Dal City all’ Italia sognando Hamsik, Benali, l’oro di Brescia
Nessuna cresta sulla testa, ne tantomeno esultanze ‘particolari’ dopo i gol. Però, a guardarli bene, aspetto fisico a parte, c’è più di un qualcosa che li accomuna: Ahmad Benali e Marek Hamsik, gemelli diversi. La maglia del Brescia come filo conduttore, carriere che potrebbero presto accavallarsi. “Ho sempre ammirato il suo modo di giocare – dichiara il giocatore a GianlucaDiMarzio.com – mi piacciono i calciatori che si inseriscono continuamente in area, penso che sia una caratteristica che ci accomuna”. Già, proprio così. Perché, in questa stagione, Benali in area entra eccome e con ottimi risultati. “Ho messo a segno quattro gol nelle ultime cinque partite, il mister mi chiede di inserirmi sempre alle spalle degli attaccanti: mi piace, mi trovo bene in queste situazioni”.
Gol, che però non sono sufficienti al Brescia per volare in classifica. “Io sono felice quando le reti che faccio ci permettono di vincere, contro il Pescara non è successo: siamo andati in vantaggio, poi però, come accaduto troppe volte in questa stagione, siamo crollati mentalmente ed abbiamo smesso di giocare. Dispiace perché qui c’è un bel gruppo, ci alleniamo bene, ora però ognuno di noi deve dare il massimo per uscire da questa situazione”. Idee chiare, quelle di Benali. “Io sono venuto qui per giocare in Serie A con il Brescia: ho 22 anni, sono giovane e punto a grandi traguardi”. Nonostante un contratto in scadenza. “Non ne abbiamo ancora parlato, ma non c’è fretta, vediamo… Io penso solo a giocare e fare il massimo, qui mi trovo bene”.
Perché prima dell’Italia, nella carriera di Benali, c’è stata tanta Inghilterra. “Sono entrato nelle giovanili del Manchester City a otto anni ed ho fatto tutta la trafila fino alla chiamata del Brescia: il campionato italiano mi affascinava, guardavo sempre la Serie A in tv, anche se a Manchester ho lasciato tanti affetti”. Sogni, ambizioni, che Benali e il Brescia cullano insieme. “Il gruppo è ottimo, Budel e Zambelli, giusto per citarne due, sono sempre pronti a darci consigli. Sono dei modelli anche fuori dal campo”. In campo, invece, un feeling tutto particolare. “Mi piace troppo giocare con Sodinha, tutti i miei gol son nati da suoi assist…”. E dopo i gol, il primo pensiero? “Alla mia famiglia: mia moglie, mia figlia e un altro piccolino in arrivo a breve”. E allora tanti auguri Ahmad, anche Brescia è pronta a brindare. Cin cin, dal retrogusto di Serie A.
Fonte – gianlucadimarzio.com
Tilde Schiavone – Pianetazzurro.it