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EDITORIALE: Napoli che serata! Vittoria meritatissima, a Bologna, e classifica accorciata

Editoriale post Bologna. Per il Napoli di Spalletti un blue monday migliore di quello di ieri non poteva esserci. Gli azzurri, infatti, non solo si impongono meritatamente  al Dall’Ara, per 2 a 0, con doppietta di Lozano, il quale si fa perdonare l’ingenuità compiuta in Coppa Italia, dominando per più di 75 minuti, ma addirittura riescono ad accorciare la classifica recuperando, in un sol colpo,  la bellezza di sette punti alle dirette concorrenti al vertice: tre al Milan, ora distante due punti soltanto, e due all’Atalanta e all’Inter, tuttavia queste ultime hanno una gara in meno. Altra nota lieta, il ritorno in campo per venti minuti di Victor Osimhen, che non giocava da due mesi. Un impatto con una partita vera che, sicuramente, gli sarà molto utile per riprendere il ritmo campionato. L’importantissima vittoria di ieri, ovviamente, fa felice la tifoseria partenopea e lo stesso Spalletti che, nella conferenza stampa della vigilia del match, aveva affermato che i suoi ragazzi dovevano giocare per divertirsi e far divertire i loro sostenitori ma mette, nello stesso tempo, rabbia per i punti sprecati in casa contro due formazioni di bassa classifica come Empoli e Spezia, uno Spezia che, però, è andato a vincere anche a San Siro, seppur aiutato da circostanze favorevoli. Se avesse conquistato, almeno, quattro punti, cosa alla portata,  in quelle due gare, oggi, il Napoli sarebbe a pari punti con l’Inter. Coi se e coi ma, è risaputo che  non si va da nessuna parte per cui guardiamo avanti e godiamoci questi tre punti che, mai come in questo momento, rappresentano oro colato, visto che rimettono in corsa l’undici partenopeo nella lotta scudetto. Naturalmente non è il caso di esaltarci e fare voli pindarici che non sono nè in cielo e nè in terra, tuttavia sognare non costa nulla e il Napoli che, a breve, recupererà anche Ospina, Insigne, Anguissa e Koulibaly, potrà dire la sua fino alla fine nella battaglia a quattro per il titolo, pur se è superfluo dire che la squadra di Simone Inzaghi ha qualcosa in più di tutte le altre tre pretendenti. Spalletti, nel post partita ha ribadito che l’obiettivo finale è il quarto posto, facendo il pompiere e gettando acqua sugli entusiasmi, ma dopo una prestazione brillante come quella vista al Dall’Ara, pronunciare quelle parole mi è sembrato un tantino minimalista, bastava semplicemente dire che il Napoli si pone il traguardo minimo del ritorno in Champions, però se capitasse l’occasione di inserirsi nel discorso scudetto, certamente la squadra non si tirerà indietro.  Così non è stato, beh, poco importa. Il Napoli era ed è una compagine unita con molti giocatori di livello che sanno il fatto loro ma sono sempre uomini e non macchine e se qualche volta può affiorare la stanchezza come si è notato contro la Fiorentina al Maradona, è umano. Ora il Napoli ha due match point di fila con Salernitana in casa e Venezia fuori che potrebbero, ulteriormente far accorciare il divario con le milanesi che al contrario degli azzurri saranno impegnate in gare molto più difficili. Pertanto sciupare questa occasione sarebbe da folli perché, probabilmente non passerà più un altro treno che porti ad avvicinarsi al vertice della classifica. Ma torniamo alla partita di Bologna, gli azzurri, tonati finalmente ad indossare la maglia tradizionale, hanno portato a termine la missione con estrema bravura e disinvoltura, per la cronaca quello di ieri è stato il settimo sigillo esterno stagionale e non è poco. Da sottolineare ancora una volta l’ottima partita di Lobotka diventato il faro del centrocampo azzurro. Buonissima anche la prestazione di Zielinsky, in grado di dare il là a tutti e due i gol del successo. Ovviamente merita la palma del migliore in campo Hirving Lozano, non solo per le reti realizzate, bensì  per la grande abnegazione mostrata in campo sia in attacco che in difesa. Statisticamente il Napoli ha dimostrato di giocare molto meglio in trasferta che in casa, tanto è vero che ben 24 dei 46 punti in classifica sono giunti lontano dal Maradona, dove, in campionato si contano già tre sconfitte, contro una soltanto, per giunta immeritata, fuori casa. Lo stesso derby campano contro la Salernitana rappresenta un ostacolo da non sottovalutare sia perché i granata non vorranno affatto sfigurare in una partita così importante sia perchè avranno il coltello tra i denti nel tentativo di iniziare una rimonta difficilissima ma non impossibile, in ottica salvezza, visto che il campionato è ancora lungo e ci sono tutti i margini per una risalita. Dunque non bisogna fare l’errore di presunzione commesso contro Empoli e Spezia.

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