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Napoli: contro l’Inter ennesimo esame dal punto di vista mentale

Il Napoli procede sparato la sua rincorsa ad un posto in Champions League, rincorsa che domenica passa per l’Inter, incontrastata capolista del campionato, oramai con più di trequarti di scudetto cucito sul petto. Si tratta di un ennesimo esame dal punto di vista mentale per gli uomini di Gattuso che si troveranno di fronte una squadra ancora non sazia, malgrado le undici vittorie di fila raggiunte in questo girone di ritorno. Antonio Conte non intende far sconti a nessuno e vuole continuare il suo filotto di successi, pur sapendo di incrociare una formazione di tutto rispetto che nel match di andata, a San Siro, mise alle corde i nerazzurri ma perse immeritatamente solo in virtù di un calcio di rigore trasformato dal bomber belga Lukaku. L’allenatore leccese avrebbe in mente di provare ad eguagliare il record  di Roberto Mancini di 17 successi consecutivi, ma difficilmente ci riuscirà; per la legge dei grandi numeri, prima o poi, una battuta d’arresto ci può stare, anche perché non cambierebbe nulla o quasi in termini di classifica. Ovviamente gli azzurri si augurano che Lukaku e compagni si fermino proprio al Maradona, approfittando pure dello scontro diretto tra Atalanta e Juve che potrebbe togliere punti ad una delle due o ad entrambe in caso di pareggio e contemporaneo successo del Napoli. Per battere la capolista, tuttavia, la compagine partenopea dovrà scendere in campo con la mentalità vincente e con la grinta e l’ardore agonistico che metteva in campo da giocatore il suo attuale tecnico, cosa che, purtroppo, in questa stagione, i giocatori napoletani hanno ostentato poche volte. Quella di domenica potrebbe essere l’occasione propizia per far vedere il carattere e la voglia di spaccare il mondo di questi ragazzi per non mancare, come accaduto a Torino, ad un appuntamento importantissimo per il prosieguo della stagione. Chi la spunterà tra Conte e Gattuso, due grandissimi ex giocatori mai domi e protagonisti assoluti nelle loro rispettive squadre? Difficile dirlo ma sono certo che ambedue si giocheranno la partita a viso aperto. A tal proposito, viste le ottime condizioni di forma e di salute di Osimhen, Ringhio appare intenzionato a riproporre l’attaccante nigeriano dal primo minuto, per dare più velocità e forza d’urto alla fase offensiva. Prima l’Inter e poi la Lazio, sempre in casa, nel posticipo di giovedì 22 aprile, costituiscono due banchi di prova che ci diranno se Insigne e soci potranno ambire ad arrivare tra le prime quattro. Le carte in regola ci sono tutte, però bisogna calarle nel modo giusto.

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