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NEVRUZ: IL MIO NOME E’ NESSUNO! IO ARTIGIANO DELLA MUSICA! HO RINUNCIATO A 180MILA EURO PER FAR CONOSCERE LA MIA ARTE.

Nevruz Maljoku, in arte Nevruz Joku, è stato il personaggio di maggior spicco di tutte le edizioni di X-Factor. Casertano di nascita, anticonformista, anarchico, capello anni settanta, occhi bistrati come Ozzy Osborne, e una voce graffiante e profonda, intensa e dal sapore rockettaro come Alice Cooper. Nevruz, è un polistrumentista, autore e sperimentatore della voce, cantautore, compositore, attore e musicista Rock, conosciuto ai più per la sua partecipazione, nel 2010, al talent X FACTOR, nel quale si piazza al terzo posto. Nevruz 32 anni, di origine campana, ma emiliano di adozione. <<Nasco a Caserta da madre campana e da padre (batterista zigano) balcano, di Titova Mitrovica (Kosovo). Nevruz, non è quindi un nome d’arte. Cresco con la mia famiglia materna, dapprima a Parigi, dove mia madre lavorava in un ristorante sullo Champs-Élysées, poi a San Cipriano di Aversa e da qui, nel 1988, mi sposto definitivamente in Emilia, nel piccolo paese di Sorbara, in provincia di Modena, famoso per il suo lambrusco>>. Da ragazzino ascoltava e seguiva la scena neapolitan power partenopea… <<Sì, perché mio zio comprava i dischi di Pino Daniele, Napoli Centrale, Tony Esposito…Amavo e ammiro quella musica del mondo, con un sound artistico irraggiungibile!>>. Lei, già prima del talent, era molto apprezzato nella scena underground italiana, in veste di cantante e batterista del power duo “WATER IN FACE”, con il quale comincia una nutrita attività live in tutta la penisola? <<Si, i palchi più importanti come Arezzo Ave, Jack Daniel Live Tour e Heineken Ammina’ Festival, a fianco di artisti come i Metallica, The Darkness, Avenged Sevenfold, Lacuna Coil, Depeche Mode, Verdena, Daniele Silvestri, Marlene Kuntz.  Dopo l’esperienza del talent, ha all’attivo due album?<< TRA L’AMORE E IL MALE (Sony Music) 2010 e LA CASA E GLI SPIRITI PERDUTI (Hukapan) 2012, prodotto dagli ELIO E LE STORIE TESE, ma mai distribuito, forse nascosto in qualche cantina romagnola, vicino ad una bella bottiglia di Lambrusco>>. Nel 2012 con il terremoto emiliano perde tutto. La casa, lo studio di registrazione? <<Nel 2012 purtroppo perdo la casa, e sala prove, a causa del devastante terremoto che ha colpito questa zona. Dopo il terremoto, per fortuna senza morti, ho reso felici i ragazzini nelle tendopoli. Suonavo la chitarra per loro e cantavo>>. Con il suo stile ormai affermato stile noir ed ironico, trasognato e tagliente ha in lavorazione un nuovo disco che uscirà in primavera…<< Attualmente sta lavorando al nuovo album intitolato LA PROTESTA, dal quale alcuni brani saranno estrapolati per la colonna sonora del Film TORNATORE’S WAY. L’album vede vestirmi di suoni e generi molto diversi tra loro. Sarò uno sperimentatore per eccellenza, grazie alla mia ecletticità ed empatia, collaborerò con diversi artisti e infatti in questo album vedrà ospiti molte icone della musica Italiana. Un esempio su tutti è il sodalizio artistico che nasce tra Nevruz e Johnson Righeira (emblema del sound Italiano degli anni ’80 e autore di hit indimenticabili come “Vamos A La Playa”, “No Tengo Dinero”, “L’estate Sta Finendo”, “Innamoratissimo”), dal quale nasce un singolo, il cui titolo è, infatti “SEMBRA IMPOSSIBILE”, quasi a rilevare come questa sinergia possa apparire inizialmente tanto improbabile, quanto accattivante e vincente già dopo il primo ascolto>>.  