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Sarri: «Ci serviva entusiasmo, ora continuiamo così»

Napoli-Brugge saluto Sarri-Preud’hommeVola il Napoli con le sue ali. Mertens e Callejon hanno segnato entrambi una doppietta contro il Bruges dimostrando che sicuramente il 4-3-3 è il modulo nel quale si esprimono meglio. Si è espresso bene anche il Napoli, che con questo sistema di gioco per poco non aveva completato la rimonta ad Empoli. Per Sarri il primo successo sulla panchina del Napoli è arrivato nel giorno dell’esordio europeo: «Era meglio fare cinque volte 1-0 – ha detto, scherzando, il tecnico –, ma sono felice per questo successo rotondo. Spero che questa vittoria ci dia entusiasmo e autostima. Non aver preso gol rappresenta una iniezione di fiducia. Rispetto ad Empoli abbiamo fatto più filtro in mediana anche grazie a Jorginho, e la linea difensiva ha faticato meno. Il gol su palla inattiva? Io sinceramente ero distratto e non l’ho neanche visto. Loro erano stranieri e non conoscevano i nostri schemi».
DOPPIA COPPIA Protagonisti i folletti Mertens e Callejon. Contro i suoi connazionali, il belga ha realizzato due gol, servito ad Hamsik il pallone del poker, e sfoderato una prestazione di altissimo livello. «Abbiamo dimostrato quanta voglia di vincere avevamo in corpo – ha spiegato Dries –. Il successo non dipende dal modulo, piuttosto abbiamo interpretato bene la partita. Lì davanti siamo tanti e ci sarà spazio per tutti». Callejon riportato a destra è stato davvero imprendibile: «È una vittoria dedicata ai nostri tifosi dopo un avvio di stagione difficile – ha detto lo spagnolo –. Speriamo che questo successo  rappresenti una svolta per noi. Stiamo provando moduli diversi, magari li alterneremo di partita in partita»
NUOVO TORMENTONE Il Napoli ha scoperto la duttilità. Dopo due anni di integralismo tattico, è una bella novità. Ma come giocherà la squadra domenica con la Lazio? Il tecnico risponde: «Dobbiamo tenere il 4-3-3 in grande considerazione perché Callejon e Mertens sono molto forti. Insigne può fare il trequartista e l’attaccante esterno, può giocare in qualsiasi situazione. Piuttosto, così rischiamo di sacrificare un po’ Gabbiadini. I nostri interni di centrocampo sono più protetti, ma c’è qualche controindicazione perché Higuain rimane un po’ isolato».

La Gazzetta dello Sport

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