LA PARTITA – Il Napoli vince in scioltezza a Crotone 0-4
Il tabellino:
CROTONE (3-5-2) – Cordaz; Cuomo, Marrone, Luperto; Pereira (86′ Henrique), Benali (36′ Vulic), Petriccione, Molina, Reca; Messias, Simy (86′ Dragus). A disp: Festa, Golemic, Magallan, Djidji, Zanellato, Crociata, Rojas, Siligardi, Riviere. All.: Giovanni Stroppa
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly (83′ Maksimovic), Mario Rui; Bakayoko (77′ Lobotka), Demme; Lozano (77′ Politano), Zielinski (69′ Mertens), Insigne (78′ Elmas); Petagna. A disp: Meret, Contini, Ghoulam, Fabian Ruiz, Llorente. All.: Gennaro Gattuso
Le scelte di formazione – Tocca a Petagna. Per la prima volta in stagione, in Serie A, il possente centravanti ex SPAL guida il reparto offensivo del Napoli dal 1′, lasciando in panchina Mertens. Stessa sorte destinata a Fabian Ruiz, al quale Gattuso preferisce Demme per una cerniera tutta muscoli con Bakayoko. Stroppa invece non regala sorprese e si affida al suo 3-5-2 in cui spiccano la sfida di Luperto al “suo” Napoli e il tandem d’attacco con il peso di Simy e la fantasia di Simy.
Dilvia, meglio il Napoli – Anche allo Scida, come dovunque in Italia, condizioni al limite: forte pioggia, ma si gioca. Quaranta secondi e Petagna si rende pericoloso, ricevendo spalle alla porta prima di spedire troppo largo rispetto al palo di Cordaz. Il Crotone prova ad affacciarsi in avanti sulle palle da fermo, ma ancora prima del decimo minuto è sempre Napoli, anche se il tiro di Insigne è velleitario. La prima conclusione vera e propria del Crotone arriva al minuto 20, ed è del solito Messias – che aveva costretto Koulibaly al giallo dopo 5′ – ma va alle stelle. L’occasionissima, però, è sempre del Napoli: Petagna è poco freddo, e davanti a Cordaz si vede murato. L’inerzia, però, dice azzurri.
Ci pensa Insigne, versione Diego – Nei giorni in cui Napoli ancora piange ed omaggia Maradona, ci pensa il suo scagnozzo scugnizzo, con la fascia al braccio, a girare le sorti del primo tempo. Lo libera alla grandissima Zielinski, in una serpentina con tunnel finale ai danni di Cuomo, lui ci mette la ciliegina finale con un destro all’incrocio dei pali che sblocca il match. Stroppa cambia immediatamente, togliendo Benali, che s’arrabbia, al 35′: tempo un minuto e per poco il suo sostituto Vulic non segna, sbattendo però sul reattivo Ospina. Il primo tempo finisce così, col Napoli in vantaggio.
Cinque minuti di ripresa, Crotone in dieci – Il secondo tempo fa appena in tempo a cominciare che trova già un punto di svolta: dura scivolata di Petriccione nei confronti di Demme, e mentre il centrocampista ospite rimane a terra contuso, Marinelli ha modo di andare a rivedere al VAR e correggere la sua decisione. Petriccione espulso, Crotone sotto di un gol e di un uomo. Il match va in discesa per i ragazzi di Gattuso.
Lozano e Demme chiudono i conti – Rettifica: non va in discesa, il Crotone accusa il colpo e scompare del tutto dal campo. Merito ovvamente anche alla qualità della squadra di Gattuso, che annusa il sangue e morde. Due volte. La prima con Lozano in versione Callejon, innescato nel suo movimento a tagliare verso la porta dal pallone dell’ispiratissimo Insigne, e freddo nel battere in porta col mancino davanti a Cordaz. Il terzo gol, quello del definitivo ko, lo firma invece Demme, a ricompensa del duro colpo subito poco prima. Bello il destro in diagonale che fa 0-3, e manda di fatto tutti negli spogliatoi con estremo anticipo.
C’è gioia anche per Petagna – Non fino a che Petagna, dopo una partita di grande lavoro e di spirito, ma poco precisa in zona offensiva, non trova la via del gol. L’assist lo mette a segno Mertens, e l’incontro va così in archivio: il Napoli ha vinto a Crotone, e lo ha fatto regalando la sensazione di un’estrema scioltezza. Ed è in piena zona Champions League.