Il brano “Sembra Impossibile”, pezzo che farà parte del nuovo album, intitolato “La Protesta”, alla quale sta lavorando da diversi mesi. Ci sono stai anche problemi su youtube… Lei e Johnson Righeira mettete assieme due mondi quasi opposti, due generazioni, background e stili di vita diversi…Un brano che vuole intensificare la pace tra le due tifoserie Napoli e Juve… «Siamo due artisti agli antipodi così come anche fede calcistica, tifiamo due squadre completamente opposte come il Napoli e la Juventus. Ciò non toglie che possiamo essere veri amici. I cambiamenti portano incredibili sorprese, possiamo essere diversi tra noi ma se viviamo sinceramente e mettiamo il rispetto e la sportività ovunque l’armonia è possibile. Sembra impossibile ma si può! Per quanto riguarda YouTube, il pubblico dovrebbe imparare a evitare di commentare le cose che non gradisce ma semplicemente ascoltare e passare ad altro, criticare è importante ma se è costruttivo e fatto con rispetto. Chi commenta offendendo inutilmente e con ignoranza dovrebbe vergognarsi; sarebbe bello, se ti piace un artista, lasciare un pensiero o fare un saluto, un augurio di pace e di amore ma purtroppo alcuni si nascondono dietro pseudonimi senza una reale identità, io mi chiedo: ma ha senso? Non è certo il tipo di società che sogno, ricordiamoci che gli artisti li si incontra e li si valuta dal vivo, questa è la realtà, Il due dicembre esce un nuovo singolo dal titolo “Immigrato”, che racconta la storia degli uomini del Sud che partono per il Nord Del Mondo, dagli africani ai Meridionali, un inno per questa gente dai grandi valori umani>>. Nevruz, della sua esperienza a “X-Factor” 2010 cosa è rimasto? «La grande consapevolezza che è sempre meglio esprimersi artisticamente con la gioia di essere libero piuttosto che l’interprete di un sistema vecchio e fatto a pezzi dal potere».. E’ un percorso che consiglieresti a un esordiente? «Se un esordiente vuole fare l’interprete lo consiglio vivamente perché attraverso il programma si ha davvero la possibilità di fare esperienza con grandi artisti e professionisti, ma se l’esordiente vuole portare al programma la propria espressione artistica, la propria musica e la propria storia lo sconsiglio». Era un ragazzo ribelle, metallaro, rockettaro ed in X-Factor le volevano stravolgere anima e arte? <<Questo si vede nella mia esibizione della canzone “Mi vendo” di Renato Zero, arrangiata da Luca Tommassini (che ha lavorato con Michael Jackson e Madonna…), nel modo molto geniale. All’inizio mi trova in un cesso pubblico che simbolizza la sua posizione, situazione nella società secondo i padroni del mondo dello show, io dovevo seguire le regole della società bigotta, essere un ragazzo pettinato, lavato, per benino, ma io mi soffoco in queste limitazioni, mi sbatto avanti dietro sulle mura del cesso simbolico per uscirne fuori, ma non ci riesco finhe non mi vendo con il gesto di “carta igienica” ai padroni occulti e dunque risale nudo, se stesso, e ribelle coi capelli sciolti, dal ragazzo per benino vestito di bianco mi trasformo nell’oscuro vestito di nero…>>. Ha rinunciato a 180000 euro dalla Sony per essere se stesso? <<>Si, vero. Io voglio essere me stesso. Né servi né padroni>>..  M’incuriosisce il titolo che ha scelto per il suo disco in uscita la prossima primavera, “La Protesta”. Perché? «Il perché è ben spiegato nel brano che dà il nome all’album, appunto “La Protesta”, canzone che è il manifesto politico-sociale e culturale contemporaneo dedicato all’Italia. L’album è un viaggio nella storia attraverso la musica, il rapporto tra presente e passato deve essere solido per guardare al futuro, sono un propulsore dell’umanesimo». Usa la voce in maniera in convenzionale, si dedica al canto polifonico… <<Ho sempre amato artisti del calibro di Demetrio Stratos e Mario Musella che avevano una voce immensa, particolare, comunicavano all’anima delle persone, del popolo dei fans. Artisti ineguagliabili, unici. Studio molte ore al giorno, sperimento tecniche. Nel 2013 inizio a studiare in maniera ancora più approfondita canto