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Gli interventi di Salvatore Caiazza, Franco Tancredi e Antonio Giordano a Radio Marte

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Salvatore Caiazza, giornalista

“Il Napoli deve rinnovarsi così come si sta rinnovando l’Italia. Ci sono giocatori che possono già essere da Napoli, è inutile guardare all’estero se già hai giocatori in casa.
Gaetano ha fatto un po’ di gavetta e quest’anno è cresciuto molto. Zerbin può dare tanto, dipenderà da Luciano Spalletti. Per Ospina c’è una distanza tra domanda e offerta, ma il colombiano è quello che piace di più a Spalletti. Meret è un giocatore che doveva fare grandi cose, ma dall’infortunio e dall’arrivo di Ospina è stato penalizzato. Per rimanere vuole la sicurezza della titolarità. Eventualmente Sirigu potrebbe essere il secondo.

Mertens è stato fin troppo furbo col popolo napoletano, ciò che invece non ha fatto Insigne. Il napoletano agisce d’istinto, Mertens invece è andato a carpire le debolezze dei napoletani. Nulla toglie ciò che di buono ha fatto con la maglia azzurra, è strato straordinario calcisticamente, ma è stato ancora più furbo. E’ un ruffiano, è stato capace di entrare nei cuori dei napoletani e non appena lascerà Napoli e andrà in Belgio il figlio si chiamerà solo Romeo e toglierà il nome Ciro”.

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Franco Tancredi, ex portiere della Roma
“In nazionale ci sono dei giocatori che non avranno più possibilità di giocare, ha fatto benissimo il ct a compiere questo svecchiamento. Io mi fido molto di Roberto Mancini. Se i giovani italiani non giovano in Italia diventa difficile per lui far nascere una nazionale. Roberto è un grande tecnico ma ci vuole materiale umano.
Sono contrario all’alternanza dei portieri: deve esserci un titolare e un’alternativa, con un terzo portiere della Primavera.
Sono convinto che Meret abbia tutte le qualità tecniche ma le deve affinare, deve migliorare anche sotto l’aspetto della personalità. Non ha fatto grandi progressi in questi anni per quanto riguarda la padronanza del ruolo. Ospina è un portiere internazionale e di esperienza, bisogna vedere se il Napoli vuole programmare una squadra subito.
Mertens? Lo statuto del calciatore è cambiato notevolmente, prima i contratti si facevano con una stretta di mano. Si sta girando intorno a delle cifre inconcepibili in un momento di difficoltà economica mondiale. Mertens ha dimostrato di essere un grande calciatore e di amare la città, però se c’è una progettazione diversa è difficile che rimanga. Spalletti è uno dei più grandi allenatori italiani, le sue squadre giocano un gran calcio. Con De Laurentiis, che comunque è competente, troveranno la soluzione migliore. Quest’anno pensavo che il Napoli vincesse lo scudetto”.

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista

“Mertens? Esiste anche una leadership ambientale, oltre l’aspetto tecnico. Il ruolo di Mertens a Napoli è come quello di Ibra al Milan. Mertens quest’anno ha dimostrato che quando c’è stato bisogno di lui ha risposto presente, poi è normale che chiunque si fa i calcoli e sceglie la cosa migliore. Questa situazione di ‘scarica barile’ non fa bene a nessuno. Per Koulibaly la situazione è diversa: è un giocatore che ha ancora tanto mercato, ma è in scadenza. Il Napoli deve farsi due domande visto che ha tutti questi giocatori in scadenza.

Quest’anno il Napoli ha perso a zero Lorenzo Insigne, non va dimenticato. La proposta di Mertens è da interpretare, quello che ho letto stamattina è che c’è una richiesta di ingaggio di 2,4 milioni e di 1,5 milioni di bonus alla firma che esiste per chiunque. Basta guardare Mbappè quanto ha preso solo di bonus alla firma. Il calcio se va rifondato va fatto attraverso atteggiamenti che riguardano anche le proprietà, le quali non possono decidere come gli pare a seconda delle situazioni.

I diritti di immagine al posto dei bonus potrebbero essere un’idea ma bisogna sempre vedere quanto andrebbe a guadagnare Mertens.

Secondo me ci sono margini per ricucire il rapporto tra Mertens e De Laurentiis, ne abbiamo viste di peggio. Dispiace che si perda questa situazione di tranquillità attorno a una squadra che è arrivata terza.

Spalletti ha detto di voler tenere Mertens, il quale sa che ha 35 anni e deve rimanere nel range di un giocatore di quell’età”.

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