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Gli interventi di Ivan Zazzaroni, Felice Evacuo e Gennaro Scarlato a “Il Sogno Nel Cuore”

Ivan Zazzaroni a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Critiche a Gattuso sono giuste: ha perso 6 partite su 18 ed una Supercoppa. De Laurentiis ha chiamato Benitez, mi sembra un déjà-vu di epoca ancelottiana”

“Cosa succede al Napoli? I risultati parlano chiaro: dopo le ultime sconfitte una crisi è normale che si apra. È normale che De Laurentiis metta in discussione la permanenza di Gattuso – queste le parole di Ivan Zazzaroni, giornalista e direttore del Corriere dello Sport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Sono dinamiche abbastanza normali. Io spero che Gattuso ce la faccia a recuperare, anche se 6 sconfitte nelle prime 18 giornate sono davvero tante. Purtroppo non c’è continuità nel Napoli. La Roma, ad esempio, ha vinto tutte le partite con le ultime dieci in classifica. Il Napoli, invece, vive una sorta di leggerezza psicologica, manca quello che Rino chiama veleno. Con Maurizio Sarri, oltre alla questione del gioco, c’era tutt’altro entusiasmo intorno alla squadra. Si critica il Napoli di Gattuso per la mancanza di gioco, ma io mi preoccuperei più del fatto che la squadra subisca gol ad ogni partita. Questo è un campanello d’allarme. La società deve capire che ci sono più problemi in fase difensiva che in fase offensiva. Andrebbe cambiato qualcosa a livello individuale, ma il Napoli si è fossilizzato a cambiare tanto solo in attacco: è iniziato il campionato ed avevano ben 6 punte. Mentre in fase difensiva non ci sono garanzie, soprattutto sulle fasce. Ci sono alcuni problemi in rosa che non sono mai stati risolti, che ci si porta avanti dall’epoca Ancelotti. Per alcuni versi stiamo rivivendo un déjà-vu dell’epoca ancelottiana: manca l’ammutinamento, ma indubbiamente c’è stato un po’ di malcontento in rosa che ha generato una crisi di risultati. Rino non lo sento da tempo, perché con le esclusive scritte dal Corriere dello Sport mi hanno accusato di destabilizzare l’Inter, che poi ha iniziato a vincere – ride, ndr -. Proprio per evitare che mi accusino di destabilizzare anche il Napoli, sto evitando di sentire Gattuso. Anche se raramente lui parla di cose di campo in privato. Ad inizio stagione mi sembrava molto soddisfatto della rosa a disposizione, poi sono successe delle cose che hanno cambiato le carte in tavola. È successo che Fabian Ruiz non ha mantenuto le aspettative, Koulibaly ha iniziato a commettere commette qualche errore di troppo, qualche risultato non è arrivato. Poi, ovviamente, ci sono i malumori di quelli che giocano di meno perché la rosa è ampia. Queste sono le situazioni cambiate da inizio stagione. Benitez? È stato sicuramente contattato, altrimenti non lo avrei scritto. I miei giornalisti, nella fattispecie Giordano e Mandarini, hanno avuto contatti diretti con lo spagnolo. Non c’è da scandalizzarsi, però: De Laurentiis ha spesso contattato altri allenatori. Ci sono state un paio di telefonate tra il presidente e Benitez, ma queste sono cose abituali soprattutto con De Laurentiis che ama spesso chiamare altri mister e confrontarsi. Vedremo se questo sarà solo un episodio o meno. Non so se lo spagnolo verrebbe solo per allenare o per fare anche il direttore sportivo. Di certo lui ha appeal, e lo dimostra il fatto che quando è venuto a Napoli ha portato in rosa giocatori importanti come Higuain, Reina, Albiol e Callejon. Poi, da qui a dire che Benitez voglia venire o meno, non lo so. So che Allegri non ha alcuna intenzione di entrare a stagione in corso, anche perché lui vorrebbe andare all’estero. Credo che Mazzarri verrebbe a Napoli, ma non penso che sia stato contattato. Una cosa è certa: il Napoli ha bisogno di continuità. Gli azzurri, così come la Roma, hanno vinto poco. Sarebbe bello e farebbe bene a tutti che le squadre del centro sud-possano battessero l’egemonia delle squadre del nord. Atalanta? Per me è l’unica squadra che gioca bene, in Serie A. I nerazzurri fanno delle partite pazzesche, sul piano del gioco non hanno rivali. Non dimentichiamo che hanno fatto bene anche in Champions, lo scorso anno. Non so dire se lotteranno per lo Scudetto con la Juve e le milanesi, ma sicuramente daranno filo da torcere a tutti con la loro continuità. Ritornando al Napoli, dico che ha un potenziale altissimo e non ha nulla da invidiare ad altre rose. Juric? Piaceva a Giuntoli e fu contattato già prima di Ancelotti. Attualmente è impossibile prevedere cosa succederà sulla panchina del Napoli da qui a giugno, perché quando hai personaggi come Gattuso e De Laurentiis non si hanno certezze sulla continuità. Io credo che dipenderà solo ed esclusivamente dai risultati che arriveranno dal campo. Critiche a Gattuso? Sono giuste se si pensa che ha perso 6 partite su 18 ed una Supercoppa Italiana, tra l’altro senza averla giocata. Quando le cose vanno male il primo da mettere in discussione deve essere sempre l’allenatore”.

