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EDITORIALE – Querelle San Paolo: De Laurentiis ha ragione

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Tiene banco in queste ore la querelle tra il Comune e il Calcio Napoli sulla questione concerti al San Paolo: 3 luglio Vasco Rossi e 21 luglio Jovanotti. Secondo la società presieduta da Aurelio De Laurentiis, i concerti rovinerebbero il manto erboso, per cui anni fa sono stati fatti grossi investimenti per renderlo uno dei migliori d’Europa.
E in effetti, stando a quanto riferito poche ore fa dall’agronomo Castelli, che ha eseguito questa mattina un sopralluogo allo stadio San Paolo, le zone in cui sono stati montati i primi pannelli, risultano già danneggiate, tanto che hanno spinto l’agronomo ad affermare senza mezzi termini che il campo, definito dalla Lega Calcio a 5 stelle, perderà sicuramente qualche stella. E anche l’assessore allo Sport, Ciro Borriello, in un’intervista concessa ai microfoni della radio ufficiale ha ammesso: “C’è stato un errore da parte nostra, siamo pronti a rimediare. Il terreno di gioco del San Paolo va preservato con ogni mezzo a disposizione, ma solo dopo il concerto di Vasco Rossi potremo scoprire quali danni ci saranno stati”.
Parole che fanno seguito ad alcune foto poste nella tarda mattinata di ieri dal Calcio Napoli sui propri canali social, che mostravano già alcune zone di campo danneggiate dall’installazione dei primi pannelli.

Dunque, le preoccupazioni di De Laurentiis erano concrete e purtroppo si stanno pian piano manifestando: il Comune, di fatto, pare non stia attuando tutte quelle precauzioni atte a salvaguardare il terreno di gioco. Da una parte, dunque, il Comune di Napoli si giova di un indotto (così come anche la città, ovviamente), proveniente dai due concerti estivi, praticamente a costo zero, e al Calcio Napoli potrebbe lasciare il cerino e il problema di giocare su un campo non adeguato. In più, immaginate se avessimo dovuto pure giocare un preliminare in pieno agosto…

Vi ricordate com’era il campo del San Paolo nel settembre 2012 nella prima partita di campionato contro la Fiorentina? E quanto abbiamo penato per avere un campo degno di questo nome? De Laurentiis ha fatto e fa bene ad alzare l’attenzione su quest’aspetto: il patron ha investito dei soldi (più di 200mila euro) per il rifacimento del campo. Come vi sentireste e reagireste se, terzi, vi danneggiassero una cosa per cui avete speso danari e dedicato molto del vostro prezioso tempo?

Nel mentre, l’organizzatore del concerto di Vasco Rossi, getta altra benzina sul fuoco, mettendo bocca sulla gestione societaria da parte di De Laurentiis e su alcuni volantini (anonimi) di protesta verso la sua gestione: invitiamo questo signore a preoccuparsi di fare bene il suo lavoro, e di non rendere il clima più incandescente di quanto non lo sia, mettendo bocca in cose di cui non ha minima conoscenza e competenza. Tra l’altro, la convenzione per lo stadio San Paolo, scade il 30 giugno, e il Napoli ha tutto il diritto di lamentarsi, visti i danni (già) fatti…

Lo stadio è un bene di tutti, è vero, ma va tutelato anche per chi questo bene ha investito e investe danari: ci auguriamo che la vicenda non generi ulteriori strascichi e conseguenze negative alla vigilia di un possibile accordo tra Comune e il Calcio Napoli che prevede la ristrutturazione del San Paolo, probabilmente l’unica strada per poter avere uno stadio degno e vivibile nella nostra amata città.

Giuseppe Di Marzo

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