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Palermo-Cagliari 5-0, Zola travolto all’esordio

PALERMO – Welcome back Gianfranco Zola! Strette di mano a Palermo per il baronetto della Regina chiamato al capezzale del suo Cagliari. Ma i sorrisi si spengono dopo appena dieci minuti, con il Cagliari che è già sotto di due gol, che sembra – per dirla alla Battisti – un’auto a fari spenti nella notte. Si fa cacciare Conti, doppia ammonizione, in appena nove minuti, dal 17′ al 26′, ed è ancora più fitto questo buio. Ancora un errore, non c’è anima negli ospiti, e Dybala si costruisce e realizza il rigore del 3 a 0. Primo tempo da incubo: se non ci fossero gli errori di mira dello stesso Dybala, e di Vazquez, entrambi solissismi davanti a Colombi, parleremmo di un’ecatombe. Il match però ha un padrona da subito. E un’inerzia impossibile da ribaltare.

Intendiamoci, anche Sorrentino fa un paio di interventi importanti, se non decisivi, azzerando in partenza la reazione di chi ha sempre avuto orgoglio da vendere. Sorrentino dicevamo: manda un messaggio forte e chiaro al Palermo, circa il rinnovo del suo contratto. Con due prodezze: di piede ferma su Longo (che sembra davvero un altro in questo inizio d’anno) e soprattutto effettua un intervento ravvicinato d’istinto ribattendo su Rossettini. Piove sul bagnato per il Cagliari, visto che Munoz va in gol da posizione sospetta, e che Gonzalez commette su Rossettini – in occasione della paratissima di Sorrentino – un’evidente trattenuta da punire.

Ma tra due squadre speculari per filosofia, condannate ad attaccare per nascondere le amnesie difensive, la lancetta della concretezza è tutta dalla parte siciliana, rispettando l’inerzia di stagione. A questa gara il Palermo viene da otto risultati positivi, il mare sardo invece è in piena burrasca, con Zeman appena sollevato dall’incarico, in virtù di otto partite senza vittorie e ancora nessuna gioia interna, fin dall’inizio. Attenuante non certo generica l’assenza delle punte titolari, sua e Ibarbo, due che fanno la differenza. Eppure Farias ha voglia e si vede. Eppure Longo vuole svoltare, dopo pochi istanti si inserisce coi tempi giusti, ma Munoz lo mura, segnando in pratica un altro gol, stavolta difensivo.

La quiete dopo la tempesta nella prima parte della ripresa, quando Zola cambia in mezzo, inserendo dessena, più esperto di un Crisetig in difficoltà, e Joao Pedro per uno zoppicante Cossu. ma la benzina è destinata a finire, in inferiorità numerica. Il Palermo sa aspettare, gira palla a lungo affaticando l’avversario in inferiorità numerica.  E così arriva la goleada sempre sull’asse argentina di Vazquez-Dybala, sempre grazie alla regia occulta di Barreto, sempre grazie agli inserimenti puntuali di un Lazaar strepitoso nel cross. Una scucchiaiata del “Muto2” Vazquez spalanca la porta del paradiso a Dybala. E a Zamparini che vede salire vertiginosamente le quotazioni dei suoi gioielli di mercato.
Quattro a zero, il Cagliari lascia definitivamente il campo, fra quattro giorni si rigioca, fra quattro giorni c’è lo spareggio salvezza col Cesena, da non fallire. Il Palermo invece ha ancora fame. One team show. E Barreto corona la sua Epifania splendida con una bordata dalla lunga, esempio di potenza applicata alla precisione. Lo schiaffo finale è a cinque dita. Non rimane che dire, senza ironia solo per quello che si è visto… Have a good job, buon lavoro, mister Zola!

Palermo-Cagliari 5-0 (3-0)

PALERMO: Sorrentino 7 – Munoz 7 (83′ Vitiello sv.), Gonzalez 6,5, Feddal 6,5 – Morganella 6,5, Rigoni 6, Maresca 5,5 (67′ Bolzoni 6), Barreto 7, Lazaar 7 – Vazquez 7,5, Dybala 8 (74′ Belotti 6). All. Iachini
CAGLIARI: Colombi 5,5 – Pisano 5,5, Ceppitelli 6, Rossettini 6, Avelar 5,5 – Crisetig 5 (46′ Dessena 6), Conti 4, Ekdal 6,5 (83′ Donsah sv.)- Farias 5,5, Longo 5,5, Cossu 5 (46′ J. Pedro 6). All. Zola
ARBITRO: Peruzzo 5 di Schio
RETI: 5′ Morganella, 9′ Munoz, 33′ (rigore) e 72′ Dybala; 84′ Barreto.
NOTE: Ammoniti Munoz, Vazquez, Maresca, Colombi, Crisetig, Farias. Espulso per doppia ammonizione

Fonte: Repubblica

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