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Eugenio Albarella: “Il Napoli non è fuori dai giochi, ma lo scudetto dipende soprattutto da se stesso”

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Eugenio Albarella, preparatore atletico 

“Come tutti i tifosi, ho la sensazione che il Napoli sia in difficoltà. Poi, la prima cosa che si cerca quando una squadra non fa risultato sta nella prestazione fisica. Io faccio di questo il mio mestiere e so benissimo che l’indice di prestazione non è legato solo ai dati di volume. Sarebbe un errore valutare la prestazione solo in base ai chilometri totali percorsi anche perché in tal senso i numeri sono a favore del Napoli nell’ultimo match: il Napoli ha corso più della Roma. C’è qualcos’altro quindi da valutare e si deve guardare tutto: il livello organizzativo, le scelte, l’interpretazione dei ruoli, la distanze tra i reparti. L’indice di prestazione del gioco di squadra è quindi la somma dell’aspetto fisico, dell’organizzazione tattica, dell’aspetto motivazionale e quindi di una serie di aspetti. 

Non vorrei cavalcare luoghi comuni, ma ad oggi il Napoli non è fuori dai giochi per cui lungi da me far passare questo messaggio. Certo, le prestazioni non aiutano a pensare in maniera positiva, ma nel calcio se ne vedono tante e non mi meraviglierei di nulla. Tra le squadre che lottano per il titolo sarà determinante la qualità della squadra, del tecnico e della società. Oltre agli aspetti tecnici poi, servono gli aspetti caratteriali e l’esperienza a vincere del tecnico. La società invece deve saper proteggere dalle pressioni esterne. Negli anni, il Napoli quando doveva fare il salto di qualità per diversi motivi veniva meno, speriamo che quest’anno ci sorprenda. Non da tifoso, ma da tecnico dico che il Napoli può ancona pensare di essere campione di Italia, ma dipende soprattutto da se stesso per le prestazioni che disputerà e dalle altre che però non hanno un cammino difficile”. 

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