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AMARCORD – NAPOLI-JUVENTUS, finale Coppa Italia 2020

Ed eccoci alla resa dei conti, se di resa dei conti si può parlare in una stagione tribolata come questa per le vicende che ben sappiamo. Riprende il campionato ed è ripresa la coppa Italia che vedrà la contesa tra Napoli e Juventus che in semifinale hanno eliminato le milanesi, rispettivamente Inter e Milan. L’ultima finale giocata tra le due compagini risale al 2012 ed è stata la quarta delle cinque volte che il Napoli ha alzato il trofeo. Partita secca all’Olimpico di Roma e vittoria per 2-0 con le reti di Cavani su rigore e Hamsik entrambe nella ripresa. Due anni dopo, 2014, altra vittoria azzurra, Fiorentina l’altra finalista, 3-1 il risultato finale di una gara ricordata più per gli incidenti del prepartita che costarono la vita al tifoso napoletano Ciro Esposito. Il Napoli si portò avanti con una doppietta di Insigne, Vargas accorciò le distanze per i viola prima del sigillo definitivo di Mertens al 94°.

Il Ciuccio aveva già vinto nel 1987, insieme allo scudetto, con una cavalcata che aveva visto la squadra di Bianchi vincere tutte le gare della competizione. Accoppiata vincente che però sfumò nel 1989 dato che alla Coppa UEFA non seguì la Coppa Italia persa nella doppia finale contro la Sampdoria. Drammatico poi l’epilogo della manifestazione nel 1997 quando il Vicenza ribaltò lo 0-1 dell’andata marcato da Pecchia con un secco 3-0 firmato da Maini, Rossi e Iannuzzi. Disfatta totale per l’undici di Montefusco testimoniato anche dal brasiliano Beto, mancata promessa, malinconicamente seduto a bordo campo e dall’espulsione dell’attaccante Nicola Caccia portato fuori quasi di peso, in piena crisi isterica. Quella sconfitta fu anche l’inizio di un declino che vide gli azzurri sprofondare anni dopo in Serie C1.

La finale del 2012 non è stata tuttavia l’ultima sfida tra Napoli e Juventus con la semifinale del 2017 che vide il passaggio dei bianconeri poi vincenti per 2-0 sulla Lazio. Bianconeri vittoriosi 3-1 nella gara di andata a Torino e sconfitti in un rocambolesco 3-2 nel ritorno al San Paolo. In quel doppio confronto fu determinate Higuain nella sua prima stagione da ex mentre il Napoli, che esprimeva un gioco ammirato ovunque, era guidato da Sarri. Oggi il Pipita pare essere un po’ ai margini nello scacchiere della Juve, sulla cui panchina però siede proprio Sarri: cosa ci sarà da attendersi?

Antonio Gagliardi

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