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Gli interventi di Walter Novellino, Franco Camozzi e Stefano Caira a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Walter Novellino, ex allenatore del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Come giudica la ricostruzione avvenuta in casa Napoli? “Non accetto la contestazione dei tifosi nei confronti di De Laurentiis. Accusano il presidente per diversi motivi, ma non ha sempre le colpe. Nonostante l’addio di Koulibaly, arriverà in azzurro un ottimo sostituto; la fase difensiva della squadra, composta dal nuovo arrivo Kim e gli altri calciatori, potrebbe ugualmente far bene. Osimhen è fantastico, anche Zielinski è bravo come trequartista. Il Napoli può sognare in grande quest’anno”. Giudizio sugli allenamenti del Napoli basati sull’itensità del Napoli? Ti aspetti un atteggiamento aggressivo? “Sono convinto che il Napoli sarà molto aggressivo. È il nuovo modo d’impostazione delle squadre odierne. Inoltre, la rosa azzurra ha tanta qualità”. Con quale spirito Spalletti cominciare la prossima stagione ad un anno di scadenza dal suo contratto? “L’allenatore deve soltanto pensare al campo e far bene. Nel sistema di gioco di Spalletti sono rilevanti gli esterni e il loro ruolo in campo. Ovviamente i tecnici non devono focalizzaersi sul rinnovo di contratto, ma dovrebbero soltanto tentare di costruire una squadra forte in grado di vincere i campionati”.Parere sulla questione Coverciano? “Mi schiero dalla parte di Ulivieri perché ha dei meriti. Ci sono calciatori che faranno tanto bene. Ovviamente c’è sempre qualcosa che non va, ma si può sempre migliorare, Ulivieri ha comunque ragione”. Quale partenza dei calciatori azzurri andati via peserà maggiormente? “Sono convinto che il rinnovamento sia sempre necessario nel corso degli anni. Alcuni campioni del Napoli hanno salutato il club, ma arriveranno altri calciatori importanti. La società saprà come muoversi sul mercato per sostituire i giocatori ormai partiti. Il Napoli ha bisogno di motivazioni, punterà le prime posizioni in campionato”. Raspadori o Simeone come vice-Osimhen? “Sono calciatori diversi, ma forse Raspadori potrebbe essere il profilo perfetto per sostituire Mertens. Mi piace tanto Giacomo nel modulo che preferisce Spalletti, il 4-2-3-1. Simeone è una punta centrale, attaccante da area di rigore e calciatori in questo ruolo attualmente mancano”. Il cambio di modulo di Spalletti possa rivalutare Zielinski? “Sarebbe ideale da sottopunta, ma sicuramente potrebbe far bene anche nel 4-3-3. È un calciatore di qualità, abile nel dribbling. Poi naturalmente Spalletti cambierà il modulo durante gli incontri in base alle esigenze delle partite”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Camozzi, attuale agente Fifa. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

“Mercato Napoli? Al netto degli acquisti e delle cessioni, credo che il Napoli si sia mosso bene. Kim lo conosco benissimo, è un difensore molto bravo nell’uno-contro-uno, non teme i duelli aerei. È un lavoratore molto concentrato, questo è un punto di forza. Non dimentichiamo la sua statura, davvero rara nel suo Paese calcisticamente parlando. Con uno come Spalletti può soltanto crescere. Leadership? Koulibaly era un leader, Kim ha un carattere diverso immagino. Non lo conosco personalmente, ma i giocatori asiatici restano più sulle loro, una figura come il senegalese è difficile da sostituire, è un unicum. Kvaratskhelia? Lo voleva fortemente anche il Nizza, giusto per far capire la dimensione del calciatore. Tentai di portarlo allo Spartak ma non c’erano le condizioni: vi assicuro che è un calciatore che può esaltarsi a Napoli, sentendo il calore della gente che accompagna le sue giocate. Unica incognita la condizione fisica, ha bisogno di essere brillante. Lo staff di Spalletti sicuramente starà già lavorando su questo. Calciatori venuti dall’Est? So come lavora lo Shakthar, sono tutti calciatori tecnici e con una grande preparazione a livello tattico. Puoi mettere questi calciatori in ogni sistema di gioco perché hanno competenze e qualità, nozioni. Marcos Antonio è un play, Dodo è un esterno ma hanno come comune denominatore la grande qualità nei piedi. Milan? Differentemente dalla Juve, per la quale gli arrivi di Pogba e Di Maria sposteranno molto, il Milan è più in difficoltà. Non so chi arriverà, ma credo sia più adatto Ziyech, più esperto. Inoltre ti permette di dare imprevedibilità che non hanno avuto l’anno scorso ed equilibrio, che nella vita come nel calcio è importantissimo. Classifica delle prime 4? Metto Milan, Juve, Inter e Napoli e poi la Roma, che se prende Wijnaldum fa una squadra di tutto rispetto. Sarà un campionato divertente per noi osservatori esterni”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo tra le tante della Roma. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

La festa della Roma per Dybala è stata straordinaria: che impatto ha avuto Friedkin? La comunicazione del club giallorosso quanto è diversa da quella del Napoli? “I Friedkin hanno portato serietà e parte del business sano di origini americane, oltre ad aver agito con i fatti. Dopo l’addio di Totti, i giallorossi sono tornati a dare un segnale alla tifoseria. De Laurentiis, inveve, è conosciuto da tutti: ha investito tanto per il Napoli ed ha compiuto diverse imprese. Ma il patron è come Lotito, ha quella spocchia che a volte irrita tanto. Il tifoso si abitua velocemente a vincere a Napoli, tuttavia, quando si scende nuovamente o si effettua uno step all’indietro, la situazione non è gradita. A Napoli ci sono delle difficoltà economiche ed è difficile trattenere calciatori di livello”. Perché il Consiglio di Amministrazione del Napoli è il più pagato della Serie A? “Non si può monitorare lo stipendio del Consiglio di Amministrazione del Napoli e conoscere il motivo per il quale è il più pagato della Serie A. Al popolo si deve concedere anche il gusto del tifo, oltre che da mangiare. Finalmente Roma ha emozionato nuovamente se stessa con l’approdo di Dybala”. Parere sul rapporto tra la Lazio e la sua tifoseria? “Nella Lazio la campagna abbonamenti ha rappresentato sempre un problema per il club. Per quanto concerne la Roma, invece, la situazione è differente, ma dipende anche dall’elevato numero di tifosi giallorossi presenti nella capitale”. Commento sulla credibilità del calcio? Come si guadagna nuovamente la fiducia dei tifosi, se si verificano episodi come quello di Palomino? “Questi inciampi ci sono e ci saranno sempre. Un episodio simile accadde anche a Perugia anni fa, cadde il mondo addosso. È un discorso lungo, ma è rilevante la cultura dell’essere professionista. Purtroppo in Italia questa conoscenza riscontra delle difficoltà costanti nel suo processo di diffusione. Le società dovrebbero attivarsi in modo differente, i calciatori andrebbero sempre tutelati”.

 

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