EDITORIALE – NAPOLI, peccato di presunzione, poca lucidità e la frittata è fatta
Editoriale post partita. Un Napoli, troppo presuntuoso e poco lucido, è inciampato per la prima volta in questa stagione, al Maradona, consentendo alla Lazio dell’ex Sarri, di tornare vincere a Fuorigrotta, dopo otto anni. Un successo che inorgoglisce il tecnico di Figline Valdarno e gli stessi calciatori biancocelesti, capaci di essere la seconda formazione, dopo l’Inter, a fermare la cavalcata degli azzurri che, tuttavia, mal che vada, aspettando le gare delle milanesi, avranno sempre 15 punti di distacco. Probabilmente gli uomini di Spalletti, abituati a vincere, credevano di fare un sol boccone della compagine capitolina, coscienti delle loro enormi qualità. Un ragionamento sbagliatissimo che ha portato a non essere concentrati a dovere, perché nessuna gara è vinta in partenza. In realtà, gli ospiti, pur meritando il successo per aver saputo imbrigliare bene i top player del Napoli, vale a dire Osimhen, Kvaratskhelia e Lobotka, quest’ultimo fa notizia per la sua prima prestazione negativa, non hanno fatto niente di trascendentale se non due tiri in porta, uno salvato sulla linea da capitan Di Lorenzo nel primo tempo e l’altro, sempre con Vecino, nel secondo tempo, da fuori area, che ha trafitto l’incolpevole Meret. Gli azzurri hanno anche sfiorato il pari colpendo una traversa con il bomber nigeriano ma, quella vista ieri, non era affatto la squadra che conoscevamo, purtroppo. Certamente, perdere e per giunta tra le mura amiche, è assai spiacevole, la debacle interna è arrivata dopo 11 mesi di risultati positivi, però non è il caso di fare drammi e mettere in discussione l’obiettivo scudetto che solo i partenopei possono gettare alle ortiche con un vero e proprio suicidio, il che mi sembra alquanto difficile. Ovviamente una partita storta in un’annata, come lo stesso allenatore ha dichiarato in conferenza stampa, ci può stare. Per la cronaca, il Napoli, con la Lazio, ha interrotto la striscia di otto vittorie di fila, per cui la delusione c’è e come Ciò nonostante, i tifosi presenti sugli spalti, a fine partita, hanno intonato un bel coro ed applaudito i loro beniamini. Adesso, dopo questo tonfo, occorre rialzarsi immediatamente e restare determinati per riprendere la marcia, fin da sabato prossimo, quando, a Fuorigrotta, sarà di scena l’Atalanta di Gasperini. Oggi, al Nord si festeggia la sconfitta degli azzurri e il quotidiano torinese “Tuttosport “ non perde l’occasione per scrivere un titolo ironico, in prima pagina che recita “Allora i partenopei sono umani”! La cosa che tengo a dire a tutti i sostenitori napoletani è di non essere ansiosi ed impauriti, la formazione di Spalletti rimane fortissima e con il vantaggio che ha, uno stop è solo un incidente di percorso, come un ciclista che cade dalla bicicletta, avendo gli inseguitori a debita distanza, questi ha tutto il tempo di rialzarsi, di rimettersi in sella e proseguire, alla grande, il cammino per tagliare, indisturbato, il traguardo.