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Milan, Inzaghi: ”Piedi a terra, ma nessun limite”

NYON – Il suo esordio da allenatore a San Siro è stato da incorniciare. Il suo Milan ha giocato a ritmi elevati per quasi un’ora contro la Lazio riportando grande entusiasmo sugli spalti, facendo ricredere gli scettici. Pippo Inzaghi, dopo un pre-campionato in chiaro-scuro, ha subito lasciato il segno come allenatore. “Non dobbiamo correre – avverte SuperPippo da Nyon dove ha partecipato per la prima volta all’Uefa Elite Forum, evento dedicato ai tecnici dei migliori club d’Europa -. Venti giorni fa eravamo da decimo posto e ora siamo da primi tre posti. Non andiamo dietro le chiacchiere anche se non mi pongo limiti. L’obiettivo è crescere gara dopo gara, voglio rigore, disciplina, un gruppo vero, ed è quello che finora mi hanno dimostrato i ragazzi e che i tifosi hanno apprezzato. Ma sappiamo quello che è successo l’anno scorso, dobbiamo essere realisti, chiari, siamo partiti bene ma dobbiamo continuare a pensare gara per gara. C’è un bello spirito nella squadra, i tifosi sono tornati a essere vicini, ora sta a noi continuare a fare bene sin dalla prossima partita”.

”MERCATO OTTIMO, ORA TOCCA A ME” – Quanto fatto dalla società, comunque, rincuora il tecnico. “Ottimo mercato, è stata una chiusura col botto con Bonaventura, Van Ginkel e Torres – commenta – Abbiamo un grande attacco, ho l’imbarazzo della scelta, ora tocca a me. Sono ragazzi molto seri – aggiunge Inzaghi a proposito dei nuovi arrivati -. Grandi professionisti che troveranno un gruppo che vuole fare bene. Non so dove potremo arrivare, ma so che questa è una squadra che ha grande voglia di fare bene”. Per Torres sono arrivate belle parole da Mourinho, convinto che El Nino possa trovare a Milano l’ambiente giusto per rinascere. “Torres non lo scopro certo io. Ha passato un anno difficile, ma i test ci lasciano ben sperare, sta molto bene fisicamente, è un grande professionista e si è presentato molto bene: ho apprezzato che sia rimasto due ore e mezza a firmare autografi, è stato un bel gesto, il rispetto per i tifosi è la base per costruire un gruppo forte e importante”.

ANCELOTTI UN MODELLO – A Nyon Inzaghi ha riabbracciato il suo vecchio allenatore-amico, Carlo Ancelotti. “E’ il mio esempio, una persona straordinaria – continua – Ho avuto la fortuna di farmi allenare da lui per più di dieci anni, il suo esempio me lo porto dentro il cuore e cerco di portarlo ai miei giocatori. E’ orgoglio essere qui a rappresentare il Milan, un’emozione unica stare in mezzo ad Ancelotti, Ferguson, Mourinho, Guardiola – confessa il tecnico rossonero -. Tutti hanno avuto una parola per me, da calciatore qualcosa ho fatto, adesso devo ripetermi come allenatore o comunque avvicinarmi a questi mostri sacri”.

milan ac

serie A
Protagonisti:
filippo inzaghi
Fonte: Repubblica

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