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Umberto Zapelloni: “Credo che il Napoli non possa permettersi di perdere 2 simboli come Mertens e Insigne”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Umberto Zapelloni, giornalista.
“Juventus-Napoli è stata una partita bella e divertente, alla vigilia pensavo che la Juve potesse vincere poiché ne aveva bisogno. Invece il Napoli, dopo aver lasciato sfogare la Juve nei primi minuti, ha preso in mano la partita e l’ha gestita bene. Ha sopperito bene, ovviamente però quando doveva intervenire con i cambi non aveva la panchina per permettersi di cambiare l’inerzia della gara. Dal punto di vista morale però ne esce più forte, il palleggio del Napoli ieri è stato nettamente superiore rispetto a quello della Juventus. Magari può tentare il recupero sull’Inter che però resta la grande favorita.
Mertens? Io credo che il Napoli non possa permettersi di perdere 2 simboli come lui e Insigne nella stessa stagione. Certo, un paio di anni fa stava quasi per andarsene all’Inter, poi De Laurentiis gli fece rinnovare il contratto. Certo non potrà permettersi le cifre attuali ma i suoi gol li fa. Se il Napoli ieri avesse avuto Osimhen magari avrebbe avuto uno spirito diverso, c’erano delle chance in cui l’area era sguarnita.
In questo momento è un po’ tutta la nostra vita a essere falsata, poi io credo che la Lega Calcio vinca il premio “Bella Addormentata”, sono gli unici a non rendersi conto che stava cambiando qualcosa con il virus. Solo ieri, mentre l’Inter scendeva in campo, si sono radunati per fare questo protocollo che fa rabbrividire. Se devi sospendere le partite le sospendi, poi la recuperi. Non aspetti che sia l’ASL a farlo. Peraltro se ci sono infortunati ma negativi al tampone questi giocatori sono da considerare tra i 13. Siamo alla follia, vuol dire voler finire il campionato a tutti i costi. E’ qualcosa che non esiste. Va detto che ieri le squadre più colpite dal COVID-19 hanno fatto bene: il Verona e il Milan hanno vinto, il Napoli ha fatto la partita che ha fatto a Torino. Questo protocollo mette un po’ i brividi. L’UEFA ne ha fatte di bischerate, perché dobbiamo seguirle?”.

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