Felice Evacuo a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Col ritorno di Osimhen il Napoli ritornerà in alto in classifica. Io credo ancora nello Scudetto. Mister Italiano pronto per un top club: ricorda Sarri ma crea migliori rapporti coi calciatori”

“Mancanza di stimoli al Napoli? Io non vedo la situazione così negativa come si sta cercando di dipingere – queste le parole di Felice Evacuo, calciatore del Catanzaro ed ex, fra le tante, di Spezia e Parma, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il Napoli ha cambiato molto, ma credo che comunque Gattuso stia facendo bene. Gli stimoli vanno trovati giorno per giorno col duro lavoro. L’obiettivo degli azzurri deve essere il piazzamento in Champions League. Osimhen è l’uomo che è mancato di più a questa squadra: il suo ritorno aiuterà di certo il Napoli a risalire la classifica. È un attaccante molto veloce, anche se segna poco apre gli spazi, fornisce assist e spacca le difese avversarie in due. Credo sia un giocatore davvero importante per tutta la manovra offensiva. Oltre alla sua assenza, il Napoli ha vissuto un periodo di appannamento che ci può stare, soprattutto in un campionato del genere, dove ci sono tanti incontri ravvicinati e dove anche la Juventus sta avendo non poche difficoltà. Le altre squadre pensano e sperano di poter vincere lo Scudetto. Il Napoli ha tutto il tempo necessario per recuperare i punti persi. Non dimentichiamoci che agli azzurri è mancato anche Mertens. Col recupero dei due attaccanti sicuramente torneranno anche i risultati. Gattuso ha una rosa completa, anche in fase difensiva ha ottimi calciatori. È vero che 6 sconfitte su 18 partite sono tante, ma il Napoli ha fatto un solo pareggio. Questo dato deve far riflettere sul fatto che gioca sempre per vincere. È una squadra che cerca nel gioco l’alchimia giusta per trovare una vittoria. È normale che esponendosi col gioco offensivo può capitare di perdere le partite. Io, da tifoso del Napoli, preferisco vedere una squadra che rischi qualcosina, ma che provi a vincere ogni partita. De Laurentiis ha contattato Benitez? Il presidente è un personaggio un po’ particolare. Sicuramente la cosa non è molto carina nei confronti di Rino, ma, conoscendolo, ora proverà a fare ancora meglio per dimostrare il suo vero valore e riprendere in mano la squadra. Di certo sono voci che possono dare fastidio, ma non credo che diano fastidio ad un uomo come Gattuso. Spezia? Gara non facile. I bianconeri provano sempre a giocarsi le partite, dando del filo da torcere a chiunque, giocando a viso aperto senza fare catenaccio avanti alla difesa. Sarà una bella occasione per il Napoli di riscattarsi. In campionato è andata male agli azzurri, quindi questa è l’occasione per rifarsi. Italiano è un allenatore molto bravo, che impartisce bene le sue idee di gioco ai suoi ragazzi, facendo sì che le applichino sul campo in maniera egregia. Credo che mister Italiano sia pronto per un top club. Secondo me farà una carriera come quella di Sarri, e ha dalla sua sia l’età che la capacità di creare buoni rapporti con i suoi calciatori. È un allenatore che in tre anni ha fatto una scalata incredibile con 3 promozioni di fila. Bisogna solo vedere se sarà in grado di rapportarsi bene anche con i grandi calciatori, cosa che, ad esempio, non è riuscita a Sarri alla Juventus, nonostante la vittoria dello Scudetto. Parma? Sarà una partita diversa: i gialloblù si chiuderanno provando a non subire gol, per poi cercare il contropiede con gente come Gervinho. Scudetto? Io, da tifoso del Napoli, un po’ ci credo ancora”.

Gennaro Scarlato a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Spero che a Gattuso non tocchi la stessa sorte di Ancelotti, perché anche Carlo fu confermato una settimana prima di essere esonerato”

“Spero che la situazione di Gattuso non sia uguale a quella di Ancelotti, perché ricordo che anche a lui fu data fiducia una settimana prima dell’esonero. Spero che gli sia stata data realmente fiducia da parte della società – queste le parole di Gennaro Scarlato, allenatore Benevento under17 ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Spezia, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. I problemi del Napoli credo che siano momentanei, mi sembra semplicemente che determinate cose non riescano. È ovvio che se le cose vanno male qualcosa sicuramente va cambiato, ma non parlo del mister. Bisogna rivedere gli schemi e gli interpreti, inserendo sempre i calciatori di maggiore personalità. Mi riferisco ad Insigne e Koulibaly su tutti. Per Lorenzo è normale che, da napoletano, ci si aspetti sempre di più, perché quando scende in campo sta rappresentando non solo la squadra ma anche la tifoseria. Un napoletano che indossa la maglia del Napoli deve dare sempre di più. Fabian Ruiz? Purtroppo è in involuzione, ed è un peccato. È normale che nel centrocampo a due faccia molta più fatica, anche perché sia lui che Bakayoko hanno entrambi passo simile, compassato. Demme, invece, è molto più dinamico, per questo la squadra gioca meglio col tedesco in campo. Osimhen? La prima gara che ha fatto a Parma mi ha entusiasmato tantissimo: è un attaccante che lavora molto per la squadra, sa attaccare la profondità ed apre molti spazi per i suoi compagni di squadra. Napoli-Spezia? Non può esserci altro risultato che la vittoria. Per quanto riguarda il campionato, invece, non credo che gli azzurri possano competere per lo Scudetto, nonostante la rosa importante. Credo e mi auspico un piazzamento tra le prime quattro. Petagna? È un ragazzo che si impegna molto, ma, probabilmente, in questo momento lo si cerca poco e lui ha difficoltà a trovare la porta. Ovviamente è stato preso come terzo attaccante, e come tale è assolutamente è un lusso avere un calciatore del suo calibro. In questo momento sta pagando le difficoltà di tutta la squadra”.

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