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San Paolo, Napoli – Milan potrebbe giocarsi lontano da Fuorigrotta. L’assessore Borriello: “Falsità”

La situazione che riguarda lo stadio San Paolo è più grave del previsto. I lavori in corso per rendere l’impianto di Fuorigrotta idoneo per ospitare le Universiadi 2019 e le gare interne della SSC Napoli non solo hanno reso impraticabile la struttura ed il campo ma dal punto di vista della tempistica stanno procedendo molto a rilento.
Il rischio, molto concreto, è che il Napoli non potrà giocare la sfida casalinga di Serie A contro il Milan prevista per il 25 agosto. La querelle tra il comune e la società azzurra va avanti da mesi. Uno spiraglio affinché le parti possano trovare un accordo sembrava essersi aperto quando due giorni fa l’assessore allo sport Ciro Borriello e il capo gabinetto Attilio Auricchio hanno incontrato il presidente Aurelio De Laurentiis presso l’Hotel Vesuvio.
Sul piatto una soluzione per le diverse spettanze economiche di comune e club partenopeo ed un piano quinquennale che ponesse le basi per una nuova convenzione tra l’istituzione pubblica e l’azienda privata. Ma la visita al San Paolo di ADL ha cambiato le carte in tavola. Infatti, il patron azzurro alla vista delle condizioni in cui versa lo stadio avrebbe avuto una reazione furiosa abbandonando la struttura.
Immediata la reazione del comune, affidata alle dichiarazioni dell’assessore Borriello: “De Laurentiis sapeva dei lavori per lo stadio San Paolo. Sapeva delle Universiadi e sapeva di tutte le problematiche che da tempo caratterizzano questa situazione. Noi più di garantire i tempi stabiliti per completare tutti gli interventi in corso non possiamo fare. Se il presidente del Napoli ha i soldi per acquistare il Bari vuol dire che li avrà anche per il San Paolo. A questo punto se De Laurentiis vuole rompere prenderà il campo prenotandolo per ogni partita, pagando molto di più. In questo caso, l’affitto vale per il 10% degli incassi“.
LA QUESTIONE SEDIOLINI – In merito si attendono le decisioni del commissario per le prossime Universiadi, ma Gianluca Basile è stato molto chiaro: “Per i sediolini non spetta a me prendere decisioni, piuttosto aspetto atti. A oggi questo aspetto non è nel pacchetto Universiadi, ma ci sono 15mln del Collana che non fa parte degli impianti per i giochi, soldi che dovrebbero andare al San Paolo. Se non mi arriva un progetto sulla questione sediolini, non posso riassegnare i finanziamenti. Ma sono certo che accadrà presto. Sarà difficile installarli per l’inizio del campionato, ma se arriva il progetto si parte subito e un paio di mesi potrebbero bastare. Poi dipende dalla ditta“.
Ad oggi la situazione è delicata e complessa. Come riportato da Il Mattino, il San Paolo dal punto di vista strutturale si trova in pessimo stato. I lavori procedono a rilento e l’ipotesi di veder giocare il Napoli lontano dallo stadio di Fuorigrotta è più che reale. Insomma i tifosi e i cittadini napoletani continuano ad essere vittime di una sceneggiata nella quale ne De Laurentiis ne il sindaco Luigi De Magistris riescono a scriverne il lieto fine.
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha incontrato stamani a Palazzo San Giacomo il neo Commissario per le Universiadi Gianluca Basile. Un incontro di un’ora, giudicato proficuo dal primo cittadino, che ha ricevuto Basile assieme al Capo di Gabinetto del Comune Attilio Auricchio. Piena collaborazione istituzionale e massimo impegno di Palazzo San Giacomo soprattutto per l’impiantistica sportiva cittadina, con il rispetto rigoroso del cronoprogramma: questi i punti più significativi dell’incontro con il responsabile organizzativo dell’evento del 2019“, questo il comunicato del comune di Napoli.
LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE BORRIELLO:
C’è un cantiere che non confligge con le attività del calcio Napoli, perchè non interessa il terreno di gioco, stiamo facendo le balaustre, che riguardano questioni di sicurezza. Non vedo nessun problema, si vogliono agitare acque che sono calmissime, rispedisco al mittente ogni critica. Lo stadio non è a rischio per il Milan, il cantiere sarà sgomberato di ogni suppellettile, De Laurentiis andasse a contare gli operai quando il cantiere è aperto, ma credo che la stampa abbia travisato alcune parole del presidente per alimentare la polemica, mi hanno detto che alcune sue dichiarazioni erano diverse rispetto a come sono state riportate. Col presidente cerchiamo di avere un rapporto professionale, ma lo stadio sia chiaro è del comune di Napoli. Il progetto sui sediolini c’è, è in fase di valutazione. La polemica sulle nuove balaustre che non reggono? Ho firmato delle prove di carico che raggiungono i 500 chili di pressione sul punto, ho le certificazioni davanti a me, siamo stufi di queste critiche, è la classica polemica di agosto, lasciamo scrivere ai giornali quello che vogliono. I lavori della pista non confliggono con lo svolgimento delle gare, l’impianto sarà consegnato pulito, quando si lavorerà invece sui sediolini si ragionerà su un’eventuale limitazione dei posti. I lavori a sediolini e bagni, se le varie tempistiche saranno rispettate, inizieranno per fine settembre. De Laurentiis quando vuole firmare la convenzione ci trova in comune, anche perchè l’abbiamo scritta assieme, presto credo che ci ricontreremo“.
LE DICHIARAZIONI DI FORMISANO:
“I lavori sarebbero dovuti partire dopo il concerto tenutosi per Pino Daniele. Invece sono iniziati con 40 giorni di ritardo, a fine luglio. È evidente che qualche problema ci sia”.

LaVoceDiNapoli.it

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