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Donadoni: «Che schifo, dicevano “Perdete, tanto siete falliti…”»

Donadoni_DMF_9172 Napoli-Parma 18/12/2014 foto De MartinoL’attacco è stato diretto. Nel dopo partita, Roberto Donadoni ha vomitato tutta la sua amarezza per quanto avvenuto in campo, durante e al termine della gara. Accuse gravi, che tirano in ballo alcuni tesserati del Napoli, l’avversario che avrebbe voluto beneficiare della precarietà del Parma per aggiungere tre punti pesanti alla propria classifica. «Quello che è successo nel finale è stato una vergogna, certe frasi le ho sentite con le mie orecchie. Una squadra come la nostra, che, a dispetto di tutto quello che sta succedendo, come la rinuncia di gran parte dello stipendio, va in campo e lotta per qualcosa tenendo testa ad una squadra come il Napoli, deve solo essere da esempio», ha sbottato il tecnico.
HIGUAIN-MIRANTE I fatti e le accuse riguardano gli atteggiamenti avuti in campo da diversi giocatori del Napoli nei confronti degli avversari. «Per tutta la gara ci hanno definiti falliti, a partire da Higuain. È stato scandaloso sentirsi dire “siete falliti e retrocessi” solo perché ci siamo impegnati. Pensavano di trovare 3 punti regalati ma noi vogliamo onorare il Parma fino all’ultimo secondo del campionato», ha rivelato con rabbia, Raffaele Palladino, napoletano di Mugnano, che non ha mai nascosto la passione per la squadra della propria città.
VERGOGNA C’è un labiale che inchioda il Pipita quando, nei minuti finali, si rivolge a Mirante dicendogli: «Cosa vuoi, siete già in serie B», invitandolo a rinviare il pallone. Anche un uomo pacato come Roberto Donadoni non ha sopportato le offese ricevute in campo e nel rientro negli spogliatoi da lui e dai suoi giocatori: «Sentirsi dire che dovevamo perdere la partita, perché siamo falliti, è stata una cosa indecorosa, indecente e schifosa. Una vergogna, e questa frase non è venuta solo da Higuain. La cosa drammatica è che queste cose sono state pronunciate dai dirigenti del Napoli. Vedere persone, che solitamente hanno un certo equilibrio, cadere così in basso è stato tragico. Se mi riferisco a Bigon? Non mi interessa dire a chi mi riferisco: sono cose che sono accadute. Il futuro del Parma? Solo Dio lo sa. Ci vuole qualcuno che si metta la mano sulla coscienza e una sul portafoglio».
BOLGIA FINALE Al triplice fischio di chiusura, Higuain s’è incamminato verso Mirante minacciandolo a gesti. E’ stato in quel momento che il portiere del Parma s’è sfilato i guanti e ha accelerato il passo per raggiungerlo, rispondendo per le rime alle sue offese. Ne è nato un parapiglia, che ha coinvolto giocatori e dirigenti dell’una e dell’altra squadra, ma non c’è stato contatto tra i contendenti. Il tutto sotto lo sguardo attento della terna arbitrale e dell’addizionale, Rocchi di Firenze, che ha provato a più riprese a calmare il Pipita. E il Napoli in serata via twitter ha dato la sua versione ufficiale: «Tutte le proteste erano rivolte alle continue perdite di tempo, nessun riferimento all’impegno del Parma che è stato encomiabile».
PROCURA FEDERALE Tutto materiale che potrebbe richiedere, sicuramente, l’intervento della giustizia sportiva, soprattutto se le frasi sono state ascoltate anche dagli arbitri o dai collaboratori della procura federale. Insomma, il caso c’è. D’altra parte, prima di pareggiare col Napoli, il Parma aveva già battuto Juve, Udinese e Palermo. E nessuna delle tre aveva contestato impegno e risultato all’avversario. Dopo le polemiche del giovedì europeo, il Napoli è nuovamente nella bufera e stavolta la questione non è di poco conto.

La Gazzetta dello Sport

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