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EDITORIALE – Un Napoli dai due volti incassa la prima sconfitta, peraltro al Maradona, ad opera dell’ex Sarri

Editoriale post Napoli – Lazio. Un brutto Napoli che ha mostrato due facce completamente diverse, tra primo e secondo tempo, è incappato nella prima sconfitta stagionale, peraltro tra le mura amiche del Maradona ad opera della Lazio dell’ex Sarri, soccombendo per 1 a 2. Eppure gli azzurri, ieri, in maglia nera, erano partiti molto bene sfiorando più volte il gol; un dominio costante per quasi tutto il primo tempo, che tuttavia, non è stato concretizzato a dovere, anzi gli uomini di Garcia si sono trovati addirittura in svantaggio al primo tiro in porta degli avversari, poi c’è stato l’immediato pareggio. Nella ripresa, però il Napoli si è disunito ed è quasi scomparso dal campo, dando modo ai laziali di prendere il sopravvento che ha portato al gol vincente della partita realizzato dal giapponese Kamada. Centrocampo e difesa sono andati in balia delle onde, Anguissa, praticamente nullo, e pacchetto arretrato spesso impreparato ai contropiedi della compagine capitolina, che per il secondo anno consecutivo si è imposta in quel di Fuorigrotta. Insomma nel secondo tempo i partenopei sono stati inguardabili, al punto che potevano subire anche altre reti che sono pure arrivate ma poi annullate dal Var per fuorigioco. Una sconfitta bruciante e pesante che speriamo sia stata soltanto un incidente di percorso, dovuto alla troppa superficialità della seconda parte della gara ed alla precaria forma dimostrata da campioni, quali Osimhen e Kvaratskhelia, assolutamente in ombra. Ma la cosa più preoccupante è aver visto una difesa ballerina e confusionaria che non ha più un leader che comandi il pacchetto come faceva  Kim. Non aver sostituito degnamente il sudcoreano lo si sta pagando a caro prezzo. Ma Natan? Chi è questo brasiliano ai più sconosciuto? Quando vedremo in campo? Questa battuta d’arresto inopinata fa molto rumore e getta i tifosi azzurri nel più totale sconforto. Dunque, il tecnico Garcia che anche lui ha le sue colpe, subisce, dopo due vittorie su due  la prima sconfitta  dal suo ritorno nel campionato italiano: E’ suonato forse un campanello d’allarme che fa preoccupare? Se  il Napoli è quello visto, anzi non visto, ieri, allora si che c’è da stare in ansia, tuttavia non oso credere che una squadra che ha vinto lo scudetto solo tre mesi fa, che peraltro è rimasta la stessa per dieci undicesimi, possa di punto in bianco, cadere così in basso,. Ora c’è la sosta per le nazionali ed è l’occasione giusta  per riflettere e cercare di ricaricare, al più presto le batterie, per rimediare, alla ripresa del campionato che vede l’undici partenopeo a Marassi contro il Genoa, dove bisognerà tornare al successo per non perdere terreno nei confronti delle milanesi, prime rivali nella lotta al vertice. 

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