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Fiorentina-Roma, le chiavi tattiche della sfida

In occasione dei calci di punizione dalla trequarti, la Fiorentina adopera un blocco centrale di uomini, che guarda verso la palla, e non scappa verso la porta. È una soluzione contro la consuetudine di tenere una linea di uomini appena fuori l’area di rigore.

La Fiorentina è una squadra ben strutturata dal punto di vista fisico, l’altezza media dei titolari è la settima del campionato. È una squadra che ha provato soluzioni difensive innovative sui calci piazzati e ha concesso pochissimo in queste occasioni. Di fronte troverà la squadra meglio strutturata del campionato, la Roma che ha un’altezza media di 185,8 centimetri, contro i 183,4 della Fiorentina, e che costituirà il primo vero banco di prova per la tenuta difensiva viola nelle situazioni di palla inattiva.

La Fiorentina ha sviluppato anche una certa resistenza agli attacchi in transizione, grazie al gegenpressing nei secondi immediatamente successivi alla perdita del possesso, ma anche grazie ad un’intelligente occupazione degli spazi. Alle spalle della linea dei 5 che attaccano, la Fiorentina organizza una linea da 3 e una da 2. Milenkovic lascia la posizione di terzino e si avvicina a Victor Hugo e a Pezzella, mentre Veretout è sempre affiancato da una delle due mezzali, o talvolta da Biraghi, che libera la fascia per la ricezione di Pjaca.

A che punto è la stagione di Giovanni Simeone?

In casa della Fiorentina si parla molto delle prestazioni di Simeone. L’attaccante ha compiuto 23 anni lo scorso luglio e sul finale della scorsa stagione sembrava uno di quei giovani calciatori pronti a fare il salto al livello di performance successivo. Finora in campionato Simeone ha messo a segno 1 gol e 1 assist nel 6-1 contro il Chievo, oltre al gol del pareggio contro la Sampdoria a Marassi. Da quest’ultima rete sono passati 45 giorni e 300 minuti giocati, un po’ troppi per un numero nove.

Il dettaglio delle statistiche che riguardano Simeone restituiscono l’impressione di un giocatore che ha poca incidenza nel gioco della sua squadra. Simeone ha accumulato 3,4 Expected Goals, come Chiesa, dai quali ha ricavato 2 gol, ancora come Chiesa, i due però giocano in posizioni diverse, e il primo dovrebbe avere più occasioni semplici da trasformare, almeno sulla carta.

La teoria è confermata dal volume di gioco diverso macinato dai due. Chiesa ha tirato più del doppio di Simeone, che ha 16 conclusioni a rete, tante quante Benassi. Pur con un volume più che dimezzato, Simeone ha centrato lo specchio 1o volte, tante quante l’altro figlio d’arte. Cioè la precisione e la percentuale realizzativa di Simeone sono buone e segnerebbe sicuramente di più, se solo si procurasse più occasioni per tirare verso la porta.

Pioli lo sta spingendo a interessarsi meno al gioco della squadra e a occupare più spesso la posizione tra i due centrali. Anche se Simeone è tutto tranne che un attaccante di manovra: per passaggi tentati, è il secondo giocatore meno coinvolto della Serie A tra quelli che hanno almeno 5 presenze in campionato (il primo è l’empolese La Gumina). Simeone infatti gioca una media di soli 11,8 passaggi ogni 90 minuti.

Molto spesso i periodi di forma degli attaccanti, e dei giovani calciatori in generale, dipendono anche dalla propria predisposizione mentale e dalla fiducia che sentono nell’ambiente. Un gol in una partita importante come Fiorentina-Roma potrebbe far decollare anche la stagione di Giovanni Simeone.

Fonte: SkySport

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