino medico – si è sottoposto ad accertamenti strumentali in seguito a un trauma indiretto alla coscia sinistra occorso due giorni fa durante l’allenamento presso il centro sportivo di Formello. Gli esami hanno evidenziato una lesione di primo grado del muscolo bicipite femorale”. Significa che dovrà stare fuori tra le 2 e le 3 settimane. Per la difesa di Pioli non c’è pace.

LULIC: “26 MAGGIO UNICO, MA DOBBIAMO VINCERE ANCORA” – Altra tappa del tour “La Lazio nelle scuole”, altra occasione per sentir parlare i calciatori biancocelesti, interrogati a tappeto dai bambini di turno. Stavolta sono stati Lulic, Keita e Hoedt a sottoporsi all’interrogatorio, con il bosniaco grande protagonista. Inevitabile la domanda sulla sua rete del 26 maggio 2013: “Più il tempo passa e più mi rendo conto di cosa abbia significato e di quanto sia stato importante il mio gol. Per me e per tutta la squadra è stata un’emozione incredibile, un derby come quello non si vince ogni anno: rimane per sempre”. Sempre a Lulic viene domandato se avesse preferito giocare in un’altra squadra: “No, sono contento alla Lazio. La squadra che ci fa più paura? Non abbiamo paura di nessuno, ma abbiamo rispetto per tutti. Si scende in campo sempre per vincere”. Magari uno scudetto, il sogno di ogni calciatore: “Speriamo un giorno di riuscirci. Stiamo lavorando per questo (dice mentre ride con Keita, ndr). Speriamo di vincere altri trofei, il 26 maggio si ricorda perché è l’ultimo trofeo vinto, ma spero che non rimanga l’unico”.

KEITA SDRAMMATIZZA SUI FISCHI DELL’OLIMPICO – Lo spera pure Keita, che in modo scherzoso torna sulla polemica derivata dalla sua esultanza (il gesto del silenzio) dopo il gol al Chievo: “Come mi sento in campo quando ti applaudono? Ci fischiano (ride, ndr). È molto bello, comunque, è una soddisfazione”. Poi parla del suo passato e della scelta di trasferirsi alla Lazio: “Prima di venire qui giocavo nel Barcellona, poi la Lazio è stata la squadra che mi ha voluto di più e mi ha dato più fiducia”. Interessante anche la sua risposta sul tema razzismo, tornato di recente argomento di discussione: “Non dovrebbe esistere. Spesso in campo esce il lato peggiore di una persona per colpa del risultato o del momento. Non credo si facciano certe cose per cattiveria, purtroppo però episodi simili si verificano spesso”.

serie A

ss lazio
Protagonisti:
stefan radu

Fonte: Repubblica

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