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Supercoppa Italiana, Milan-Inter 0-3: festa nerazzurra con Dimarco, Dzeko e Lautaro

L’Inter vince la 35ª edizione della Supercoppa Italiana, la seconda di fila e la settima della sua storia. A Riyad (Arabia Saudita), i nerazzurri hanno travolto 3-0 il Milan in una gara senza storia. Al 10′ Dimarco sblocca il match, raccogliendo sul secondo palo l’assist di Barella. Dzeko raddoppia al 21′, approfittando di una dormita della difesa rossonera. La squadra di Inzaghi controlla nella ripresa la reazione del Diavolo e chiude ogni discorso al 77′ con uno splendido esterno destro di Lautaro Martinez. Al 92′ traversa di Rebic. Per Inzaghi è il quarto trionfo, record condiviso con Lippi e Capello.

L’Inter si aggiudica il derby numero 234 nella storia con pieno merito al termine di una gara prima dominata e poi controllata senza troppi problemi, approfittando di un Milan senza idee e troppo svagato in difesa. Inzaghi ha dato scacco matto a Pioli con una prova di squadra e annullando le due bocche da fuoco rossonere, un Theo Hernandez irriconoscibile e un Leao contenuto benissimo da Skriniar e compagni. Sugli scudi Edin Dzeko, che a 37 anni sa ancora essere decisivo, ma più in generale tutta l’Inter ha fatto un’ottima gara, gestendo bene i momenti della gara e approfittando delle sviste dei cugini. Un Tomori così sottotono non si era mai visto e il terzo gol di Lautaro è la fotografia giusta della serata no del centrale inglese. Se poi il migliore dei tuoi è un portiere che prende tre gol, ecco che più di qualcosa è andato storto e la squadra che l’anno scorso ha soffiato proprio all’Inter lo scudetto non c’è più e Pioli deve assolutamente ritrovarla. Impresa non facile, perché questa sconfitta è una brutta batosta per il morale. Morale alle stelle per l’Inter, che mette in saccoccia un trofeo e può guardare con maggiore ottimismo al resto della stagione ancora densa di appuntamenti importanti.

Pioli preferisce Kjaer a Kalulu come centrale al fianco di Tomori, a centrocampo rientra Tonali mentre Messias vince il ballottaggio con Saelemaekers. Inzaghi recupera Lukaku e Brozovic, ma solo per la panchina. Darmian confermato al posto di Dumfries, in attacco la coppia Dzeko-Lautaro Martinez. La gara stenta a decollare e nei primi 10′ si segnalano tanti errori in fase di impostazione e poco coraggio per entrambe le squadre, ancora alla ricerca delle giuste distanze. La prima azione di qualità è targata Inter ed è subito decisiva: imbucata di Dzeko per Barella, che la mette sul secondo palo per Dimarco, sinistro vincente che batte Tatarusanu (10′). Il Milan barcolla ma prova l’immediata reazione e al 17′ Leao impegna Onana dopo una ripartenza innescata dal duo Giroud-Brahim Diaz. E’, però, solo un fuoco di paglia e al 21′ i nerazzurri trovano il raddoppio: dormita della difesa rossonera sulla punizione di Bastoni in verticale per Dzeko, il bosniaco salta Tonali e di destro fulmina Tatarusanu. Ora l’inerzia del match è tutta dalla parte di Skriniar e compagni e solo un grande Tatarusanu evita il tris e i titoli di coda sulla sfida: al 28′ riflesso felino del portiere romeno sulla girata di Dzeko, un minuto dopo il vice-Maignan non si fa sorprendere dal sinistro dalla distanza di Dimarco. Il Milan fatica a prendere in mano il gioco, la manovra è lenta e macchinosa e questo permette ai cugini di difendersi con ordine. Al 42′ la doppia conclusione di Tonali e Tomori viene prima respinta da Calhanoglu e poi termina a fuori. L’ultimo sussulto di un primo tempo di marca interista è la ripartenza orchestrata da Barella, dopo un pallone malamente perso da Theo Hernandez. Per fortuna dei rossoneri, Lautaro non ci arriva di un soffio sul passaggio di Mkhitaryan e l’azione sfuma.

Nessun cambio da parte di Pioli e Inzaghi negli spogliatoi. Il Milan inizia la ripresa come aveva chiuso il primo tempo, con maggiore convinzione e coraggio. L’Inter si abbassa e spera nella ripartenze negli spazi che per ovvi motivi i rossoneri devono lasciare. Le migliori azioni rossonere arrivano sull’asse di sinistra, ma mancano la precisione e la cattiveria giuste. Così Theo e Bennacer sparano alle stelle e il destro di Leao sibila alto di poco nella migliore azione in verticale del Milan in questa serata da dimenticare. Pioli prova a giocarsi anche le carte Origi, De Ketelaere e Kalulu, ma il muro nerazzurro non mostra crepe e regge senza troppi patemi. Inzaghi dopo Gosens per uno stremato Dimarco, mette forze fresche con Correa e Gagliardini. L’ennesima distrazione chiude la gara al 77′, quando Skriniar calcia lungo per Lautaro, che si beve Tomori, controlla di sinistro e di esterno destro fa tris. E’ l’apoteosi nerazzurra, mentre l’ultimo sussulto del Milan è un cross di Rebic che bacia la traversa. Ma stasera non è proprio serata per il Diavolo: dopo i pareggi con Roma e Lecce, una brutta sconfitta che conferma l’involuzione dei campioni d’Italia. La festa, invece, è tutta per l’Inter, un successo che potrebbe dare nuova linfa nella lunga e quasi impossibile rincorsa al Napoli.

Mediaset.it

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