PIANETA CALCIO

Mancini: “Inter-Roma sfida importante, ma non è decisiva”

“Inter-Roma è una partita sicuramente molto importante per entrambe le squadre, ma non sarà una sfida decisiva. La Roma è prima in classifica e noi siamo secondi, ma il campionato è ancora lungo e sarà pieno di difficoltà”. Così Roberto Mancini alla vigilia del match di San Siro contro i giallorossi di Garcia.

Sfida non decisiva – “Dobbiamo migliorare molto rispetto alla Roma, una squadra che ha avuto difficoltà a inizio campionato, ma che poi si è ripresa. È una squadra molto forte che gioca insieme da tanti anni e ha lo stesso allenatore da un po’”, prosegue l’allenatore nerazzurro, cosciente che una vittoria darebbe alla squadra “maggiore consapevolezza, sappiamo che sarà una partita bella e difficile, ma siamo all’undicesima giornata e non si può parlare di sfida decisiva, sicuramente è importante perché una vittoria darebbe grande forza a entrambe le squadre”. Roma favorita? “È una partita aperta, non pensiamo di partite svantaggiati, loro stanno andando bene ed è normale perché è una grande squadra”.

Favorite per lo scudetto – Mancini non vede l’Inter come favorita per lo scudetto: “Roma e Napoli sono le squadre più attrezzate per il titolo, sono squadre che da diversi anni giocano insieme, ma tendo a pensare che la Juventus possa sempre rientrare perché è una squadra molto forte alla quale per adesso sta andando tutto male come succedeva a noi l’anno scorso”. L’allenatore nerazzurro riconosce i meriti del collega Garcia: “È un allenatore che sta facendo molto bene, a Roma non è facile e lui sta facendo benissimo, ha esperienza, ha vinto anche in Francia con il Lille”.

Sostegno a Icardi
– A Bologna l’Inter ha vinto grazie a un gol di Mauro Icardi, bomber nerazzurro che in questa stagione sta avendo qualche difficoltà e che dopo il successo del Dall’Ara si è lamentato dei pochi palloni ricevuti. Mancini ha sempre difeso il suo attaccante, continua a farlo, ma qualche bacchettata non la risparmia. “Lui e Jovetic hanno giocato poche partite insieme per essere consapevoli di quello che possono fare – spiega l’allenatore nerazzurro -, ma è anche vero che quando non arrivano palloni i giocatori devono andare a cercarseli, comunque secondo me è solo questione di tempo. Credo che Icardi volesse dire che deve ancora conoscere meglio i nuovi compagni, poi gli attaccanti tendono sempre a trovare delle scuse, lo facevo anche io”.

Fonte: SkySport

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