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Napoli, è un ritiro d’oro. Tre vittorie in 8 giorni

Cagliari-Napoli squadra unita in cerchioIl Napoli c’è, e non vuole più fermarsi. Rifila tre gol al Cagliari e recupera tre punti sulla Lazio e due sulla Roma, portandosi a meno 5 dalla zona Champions League. È condivisibile, dunque, l’idea di Rafa Benitez che ritiene del tutto fattibile l’impresa di poter arrivare alle spalle della Juve. Il suo collettivo non ammette pause, stritola avversari senza preoccuparsi di avere riguardi: in una sola settimana ha distribuito 10 reti (3 alla Fiorentina, 4 al Wolfsburg e 3 al Cagliari), subendone soltanto una (di Bendtner nel giovedì europeo) e ha rimesso a posto gli equilibri tecnici, lanciando pure un altro segnale forte a chi continua a ignorarne il lavoro. In risposta alla vittoria di Cagliari, Aurelio De Laurentiis ha ordinato nuovamente il silenzio stampa e il ritiro che riprenderà domani pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti.
FORZA OFFENSIVA Il successo del Sant’Elia è un altro piccolo capolavoro costruito intorno al talento di Marek Hamsik, impeccabile nel trovare il corridoio giusto per liberare Callejon al tiro per il primo gol (24’), e la grande dedizione di Gonzalo Higuain, che ha agito sul tutto il fronte dell’attacco. Eppure, il Pipita ha realizzato una sola rete nelle ultime 11 gare di campionato, mentre continua a essere determinante in Europa. Il suo destro, in ogni modo, ha saputo confezionare l’assist giusto per esaltare le grandi doti di Manolo Gabbiadini, autore del terzo gol nel secondo tempo (14’), i cui numeri cominciano ad essere davvero intriganti. Basti pensare che in tre giorni ha realizzato due reti, da subentrato, e colpito una traversa, dimostrando ancora una volta di essere stato il vero colpo della fase invernale del mercato. Con lui e il rientrante Insigne, il finale di stagione potrà essere più esaltante.
TENSIONE CAGLIARI La sconfitta rimediata contro il Napoli ha acuito ancor di più la crisi del Cagliari, impegnato più a risolvere le beghe interne che a cercare di rimediare alla mediocrità espressa fin qui. Nemmeno il ritorno di Zeman è servito a rimettere in piedi le aspettative dell’ambiente, qualche giocatore tra i più rappresentativi ha mollato. La svogliatezza di Daniele Conti, la confusione di Dessena, apparso teso dopo l’aggressione subita dai tifosi, e la resa di Ekdal evidenziano quelle che sono le carenze di questa squadra, a un passo dalla retrocessione. Inquietante il tentativo del capitano Conti di sminuire i fatti accaduti ad Assemini: una vera e propria resa verso quella frange di facinorosi, che l’ha indotto a smentire la versione data da Zeman.
NAPOLI D’ASSALTO Del posticipo pomeridiano, in ogni modo, restano i tre punti conquistati dal Napoli, la consapevolezza che il campionato abbia ritrovato una protagonista e che Benitez sia riuscito a restituire convinzione e morale ai suoi giocatori. Il momento, però, non è ancora quello giusto per fare chiarezza sul futuro dell’allenatore e, soprattutto, sui suoi rapporti con De Laurentiis. La decisione del presidente di zittire lui e i giocatori, oltre al ritiro, è l’ennesima dimostrazione di quanto il legame tra i due sia del tutto compromesso. Giovedì sera, intanto, si ritornerà in campo per l’Europa League, una pura formalità il ritorno contro il Wolfsburg: Napoli può già pensare alla semifinale.

La Gazzetta dello Sport

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