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Gli interventi di Antonio Corbo, Nicola Mora e Vincenzo Montefusco a Radio Marte

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Corbo, giornalista.
“Può essere l’anno giusto? Questa domanda crea pregiudizio per l’intera annata. Bisogna capire se è il Napoli giusto e non l’anno giusto. Il Napoli ha vinto solo 2 Scudetti perché già a ottobre inizia a porsi questa domanda. Il Napoli deve capire se può interpretare un grande gioco e qualificarsi in Champions. Se poi arriva lo Scudetto perché squadre che hanno speso di più come Inter e Juventus cedono, giusto che il Napoli ci provi. Ma questo discorso è una calamita di sciagure. Il Napoli ha vinto lo Scudetto la prima volta quando finalmente ci fu la complicità di tutti di non aver parlato del tema. Si chiamò la recita dell’indifferenza.
Qualcosa che non ho mai detto su Maradona? Spero che molti abbiano ricevuto i due volumi distribuiti lunedì e martedì. Nel mio ricordo ho raccontato il mio primo incontro con Maradona, che poi in realtà io avevo già conosciuto nel 1982 in Spagna. Io ero con la Nazionale e seppi che Maradona era in New Jersey e che il Napoli voleva comprarlo. Ci mettemmo in taxi con un tassista polacco ubriaco che parlava di boxe, nel giro di un’oretta arrivammo allo Sheraton. Appena vedemmo Maradona, lui fu confortato dal nostro arrivo perché significava che l’affare con il Napoli si poteva fare. Mi disse che stava vivendo un sogno, che a Barcellona stava bene ma in campo stava peggio. Lui voleva davvero arrivare a Napoli e vivere una grande avventura.
Chiave giusta per avere ragione della Real Sociedad ed evitare altri passi falsi come contro l’AZ? Dipenderà molto da chi andrà in panchina: se ci andranno Osimhen e Mertens, mi sembrerebbe un atteggiamento contemplativo rispetto alla gara. Se il Napoli vuole andare davvero avanti in Europa League deve schierare la formazione migliore. La mediana che dovrebbe giocare questa sera mi lascia perplesso, mi sembra un centrocampo male assortito. Mertens troppo vicino a Osimhen? Dipende dal belga e non dal piano tattico. Ultimamente l’ho visto un po’ appannato. Io Osimhen lo farei giocare con Petagna, provando la formula del doppio centravanti.
Fabian Ruiz esploderà definitivamente? Non dà mai l’impressione di uno che esplode. Ha grande eleganza, brillantezza ma non è appariscente. Con Bakayoko vicino gioca senza la responsabilità di dover impostare il gioco ma diventa braccio operativo. Ha tutto il tempo per dare prova del suo talento. A me piace molto e credo che possa essere un grandissimo elemento di questa squadra. Bisogna solo creare un po’ di varianti tattiche durante la partita.
Gattuso? De Laurentiis è andato a Castel Volturno e questo rincorrerlo mi sembra un eccesso. Lui vuole essere libero di andare via quando vuole. Giusto che il Napoli, con calma, possa esaudire questa sua voglia. In questo momento – e qui sta l’errore – sembra che invece il contratto di Gattuso sia la priorità. Quando invece bisogna far funzionare la squadra che è completa e promettente. Finalmente la squadra è stata costruita con un progetto tecnico. Lasciamo lavorare Gattuso a prolungare il contratto quando vorrà. Se c’è un retropensiero da parte di Gattuso si ridurrebbe la mia stima nei suoi confronti e a quel punto sarebbe giusto andasse via. Ma ora non è la priorità, è il modo migliore per rovinare la stagione.
Osimhen? Grande opportunità per il Napoli ma che va disciplinata. Lui è un turbo però ha bisogno di spazi per dimostrare la velocità e la potenza. Non deve farlo schiacciare sul muro degli avversari. Bisogna creare un gioco con degli spazi.
De Laurentiis proprietario del Napoli? Quando era considerato un candidato alla presidenza, se ne parlava però in termini molto vaghi. Ero in diretta in tv, furono notti infinite e magiche. C’era l’avvocato di De Laurentiis che rinviava sempre di giorno in giorno. Dissi all’avvocato che non credevo più a quella possibilità: o ci avrebbe detto che sarebbe arrivato a Napoli domattina oppure si sarebbe rivelata una farsa per farsi pubblicità. L’avvocato fu scosso da questo ultimatum e dopo 10 minuti confermò che De Laurentiis la mattina dopo sarebbe arrivato a Napoli”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Nicola Mora, ex giocatore del Napoli.
“Il Napoli deve vincere o basta non perdere? Al di là del risultato serve una buona prestazione, contro l’AZ si è presa la partita troppo alla leggera. La Real Sociedad è una squadra di tutt’altro livello, servirà concentrazione per evitare di far andare il cammino in salita. La competizione va onorata, l’obiettivo è perseguibile. Petagna titolare? Dipende da come vorrà Gattuso interpretare la partita. Lui è più giocatore di movimento rispetto a Osimhen, aiuta di più la manovra. Entrambi comunque hanno dimostrato di essere totalmente competitivi, seppur con due qualità diverse.
Bakayoko? Ha qualità diverse rispetto agli altri centrocampisti in rosa, rende ancora più forte il reparto. Ha qualità fisiche importanti, nonostante tanti mesi di stop si è fatto trovare pronto. Può dare la possibilità a Gattuso di variare il centrocampo non solo dall’inizio ma pure a partita in corso.
Juventus? Squadra in difficoltà su tutti gli aspetti. Il rammarico di non aver giocato la partita c’è, anche perché il Napoli ha un punto in meno. La gara doveva essere rinviata, il Napoli ha fatto benissimo ad attenersi a certe cose. Probabilmente avrebbe vinto la gara a mani basse. Ora bisogna recitare di nuovo un ruolo da protagonista e il Napoli deve dare un’impronta forte come nelle prime giornate”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Vincenzo Montefusco, allenatore.
“Io preferisco il 4-2-3-1 ma fino a un certo punto. Premesso che reputo il Napoli una tra le squadre più forti del momento, il discorso dipende dagli uomini. Quando Zielinski starà bene si potrà giocare anche con il 4-3-3, preso l’uomo che si fa rispettare come Bakayoko le mezzali daranno molto di più. Il Napoli ha grandissime possibilità di giocarsi il campionato. Se il Napoli giocherà con 3 centrocampisti stasera Gattuso farà capire che potrà giocare in maniera più accorta. Juventus? Secondo me è messa male. Pirlo? Fare l’allenatore è tutta un’altra cosa, potrei raccontare tanti episodi. In questo momento lui sta studiando ma alla Juve non c’è niente da studiare. Basta farla giocare come ha fatto sempre ma vedo grosse difficoltà, doppioni, non c’è un uomo squadra”.

 

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