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Napoli: a Bergamo pari che non soddisfa, e dietro l’angolo c’è la Roma

NAPOLI – Stavolta il bicchiere è rimasto mezzo vuoto, nonostante il meritato pareggio raggiunto in extremis sul campo tabù dell’Atalanta. Ma il rigore sbagliato al secondo minuto di recupero da Gonzalo Higuain, ipnotizzato dall’ennesimo balzo del portiere Sportiello, ha quasi cancellato la precedente prodezza del campione argentino: che aveva da poco permesso al Napoli di riequilibrare il risultato. Benitez è ritornato alla base con la convinzione di averci rimesso due punti, non di averne guadagnato uno. “Avremmo meritato di vincere: è stata una partita a senso unico e fa rabbia non aver sfruttato le tante occasioni che abbiamo costruito, mentre i nostri avversari ci hanno fatto gol con un solo tiro in porta”. Deve esserci rimasto malissimo anche Aurelio De Laurentiis, visto che non è arrivato nemmeno il suo tweet consolatorio, come invece era successo dopo il mezzo suicidio di San Siro contro l’Inter. Le chance gettate via dagli azzurri cominciano a diventare troppe e diventa difficile aggrapparsi solamente alla malasorte, che comunque una parte nelle ultime partite la sta avendo. Non gira bene ad Hamsik e compagni, penalizzati spesso dagli episodi sfavorevoli in Coppa e pure in campionato. Non è la prima volta che il portiere Rafael finisce ko nell’unica  occasione da rete costruita dagli avversari di turno, a fronte dei tantissimi tentativi a vuoto degli attaccanti di Rafa. Un po’ sfortunati, certo: però spesso molto imprecisi.

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I due rigori già sbagliati da Higuain sono costati al Napoli un bel po’ di punti, con cui Benitez si sarebbe potuto presentare con maggiori ambizioni alla super sfida di dopodomani contro la Roma. A -7 dalla vetta, invece, gli azzurri saranno costretti a scendere in campo con tanta pressione sulle spalle e la certezza di non potersi più permettere altri errori, per non abdicare definitivamente alle loro ambizioni di vertice dopo sole 10 giornate di campionato. Rafa spera di non pagare dazio alla battaglia di ieri Bergamo, in cui il tecnico spagnolo aveva rinunciato al turn over e ha chiesto gli straordinari a tutti i suoi titolari. Le seconde linee (da De Guzman a Michu) non si stanno mostrando affidabili e la coperta corta non è certo d’aiuto, con il calendario così fitto di impegni e poco tempo per recuperare. E gli infortuni di Zuniga e Gargano complicano ancora di più il lavoro dell’allenatore.

Nella sfida con i giallorossi, però, le motivazioni dovrebbero essere però più forti della stanchezza e dell’emergenza. Il San Paolo torna infatti a riempirsi e sono attesi per la prima volta della stagione 50 mila spettatori, in un clima che peraltro non s’annuncia purtroppo festoso. Lo stadio sarà blindato e le forze dell’ordine terranno alta la guardia, nonostante la trasferta sia stata vietata con una scelta doverosa ai sostenitori ospiti. La tensione tra le due tifoserie è alle stelle, dopo la tragica morte di Ciro Esposito. Ai protagonisti, in campo, il delicato compito di riportare un po’ di pace.

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Fonte: Repubblica

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