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AMARCORD: Atalanta-Napoli, caccia alla Dea!

Trasferta tradizionalmente ostica per il Napoli, in particolare per il salto di qualità che gli orobici hanno palesato da un paio di anni a questa parte, la sfida l’anno scorso ha visto ognuna delle due compagini vincere tra le mura amiche dell’altra e con il 3-1 del 3 aprile 2022 il Napoli ha vendicato la sconfitta interna dell’andata. Due gol azzurri nel primo tempo, entrambi su palla inattiva; rigore di Insigne per fallo di Musso su Mertens lanciato a rete e raddoppio di Politano servito in area da Insigne sugli sviluppi di un calcio di punizione. De Roon con un colpo di testa accorcia le distanze prima della ripartenza di Lozano che con un tocco preciso mette Elmas nelle condizioni di battere a rete per il definitivo 3-1. Ben altro andamento nel 4-2 del 21 febbraio 2021 quando la Dea segno cinque delle sei totali reti favorendo con l’autogol di Gosens la seconda rete del Napoli: prima frazione 0-0 quindi Zapata, pari di Zielinski, Gosens, Muriel con, dopo l’autorete, Romero a chiudere il conto. Ancora Atalanta il 2 luglio 2020, Pasalic, Gosens tornata al successo dopo l’1-2 del 2 dicembre 2018, Fabian Ruiz, Zapata, gol vittoria di Milik all’85°. Il 21 gennaio 2018 gli azzurri passarono grazie al diagonale di Mertens in una gara piuttosto equilibrata mentre la stagione precedente l’Atalanta era stata la sola avversaria a vincere il doppio confronto con gli azzurri battendoli, sul proprio campo, il 2 ottobre 2016 con la rete di Petagna (sconfitta che a Sarri non piacque affatto).

Altra storia il 20 dicembre 2015 con il Napoli vittorioso per 3-1, penalty di Hamsik, pari della Dea dopo soli due minuti col Papu Gomez e la doppietta di Higuaìn. In quei tempi, a parte un anno in B per gli orobici, due pareggi e due sconfitte. Il 29 ottobre 2014, finì 1-1 Denis e Higuaìn. Identico punteggio il 27 novembre 2011, ancora in gol El Tanque, azzurri a segno con Cavani in pieno recupero. Il 31 ottobre 2012 successo dei padroni di casa grazie alla rete di Cazzola.

Il 2 febbraio 2014 fu una delle peggiori partite nella stagione del Napoli; un 3-0 senza storia, doppietta di Denis e gol di Moralez, frutto di tre mega regali della difesa azzurra. Errori a parte, la sconfitta fu figlia di un fallimentare turnover di Benitez.

Altri tempi quelli che riportano alla mente l’8 aprile del 1990, match determinante per il secondo scudetto. La moneta da 100£ che colpì Alemao permise al club di Ferlaino di presentare reclamo ottenendo così la vittoria a tavolino. Con quei due punti Il Napoli agganciò il Milan in vetta alla classifica al quartultimo turno della stagione.

Azzurri sconfitti nella stagione 2008-09 quando gli orobici si imposero 3-1 ottenendo però il successo solo all’ultimo minuto. Tutte nella ripresa le quattro reti: Ferreira Pinto e pari di Hamsik su rigore fino all’89° quando Manfredini e poi Floccari, in pieno recupero, regalarono il successo ai bergamaschi. Ancora più netta la sconfitta nel campionato precedente quando il Napoli matricola fu travolto 5-1. Al secondo minuto della ripresa l’Atalanta era già sul 4-0, del Pampa Sosa il gol della bandiera prima della manita di Ferreira Pinto.

Atalanta e Napoli si sono incrociate anche in Serie B ed il 28 febbraio ’99 finì 1-1 con due ex a segno: vantaggio napoletano di Scapolo, pari atalantino di Caccia e, l’anno successivo, promozione alla fine entrambe le compagini, vide i padroni di casa vincitori 1-0 con gol di Doni. Un’altra sfida in Serie B, nel novembre 2003, finì a reti bianche.

Il Napoli di Maradona a Bergamo fu sconfitto il 28 ottobre 1984 per 1-0, gol di Soldà. Per il resto furono tre pareggi, due 0-0, un 1-1 con reti di Maradona e Nicolini  e l’1-0 firmato da Giordano nell’anno del primo scudetto. Da riportare anche l’1-1 della stagione 1991-92 con le marcature di due giocatori che non hanno certo segnato un’epoca nei due club: Silenzi ed il brasiliano Bianchezi, soprannominato Careca III.

Antonio Gagliardi

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