EDITORIALE DEL LUNEDI’ – Orgoglio Napoli, spettacolare rimonta col Milan ma i problemi restano
Editoriale del Lunedì. Nel posticipo serale della domenica, valido per il decimo turno di campionato, il Napoli ha parzialmente superato il test Milan, rimontando lo 0-2 del primo tempo, originato da una doppietta del solito Giroud che quando incontra gli azzurri si trasforma in cinico goleador. Due reti di testa del francese lasciato colpevolmente solo, in area da Rrahmani, che potevano ammazzare e demoralizzare qualsiasi squadra. Viceversa gli uomini di Garcia, nei secondi quarantacinque minuti, in virtù anche dei nuovi innesti di Olivera, Ostigard e Simeone operati dall’allenatore francese, hanno ostentato carattere ed orgoglio, chiudendo nel primo quarto d’ora i rossoneri nella loro area di rigore, propiziando, pertanto, le reti spettacolari di Politano, prima e di Raspadori poi, con un magistrale calcio di punizione da fuori. Un 2 a 2 finale che ha, ovviamente, divertito i calciofili dal palato fine, ma ha fatto tribolare il pubblico sugli spalti di Fuorigrotta, i quali, a fine prima frazione, intravedano il peggio. Per fortuna, nella ripresa, le cose sono totalmente cambiate ed i tifosi hanno creduto anche nel successo, dal momento che il pari è giunto solo dopo 13 minuti. Veemente l’assalto degli azzurri verso la porta di Maignan che nel finale ha evitato la sconfitta, opponendosi con i piedi ad un tiro ravvicinato del talento georgiano. Un punto certamente guadagnato visto come si erano messele cose ma è giusto rimarcare che i problemi restano, soprattutto in seno alla difesa che subisce passivamente le folate degli avanti avversari e non marca come di deve, non francobollando l’attaccante di turno che spesso è libero di colpire indisturbato, come nel caso del centravanti francese. Troppe, infatti le reti incassate in dieci partite, ben 12, contro le 5 della capolista. Ieri tra i migliori, sicuramente gli autori dei due gol che meritano un 7 pieno, un mezzo punto in meno a Kvaratskhelia, sempre nel vivo del gioco, mentre, assolutamente in ombra uomini cardini come Mario Rui, Rrahmani, forse il peggiore in campo, Natan, peraltro cacciato via da Orsato all’89esimo, ed Elmas. Rasenta la sufficienza l’allenatore che stravolta azzecca i cambi, tuttavia non riesce ancora a trovare la quadratura del cerchio. In sostanza un punto a testa che non accontenta nessuno, poichè Inter e Juve scappano e frenano la corsa di ambedue le formazioni che hanno ambizioni di gloria. Ma tant’è, basta guardare all’anno scorso, quella squadra, oggi, è solo un ricordo, purtroppo.