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Il caso Higuain e un copione già visto. Napoli, c’è una sola via d’uscita

Un tuffo con la mente a tre estati fa, un copione già visto che rischia di ripetersi. Anche allora, il Napoli doveva preparare il ritorno in Champions League. Anche allora, il miglior bomber della precedente Serie A aveva deciso di andare via. Cambia solo il soggetto, ma l’iter è sempre lo stesso. “Abbiamo deciso di non rinnovare. Se De Laurentiis è libero di chiedere la clausola, noi siamo liberi di non rinnovare. Il club è stato scorretto”. Sono bastate queste dichiarazioni di Nicolas Higuain, fratello-agente del centravanti del Napoli, per scatenare un caso che s’è già tramutato in un tormentone.
Nel 2013 era Cavani, nel 2016 è Higuain. Ma la sostanza è sempre quella: De Laurentiis ha provato a convincere il giocatore con un mega rinnovo, ma le ambizioni del giocatore superano le reali possibilità di un club che, a questo punto, sembra avere una sola reale via d’uscita: vendere.
Tre anni fa la cessione del Matador fu una fortuna, permise alla proprietà di acquistare giocatori del calibro di Reina, Albiol, Mertens Callejon e, appunto, Higuain. La squadra più forte del passato recente del Napoli.
Adesso, il copione da seguire sarà pressoché lo stesso. Ma a quale prezzo? La società non ha mai confermato ufficialmente le indiscrezioni circolate in queste settimane, cioè di una clausola superiore ai 94 milioni di euro che scade domani. Non l’ha fatto perché per De Laurentiis, a prescindere da quanto scritto sul contratto, è quello il prezzo del bomber argentino dopo l’ultima straordinaria stagione.
L’ultima uscita di Nicolas Higuain cambia però qualcosa. Il Pipita vuole andare via e il Napoli deve organizzare al meglio questa exit strategy. Deve soprattutto farlo in fretta: c’è una squadra da Champions da costruire.

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