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Lazio-Inter 1-2, l’ex Hernanes piega i biancocelesti in nove

ROMA – Sette giorni fa Biava e Reja, oggi Hernanes e Mancini. Il passato non sorride certamente alla Lazio, a questo punto atterrita all’idea di affrontare De Silvestri e Mihajlovic nel prossimo impegno: la “non corsa” a secondo e terzo posto prosegue, si fermano anche i biancocelesti dopo il ko della Roma a Milano e il pari del Napoli a Parma. Ma i ragazzi di Pioli lasciano l’Olimpico fra gli applausi del pubblico. Il perché è presto detto: inferiorità numerica a partire dal 24′ del primo tempo per l’espulsione di Mauricio, col rosso a Marchetti al quarto d’ora della ripresa mantenere il pareggio avrebbe avuto dell’incredibile.

I MORSI DELL’EX – Dopo la zuccata di Biava, i due tiri mancini di Hernanes, che esulta dopo il primo gol, attirandosi i fischi dell’Olimpico, e prova a limitare i danni dopo il timbro partita. Il brasiliano è il protagonista della serata che rilancia le ambizioni europee di un’Inter apparsa comunque incapace per larghi brani di gara di sfruttare i vantaggi garantiti dalla doppia espulsione, con la Lazio andata addirittura a un passo dal 2-1 con Klose prima dell’espulsione di Marchetti. Le ha provate tutte o quasi Mancini, che continua a bocciare Shaqiri e gioca un tempo con Podolski, Icardi, Palacio, Hernanes e Kovacic contemporaneamente in campo. Nonostante il potenziale offensivo a disposizione, i nerazzurri sbattono per diversi minuti contro le due linee da 4 dei padroni di casa. Sembra impensabile, ma a risolvere il match è un gol in ripartenza.

PREGI E DIFETTI DELLA LAZIO – Al netto del coraggio, la Lazio paga quello che è probabilmente il suo maggior pregio: la voglia di proporre calcio ad ogni costo. Farlo con de Vrij in difesa è un conto, provarci con un assetto di fortuna è un altro. Sei minuti alla fine, Kovacic rovescia quasi senza guardare un pallone a centrocampo, il tocco di Palacio è intelligente e sfrutta un pessimo movimento di Radu. Hernanes ha una prateria davanti a sé, guarda Berisha e lo trafigge con un diagonale mancino chirurgico. E’ l’ultimo atto di una sfida combattuta, che lascerà svariate polemiche e che si era aperta con i padroni di casa in vantaggio già all’8′. Felipe Anderson sfrutta un rimpallo, vola sulla sinistra e scarica magistralmente per l’accorrente Candreva: piatto destro che Handanovic tocca soltanto, 1-0. Icardi ha subito la grande chance per impattare, su assist – neanche a dirlo – di Hernanes: conclusione alle stelle. Minuto 17′, Klose serve Mauri nel cuore dell’area, la chiusura di D’Ambrosio è perfetta ma sul pallone arriva Parolo. Destro centrale, Handanovic respinge, il centrocampista ribatte ancora di testa ma trova un incredibile salvataggio di Ranocchia. Sembra il momento della Lazio, bastano sessanta secondi per stravolgere tutto, quelli a cavallo del 25esimo minuto.

IL MINUTO CHE CAMBIA LA SFIDA – Il ripiegamento difensivo di Candreva sulla destra è troppo profondo, l’esterno finisce per tenere in gioco Palacio e Kovacic scavalca la difesa biancoceleste. Mauricio cerca la palla in maniera scomposta e poi prova ad aggrapparsi alla maglia avversaria, il contatto con l’attaccante, seppur leggero, c’è. Palacio non fa nulla per restare in piedi, per Massa è chiara occasione da gol e conseguente espulsione dell’ex centrale dello Sporting, nonostante l’argentino non fosse ancora in possesso del pallone. Se il cartellino rosso è un episodio limite, non c’è dubbio sull’irregolarità del gol che ne scaturisce. Hernanes va col mancino sul palo di Marchetti, Medel è sulla traiettoria e si sposta, rendendo imparabile la conclusione del “Profeta” e scatenando le sacrosante proteste del portiere laziale. Pioli inserisce Braafheid per Mauri e sposta Radu in mezzo, l’Inter chiede un penalty per una trattenuta di Ciani su Icardi ma sul proseguimento dell’azione Palacio impegna severamente Marchetti, complice una deviazione. In chiusura di tempo Guarin ci prova su punizione, il suo destro a giro viene messo in angolo dal portiere laziale ma il colombiano accusa un problema muscolare: dentro Podolski dopo l’intervallo.

KLOSE E ICARDI MANCANO IL BERSAGLIO – Ci si aspetta i nerazzurri all’assalto ma la Lazio e ordinata e rischia di tornare avanti. Candreva gestisce palla ai 30 metri, vede un movimento da scuola calcio di Klose, che attacca presto la profondità, finisce in fuorigioco, torna in linea con Vidic e scatta nuovamente sul filtrante del compagno. Al momento della stoccata, il tedesco opta per il tocco di precisione: troppo su Handanovic, che blocca la sfera con una zona del corpo magari poco nobile ma indubbiamente efficace. Anche qui, in sessanta secondi cambia tutto. Icardi si presenta davanti a Marchetti, toglie il pallone dalla disponibilità del portiere e va a terra. Per Massa è rosso diretto – anche in caso di giallo sarebbe scattata l’espulsione, l’estremo laziale era stato sanzionato per proteste in occasione del pari di Hernanes – e tocca proprio a Icardi trasformare un penalty pesante. Berisha entra a freddo e lo ipnotizza, inizia un gioco di nervi tra attacco e difesa. La Lazio prova a pungere con Anderson che lascia Candreva, fermato in fuorigioco alquanto discutibile, e rischia grosso soltanto a due minuti dal gol di Hernanes, quando Podolski controlla in area e spara a colpo sicuro, trovando l’opposizione di Parolo. La rete del brasiliano regala i tre punti all’Inter, la corsa dei ragazzi di Pioli si fa veramente in salita.

LAZIO-INTER 1-2 (1-1)
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 5.5; Basta 6, Ciani 6, Mauricio 5, Radu 5; Biglia 6.5, Parolo 6.5; Candreva 7 (32′ st Keita sv), Mauri 6 (28′ pt Braafheid 6), Anderson 6.5; Klose 5.5 (18′ st Berisha 7). (Strakosha, Cavanda, Gentiletti, Pereirinha, Cataldi, Ledesma, Onazi, Djordjevic, Perea). All.: Pioli
Inter (4-3-1-2): Handanovic 6.5; D’Ambrosio 6 (23′ st Nagatomo 6), Ranocchia 6, Vidic 6, Juan Jesus 6; Guarin 6 (1′ st Podolski 5), Medel 6, Kovacic 7; Hernanes 8; Icardi 5, Palacio 7 (46′ st Brozovic sv). (Carrizo, Andreolli, Di Marco, Felipe, Santon, Gnoukouri, Shaqiri, Bonazzoli, Puscas). All.: Mancini
Arbitro: Massa
Reti: 8′ pt Candreva, 26′ pt e 39′ st Hernanes
Ammoniti: D’Ambrosio, Hernanes, Nagatomo, Biglia, Mauri
Espulsi: Mauricio e Marchetti
Recupero: 2′ e 4′

Fonte: Repubblica

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