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AMARCORD: Bologna-Napoli

Quante ne sono successe sotto le Due Torri! Si è virtualmente vinto uno scudetto trent’anni fa, si giocava un calcio più genuino mezzo secolo fa sotto il segno di Beppe Savoldi che marcò la sfida in più di un’occasione e con entrambe le maglie.

Di questi tempi, Bologna-Napoli è fondamentale per restare agganciati al treno delle primissime della classe. Victor Osimhen torna, teoricamente, disponibile proprio per la sfida che l’anno scorso vide il suo gol vittoria: 8 novembre 2020, Bologna-Napoli 0-1, colpo di testa del nigeriano che al 23° sfrutta nel modo migliore la sua prestanza fisica raccogliendo un cross di Lozano. Per tre quarti di gara un monologo azzurro con conclusioni pericolose di Mertens e Insigne, nella ripresa raddoppio annullato a Koulibaly su azione di calcio d’angolo, l’arbitro Pasqua, richiamato al VAR, annulla per un fallo di Osimhen su un difensore bolognese. I felsinei sfiorano il pari nel finale con Orsolini che non trova il pallone a due passi da Ospina e con una conclusione di Palacio ribattuta dalla difesa azzurra.

Nel 2020 la partita si giocò il 15 luglio 2020 e finì 1-1: azzurri avanti con un tuffo di testa di Manolas al 7° da un tiro dalla bandierina e pareggio nella ripresa di Barrow all’80°. Giocato per onor di firma anche l’incontro del 26 maggio 2019, azzurri sconfitti 3-2  Santander e Dzemaili, doppio vantaggio felsineo vanificato da Ghoulam e Mertens prima del gol vittoria nel finale di Santander.

Sconfitta molto meno indolore quella del 6 maggio 2012 quando il 2-0 di Diamanti e Rubin negò agli azzurri l’accesso alla Champion’s League. Amaro anche il 2-2 del 19 gennaio 2014 con il pari rossoblù siglato al 91°: Bianchi, Higuaìn su rigore, Callejòn e definitivo 2-2 ancora con Bianchi. Bologna indigesta anche con il 3-2 del 6 dicembre 2015. Azzurri al Dall’Ara da primi della classe e qualcuno soffrì di vertigini. Rossoblù sul 3-0 dopo un’ora di gioco, Destro (2), Rossettini, troppo tardivo il risveglio con la doppietta di Higuaìn (87° e 90°).

Bologna non è stata dolce dall’8 maggio 2013 quando gli azzurri sbancarono il Dall’Ara con tre reti firmate da Hamsik, Cavani su rigore, e Dzemaili; il successo valse la matematica conquista del secondo posto.

Questo naturalmente prima della sbornia del 5 febbraio 2017 con l’undici di Sarri che si  divertì infliggendo ai felsinei un umiliante 7-1; sul 2-0 già al 6°, la gara si chiuse al 33° con il gol di Mertens. Doppietta per il belga, tripletta per capitan Hamsik, rete di Insigne e nessuna preoccupazione per il 3-1 di Torosidis. L’anno scorso, in avvio di stagione, seconda trasferta e seconda vittoria, la terza di otto consecutive: 0-3, Callejòn, Mertens, Zielinski con reti tutte nella ripresa.

Il Napoli dell’era De Laurentiis ha ottenuto in serie A contro il Bologna quattro vittorie e due sconfitte: azzurri corsari il 28 settembre 2008, Denis all’87°, successo dei padroni di casa il 7 marzo 2010 ed anche qui a segno un ex, Zalayeta, prima del raddoppio di Adailton e del gol di Rinaudo che fissò il punteggio sul 2-1. Altra affermazione del Napoli il 2-0 del 10 aprile 2011 grazie alle marcature di Mascara e Hamsik su rigore.

Ricordi dolcissimi quelli del 22 aprile 1990 quando, penultima giornata, gli azzurri vincendo 4-2 staccarono di due lunghezze il Milan, sconfitto tra mille polemiche a Verona, spianandosi la strada verso il secondo scudetto. La gara fu senza storia, dopo un quarto d’ora Napoli già avanti per 3-0 (Careca, Maradona, Francini), De Marchi per i rossoblù quindi Alemao e Bologna in gol con Iliev.

Lo stadio Dall’Ara fu dolce anche con il brasiliano Edmundo nei suoi non proprio memorabili sei mesi di militanza azzurra. Sua la rete che però non servì ad evitare la sconfitta: 25 febbraio 2001, Bologna-Napoli 2-1, vantaggio di Signori e pareggio di O’Animal dopo dieci minuti quindi nuovo vantaggio di Signori. I felsinei fecero parecchio male anche il 2 novembre 1997 quando il Napoli, passato in vantaggio con Goretti si ritrovò alla fine sommerso da cinque reti grazie alla tripletta di Baggio ed alla doppietta dello svedese Andersson. Meno amara la pillola se diciamo che al 90° gli azzurri erano sotto 2-1 ma nei cinque minuti di recupero si scatenò l’inferno con le rimanenti tre reti di cui una su rigore al 95°.

Nonostante i suoi sette scudetti il Bologna ha militato molto nelle serie inferiori, promosso in A nel 2008, dopo tre anni di B, ha incontrato il Napoli tra i cadetti il 7 aprile 2007 ed è stato sconfitto 3-2: gli azzurri sembrarono giocare sul velluto trovandosi in vantaggio 3-0 al 38° (Domizzi, Maldonado, Calaiò) ma una doppietta di Marazzina li tenne col fiato sospeso sino alla fine.

Tempi difficili per il Bologna negli anni di Maradona; nella stagione 1988-89 Bologna e Napoli chiusero le ostilità con due gol, uno per parte, segnati in rapida successione: rossoblù avanti con Lorenzo, pari di Careca dopo soli tre minuti.

Facendo un salto nel 1975, destò scalpore il passaggio di Clerici e Rampanti, due colonne del Napoli di Vinicio, al Bologna. Clerici segnò al Bologna al San Paolo, il Napoli perse al Dall’Ara con identico punteggio, 1-0, marcatore, ironia della sorte fu Beppe Savoldi che farà il viaggio inverso per la cifra record di due miliardi.

Beppe-gol più di una volta ha segnato alla sua futura squadra; cominciando dal Bologna-Napoli del 14 dicembre del 1969 quando la sua rete fu vanificata dalla doppietta di Altafini, nel doppio botta e risposta del gennaio ’72, un 2-2 con i gol Perani, pari di Improta su rigore, vantaggio di Savoldi e definitivo 2-2- di Altafini e nell’altro 2-2 del maggio ’74 quando il Napoli andò in vantaggio con Clerici, pari di Savoldi dagli undici metri, vantaggio felsineo di Vieri ed equilibrio ristabilito da Cané.

Antonio Gagliardi

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