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Inter-Milan, le chiavi tattiche della sfida

Contro il Chievo, Suso ha firmato tutti e tre gli assist per i gol del Milan.

L’Inter è più portata ad allungarsi per forzare il recupero alto della palla e, anche se il suo pressing non è sempre efficace, può contare su giocatori abituati a coprire grandi porzioni di campo – Brozovic, Perisic, Nainggolan – per chiudere i buchi che si aprono nello schieramento se la squadra avversaria riesce ad aggirare la pressione manovrando. La SPAL nell’ultima giornata ci è riuscita spesso e ha creato diversi pericoli, un esempio che potrebbero seguire i rossoneri, potendo però contare su giocatori offensivi di ben altro livello. La sfida tra la pressione alta interista e la costruzione bassa milanista sarà quindi decisiva per l’andamento della partita.

Anche in fase di possesso, comunque, l’Inter tende ad allungarsi e non sempre riesce a manovrare con brillantezza dopo aver passato il centrocampo. La lunga striscia di vittorie ha comunque confermato che il ricorso ai vecchi metodi, come i cross – l’Inter resta sempre la squadra che ci prova di più in Serie A: 32 cross a partita in media – o l’intesa tra Icardi e Perisic, grazie ai quali tra l’altro i nerazzurri avevano costruito la vittoria per 3-2 nel derby di andata dello scorso campionato, restano una soluzione efficace per vincere le partite. Oltretutto quest’anno la squadra di Spalletti sembra occupare meglio l’area, con l’inserimento di un centrocampista (solitamente Vecino, ma è in dubbio e al suo posto potrebbe giocare Gagliardini) ad affiancare Icardi e l’esterno opposto, mentre Nainggolan resta al limite dell’area per calamitare le respinte o dare l’opzione del cross all’indietro.

Le possibilità di vittoria dell’Inter aumenteranno sensibilmente se riuscirà a far prevalere la sua fisicità, nelle due aree così come sull’inizio azione rossonero. Quasi tutte le squadre affrontate nelle scorse settimane hanno fatto soffrire i nerazzurri, che però hanno sempre trovato il modo di superare i momenti difficili. Gli ultimi sei successi consecutivi sono stati costruiti infatti più con la capacità di cambiare con una sola giocata l’inerzia della partita che dominando gli avversari col gioco, e da questo punto di vista Spalletti può contare su più giocatori in grado di accendersi e inventare il colpo decisivo rispetto a Gattuso.

Il Milan sembra invece avere un’identità tattica più definita e maggiori sicurezze rispetto a qualche mese fa per riuscire a imporre il proprio palleggio. Nemmeno la squadra di Gattuso ha però raggiunto la maturità necessaria a controllare le partite, e anzi in ogni gara ha almeno un momento di sbandamento che finora l’ha sempre portata a subire gol, a parte la trasferta contro il modesto Dudelange.

Il derby inaugura un periodo che aiuterà a chiarire la piega che prenderà la stagione delle due squadre. Da qui alla prossima sosta l’Inter incontrerà anche la Lazio, un’altra concorrente per uno dei posti alle spalle della Juve, l’Atalanta e due volte il Barcellona nel girone di Champions League; il Milan potrà finalmente rendere più veritiera la sua classifica recuperando la partita col Genoa, sfiderà la Juventus e per due volte l’avversario più temibile nel girone di Europa League, il Betis Siviglia. Vincere il derby sarebbe insomma per una delle due squadre il miglior modo per guardare con ottimismo alle difficili sfide delle prossime settimane.

Fonte: SkySport

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