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Higuain, gol e applausi: gli azzurri terzi da soli

napoli-genoa higuain 3Due gol di Higuain, uno di testa dopo 7’ e uno su calcio di rigore (un po’ generoso) a un quarto d’ora dalla fine, hanno regalato al Napoli ieri sera al San Paolo la vittoria sul Genoa: 2-1 il risultato finale, in mezzo c’era stato il gol del pareggio momentaneo dei liguri, segnato da Iago Falque. La squadra di Benitez ha fallito molte occasioni da gol, clamorose quelle di De Guzman nel primo tempo e Callejòn (traversa nella ripresa). Sono 12 invece le reti realizzate in campionato da Higuain. Passo avanti del Napoli anche in classifica. Ora il vantaggio della squadra azzurra, che occupa il terzo posto solitario della serie A, è di due punti sulla coppia formata da Sampdoria e Lazio.

Nel segno di Gonzalo Higuain. All’argentino il Monday Night piace particolarmente e lo dimostra con una doppietta d’autore che stende il Genoa (2-1) e proietta il Napoli al terzo posto solitario. Un guizzo da bomber d’area e un rigore trasformato con freddezza, questi i messaggi inviati a Tevez. Higuain dice 12 (gol) e si conferma leader del gruppo. Il Genoa, a dire il vero, mastica amaro e protesta su entrambe le reti dell’argentino (un leggero fuorigioco e un penalty generoso). I rossoblù ci provano fino alla fine e mettono in apprensione il Napoli che sfata il tabù San Paolo con un pizzico di sofferenza. La vittoria assomiglia ad una liberazione: il successo vale anche il -6 nei confronti della Roma. Il Napoli ci mette poco a riscaldare i 30 mila del San Paolo. Higuain, in posizione dubbia, non sbaglia da due passi al 7’ e da perfetto bomber area ribadisce in rete la respinta di Perin sulla conclusione di Callejon. L’argentino è molto ispirato, così come Hamsik. La manovra offensiva porta la loro firma. Il Pipita difende bene il pallone per l’inserimento dei compagni, il capitano ha testa alta e passaggio preciso. Gli manca solo il gol. L’occasione al 30’ è ghiotta: Higuain pennella un assist d’oro, la conclusione è alta sulla traversa. Lo slovacco prova a farsi perdonare al 38’: controllo super di Higuain, verticalizzazione improvvisa di Hamsik per De Guzman che prova a superare Perin con un pallonetto. L’olandese sbaglia la misura e il Napoli non riesce a respirare. Il merito è anche del Genoa. Perotti e Iago Falque sono incisivi sulle corsie laterali, Fetfatzidis non dà punti di riferimento. È prezioso in fase di copertura David Lopez che fa almeno un paio di chiusure provvidenziali. Lo spagnolo si fa preferire ad Inler che però ha il merito di essere sempre nel vivo della manovra. Il Napoli parte forte nella ripresa per chiudere il risultato e al 5’ De Guzman ha un nuovo match-point: stavolta disorienta Perin, ma Burdisso è bravo nella lettura e salva il Genoa, poi pericoloso con Bertolacci. Gasperini decide di osare subito inserendo Niang per Fetfatzidis. Il francese dà maggiore profondità, svaria su tutto il fronte e così Iago Falque è libero di piazzare la conclusione che vale l’1-1. Il Napoli non ci sta ma ha la pecca di non riuscire a concretizzare. Callejon ci va vicino, ma Perin devia sulla traversa. Il ritmo degli azzurri comincia ad affievolirsi e allora Benitez inserisce Gabbiadini per De Guzman con Callejon che trasloca a sinistra. Il Napoli trova il rigore al 29’: Kucka trattiene Higuain in area e Calvarese concede il penalty – tra le proteste dei rossoblù – che l’argentino non sbaglia realizzando il 2-1. Il Genoa non ci sta, Gasperini toglie un difensore (De Maio) per un attaccante (Lestienne) e si gioca il tutto per tutto. Il finale è di grande intensità. Il Napoli prova a resistere e ci riesce. La firma in calce è di Higuain. Che alla fine dice: «Il secondo posto? La strada è lunga ma dobbiamo provarci. Qui sto bene, l’ho già detto, nessun problema».

La Repubblica

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