sperimentale e armonico e lo faccio grazie all’incontro con Raffaello Regoli, allievo e amico del grande maestro della voce Demetrio Stratos, indimenticato cantante degli AREA. Il mio sogno è quello di fare un film ed interpretare Demetrio Stratos con la regia di Gabriele Salvatores che stimo molto come regista>>.Hai avuto anche esperienze a Teatro portando in scena opere di Bertolt Brecht e con musiche Kurt Weill? <<Si ho voluto provare anche quest’esperienza anomala in teatro, perché amo molto il palcoscenico teatrale. Mi sono cimentato in “L’opera di tre soldi” scritta da Brescht, uno spettacolo con un’orchestra di undici elementi, esperienza importante e costruttiva>>. Ora, grazie al produttore partenopeo Peppe Ponti dell’etichetta Suoni del Sud, collabori con una band storica napoletana come i Balletti di Bronzo? <<Ci siamo incontrati a Riccione, dove loro hanno tanti amici e una delle tante sere avevano un concerto. Ero molto commosso nel vederli suonare. Quando ero ragazzino, compravo i loro dischi e con molto entusiasmo gli ho proposto di rifare un loro vecchio pezzo dal titolo “Meditazione”. L’idea ha entusiasmato tutti ed è nata questa collaborazione in studio>>. Il 2 dicembre è uscito il suo secondo singolo dal titolo “L’immigrato”? Con questo brano Nevruz, lei è stato finalista nei 70 giovani di Area Sanremo. E’ un brano con un testo di spessore, ed è proprio lui a raccontare la storia… <<“Nell’estate del 2015 mi trovavo ai mondiali anti-razzisti che si tengono ogni anno a Bosco Albergati (Bologna). In questo caldo e colorato clima di pace, con la chitarra in mano, nasceva la mia canzone: un invito pacifico a comprendere il profondo malessere dell’uomo che scappa dalla guerra e a non confonderlo con chi di questa cosa approfitta ogni giorno, per business, per interesse personale o per politica. Sia con la cravatta, che con le scarpe rotte, mille sono quelli che ogni giorno usano, anzi, abusano dello strazio delle guerre>>. Con la sua storia lei vuole anche raccontare la sua dimensione… <<Io, terremotato, sono il primo ad aver avuto meno diritti degli immigrati, ma non per questo faccio differenze. Non è colpa di chi arriva, ma di chi gestisce e manovra. L’uomo è uomo. Bisogna guardare oltre ai confini geografici, culturali, razziali. Se mi rispetti hai lo stesso mio diritto ad essere rispettato. Né più né meno. Chi è civile e rispetta gli altri, è e sarà sempre un mio fratello. Chi è delinquente, lo è indipendentemente dalla sua provenienza. Vorrei che nessuno più facesse distinzione tra colore della pelle o paese d’origine, ma solo tra persone civili e persone incivili. Perché l’amore non ha colore>>. Lei è anche un grande tifoso del Napoli? <<Tifosissimo, seguo sempre le partite in tv qundo posso. Mio nonno con la radiolina tutte le domeniche accesa, mi parlava di Maradona, del Napoli dei grandi trionfi. Ero piccolissimo… Da piccolo ero un pericolo pubblico con il pallone, rompevo tutto. Giocavo nel cortile, nella campagna, dove cresceva capre, tacchini, galline e coltivava la terra il pomeriggio. Io imitavo Maradona, né ho rotto di vetri>>. Come lo vede il Napoli quest’anno, lei piace come gioca? <<Napoli ha un bellissimo gioco, ma con l’infortunio di Milik ha perso tanto peso in attacco, io spero che con il mercato di gennaio il presidente compra un grande attaccante>>.  Nevruz, siamo senza centravanti? <<il nostro centravanti Mertens, ha fatto 3 gol in trasferta e abbiamo fatto più gol dell’anno scorso quando avevamo il grande centravanti!! Abbiamo regalato 4 punti in casa con Lazio e Sassuolo e ci hanno tolto 4 punti tra Pescara e Genoa,questa è la differenza! Al Milan gli arbitri hanno regalato almeno 4 punti ! Alla Roma 8 rigori a noi zero !! Forza Napoli sempre!!>>.

 

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