Gli interventi di Antonio Giordano, Gianluca Monti e Corrado Orrico a Radio Marte
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista.
“Che valore ha la vittoria contro la Juventus? Gli errori grossolani si commettono, anche perché altrimenti la partita perfetta finisce 0-0. Alla Juventus mancavano 9 giocatori e al Napoli comunque 5. Quelli della Juventus avevano un valore per la Juventus, uguale nel Napoli. I punti in classifica sono sempre 3 in più per il Napoli.
Leicester-Napoli? Partita complicatissima, il Leicester è una delle squadre inglesi che mi fanno divertire di più. Rodgers è un allenatore molto bravo, hanno un centravanti pazzesco che purtroppo è arrivato troppo tardi. Gli inglesi non scherzano mai, non esistono partite di seconda importanza. Mi dà molto gusto riprendere a viaggiare in Europa, l’ultima volta è accaduto circa 2 anni fa. Mi sembra di tornare a vivere fuori da una bolla e dentro la normalità.
Osimhen? Deve imparare molte cose ancora ma potenzialmente è un giocatore pazzesco. Poi certo, se il prototipo è Haaland è un’altra storia. Anguissa? Nel calcio si fanno brutte figure quando ci si sbilancia. Non ricordavo bene questo giocatore, poi l’ho apprezzato immediatamente, nel Napoli non ce n’è uno come lui, con quelle caratteristiche lì. I dirigenti sono stati bravi a identificare l’uomo che avesse le caratteristiche per andare a fondersi con gli altri. La fusione tra Anguissa e Fabian Ruiz è stata ottima, Ruiz è stato il più bello degli ultimi anni e in molto ha contribuito Anguissa. Io in lui non vedo nulla di Bakayoko, per me è un Allan con qualcosa in più e anche con qualcosa in meno.
Allegri ha sbagliato a lasciare fuori i sudamericani? Non era facile, devi fare delle scelte. L’Atalanta anche ha dovuto rinunciare a Musso. Nessuno meglio di un allenatore conosce le situazioni e come gestirle e Allegri in carriera ha mostrato una quantità industriale di competenza e saggezza. Non bisogna esagerare su Anguissa? Ovvio, nessuno ha detto che sta arrivando il centrocampista del futuro. Però è uno che non c’era nel Napoli. Lozano è reduce da un infortunio terribile, forse sottovalutiamo quello che ha passato.
Idea di allargare al 75% la capienza negli stadi? Spesso abbiamo parlato di Napoli-Verona, in uno stadio vuoto. Cosa sarebbe successo in uno stadio pieno, quale effetto avrebbe prodotto? Può darsi che con quella squadra ne sarebbe stata soffocata come in Napoli-Lazio 2-4. E in quella squadra c’erano giocatori molto più pronti, come Higuain. Anche Djokovic nella finale degli US Open poteva fare il Grand Slam, ha pianto quando si è reso conto che il grande antipatico era diventato il grande simpatico. Hanno ribaltato la sua vita: come facciamo a sapere cosa sarebbe successo?”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianluca Monti, giornalista.
“Le gare vinte dal Napoli sono tutte diverse, particolari, la squadra ha mostrato grande forza mentale in ognuna di esse. Spalletti ha dato tranquillità interna ed esterna all’ambiente, finora è stato diverso rispetto a Roma e Milano, sembra più sereno. La vicenda mediatica della serie di Totti secondo me gli ha consigliato una capacità mediatica diversa, un po’ più soporifera rispetto ai toni alti che usava. Ma Napoli aveva bisogno proprio di questo, veniva dai toni alti di Gattuso. Adesso Spalletti sembra più un normalizzatore. La stessa tranquillità l’ha mostrata il Napoli in campo. Napoli Femminile? Prima vittoria contro una squadra forte come la Fiorentina, quando vince scontri che non sono quelli diretti raccogli per strada anche meritatamente”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Corrado Orrico, allenatore.
“Napoli? Spalletti ha ancora da fare, ha vinto perché ha già un’organizzazione votata al risultato ma per l’estetica c’è da aspettare ancora un po’ di tempo? Non è un Napoli ancora Spallettiano. Chi è messa meglio tra le 3 in testa al campionato? La differenza la faranno come sempre i particolari, gli uomini di gran classe che magari risolvono le partite. Sono tutti ambienti totalmente diversi, sia per valore della rosa che per conduzioni. Mi aspetto, alla lunga, il peso della personalità degli allenatori.
Milan in vantaggio perché non ha cambiato allenatore? Un’ipotesi ma non è fondamentale questo aspetto, non serve che l’allenatore sia lì da anni: se guida bene, con personalità e intelligenza, andrà bene. Il Milan era già una squadra forte l’anno scorso, ha possibilità di vincere lo Scudetto come lo hanno altre. Ogni squadra ha caratteristiche diverse per poter vincere.
La corsa di Mourinho? Fa parte del suo stile, riesce a captare i vantaggi che può avere il suo lavoro. Il pubblico romano è molto sofisticato negli aspetti agonostici, ha voluto portarlo dalla sua parte. Lui è uno molto bravo a non regalare niente a nessuno e a guadagnare molto in qualunque frangente. L’aspetto del pubblico a Roma è decisivo, lui l’ha capito ed è molto intelligente, ha fatto quella che sembra una forzatura ma che serve.
La comunicazione di Spalletti è cambiata? Non credo, lui è il Mourinho italiano, coglie gli aspetti per portarli dalla sua parte. Sono bombe che gli altri difficilmente potranno controllare. Spalletti però se le cose vanno male si incattivisce e viene fuori la parte peggiore sua. La lite con Allegri? Due pragmatisti, fanno punti e risultati, il battibecco non mi ha sorpreso, me li aspetto perché Spalletti non le manda a dire”.