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Gli interventi di Carlo Jacomuzzi e Marco Ballotta a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, ex direttore sportivo di Napoli ed Atalanta, ed ex osservatore del Chelsea. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Su Abraham
“Lui è un calciatore fisico, quindi l’adattamento non è stato cosi difficile. Mourinho lo conosce bene e la comunicazione è stata efficace. Molto ha fatto anche la disposizione tattica della Roma e dalla qualità dei trequartisti, lui è molto forte negli spazi ed è stato messo nelle condizioni di dare un apporto importante.”
Sulla prima stagione di Mourinho a Roma
“Ha fatto bene. Lui è riuscito ad esaltare la piazza, che era sopita negli ultimi anni. Mou è riuscito ad essere il riferimento assoluto del popolo romanista, ed è riuscito, con le sue qualità mediatico/comunicative è riuscito ad elevare alcuni elementi della squadra e della società. Ovviamente bisognerà vedere l’anno prossimo cosa farà la squadra, perchè certamente ci si aspetterà di più.”
Su Dybala alla Roma
“Non so come potrebbe essere accettato alla Roma, sono un po’ perplesso. Bisogna valutare tante cose, dalla posizione in campo a tante altri fattori importanti. Lui non è associabile ad altri giocatori della Roma del passato, ma senza dubbio ha grande qualità, e questo è innegabile. Tatticamente, in tutta sincerità, non lo vedo bene nella squadra di Mourinho, non mi sembra contestualizzato”.
L’agente di Praet ha strizzato l’occhio al Napoli: come lo vedresti?
“Lui è un ottimo giocatore, ma ovviamente è una questione di contestualizzazione della figura, però è un calciatore di qualità e di quantità, e sicuramente ha delle potenzialità di inserimento. In questo momento tuttavia trovo difficile un suo inserimento stabile fra i titolari del Napoli, quindi c’è da valutare il futuro del mercato napoletano per capirci di più. Se uscisse un centrocampista, se ne potrebbe parlare.”
Il procuratore di Jorginho, ai nostri microfoni, ha detto che la Juve non lo ha cercato: farebbe comodo ai bianconeri?
“Lui è un calciatore di grande qualità, e sicuramente ti farebbe fare un notevole salto in alto, visto che è un calciatore abituato a giocare a certi livelli, sia in Nazionale che con il Chelsea in Champions League. Sicuramente si sposerebbe con la mentalità vincente della Juventus e con le esigenze del club.”
Sul possibile addio di Osimhen e l’arrivo di Broja
“Il Napoli ci guadagnerebbe sicuramente per i 100 milioni, ma Broja ha bisogno di tempo. Lui è un calciatore di qualità e di grande talento, ma è meno smaliziato del nigeriano, nonostante ciò ha grandi potenzialità e può sicuramente diventare un grande giocatore. Se il Napoli deve puntare a vincere, non deve guardare ai soldi”.
Artem Dovbyk è stato visto a Torino: sarebbe all’altezza di sostituire Belotti?
“Giocatore di belle speranze, ma è totalmente differente, per caratteristiche, rispetto al Gallo. È più statico dell’italiano, ma ha gran fisico, è un ottimo attaccante da area di rigore”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, ex portiere, tra le tante, di Lazio e Inter. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Sulla Conference League e le differenze con la Coppa delle Coppe
“La Coppa delle Coppe era differente, perché dovevi vincere la coppa italia per poi prendervi parte. In questo caso, si tratta solo di un piazzamento in classifica. Penso che sia comunque sempre un trofeo, ma è indubbio che non sia tra le competizioni più rilevanti.”
Sul cammino della Roma in questa stagione
“È stata una stagione di alti e bassi, perchè è cambiato grande parte dell’organico della squadra. È arrivato un altro allenatore, quindi altre idee e altri meccanismi, ma credo che non sia una rosa di altissima livello. Chiaro che l’anno prossimo bisogna alzare l’asticella, perchè l’appetito vien mangiando, ma raggiungere una finale è sempre e comunque un qualcosa di importante.”
Sulla Lazio e la Roma della prossima stagione
“Deve essere una stagione diversa questa, rispetto alla prossima. Sicuramente bisogna cambiare alcuni calciatori, ma come primo anno è stato di studio, e penso che tutti siano già all’opera per studiare il futuro. Se prendi determinati generi di tecnici devi essere consapevole che hanno bisogno di alcuni calciatori in particolare. La piazza ha delle pretese, e i nomi fanno sempre un bell’effetto, ma questo effetto dura finchè non vinci. Mou e Sarri sono allenatori con nomi altisonanti, che scaldano la piazza, e questo sicuramente fa bene al popolo. Siamo al primo anno per entrambe, ma come ho già detto dalla’annata seguente si dovrà fare di più.”
Sul possibile addio di Milinkovic-Savic
“Io penso che da quando lui è approdato alla Lazio, c’è sempre stata questa voce di addio, ma poi è sempre rimasto. Ci sono tante valutazioni da fare, e in questo caso bisogna capire se si vuole costruire il progetto intorno a lui, oppure se si vuole vendere per incassare e costruire una squadra, in generale, più forte. Penso che la Lazio debba valutare le offerte importanti, come è giusto che sia.”
Sul confronto fra le proprietà italiane e le cordate estere
“I nostri presidenti faranno fatica sicuramente, ma non è automatico che con i soldi si vinca. Ricordiamoci che è sempre una sola squadra a vincere, e che sono sempre in quattro a qualificarsi in Champions. Chiaro che si perde del fascino, si perdono determinati valori, poi naturalmente il calcio muta e si evolve, e questo aspetto non può essere contrastato, bisogna accettarlo e gestire le cose al meglio. Sicuramente è impensabile poter competere con questa potenza, da un punto di vista prettamente economico, ma penso che i nostri presidenti terranno duro finchè possono. Secondo me il futuro sarà sempre più verso un calcio aziendale.”
Sulla stagione dell’Inter
“La stagione dell’Inter non è un mezzo flop, poiché ha vinto due trofei. Anche il Napoli aveva la possibilità di trionfare in campionato, ma ci sono stati dei risultati altalenanti da parte di tutti i club, e ad un certo punto nessuno sembrava volesse vincere questo scudetto. Alla fine ha vinto la squadra che è stata più costante, ed è giusto che lo abbia centrato il Milan. L’Inter è normale che abbia qualche rimorso, cosi come il Napoli.”
Sul portiere del Napoli
“Io sono sempre per i portieri italiani, ed è fuor di dubbio che Meret abbia bisogno di giocare. Lui ha necessità di fare un campionato da titolare, ed è stato troppo tempo ai margini, ha bisogno di continuità. Se punti su Ospina, che si vada avanti con lui, ma Meret deve giocare.”

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