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Mourinho: “Il 2010 è stato l’anno dell’Inter”

Jose Mourinho, allenatore del Manchester United (Getty)

A tutto Josè Mourinho, lo Special One. Dopo un inizio un po’ difficile, ora il suo Manchester sembra essersi ripreso: ultime cinque partite in Premier, altrettante vittorie per i Red Devils. Che ora puntano l’Europa con un super Ibrahimovic (13 gol in campionato). In un’intervista rilasciata al sito della Fifa, l’ex allenatore dell’Inter ha parlato di varie tematiche: dalla top 11 all time dei Mourinho’s boys alla vittoria del FIFA World Coach of the Year nel 2010.

Sui riconoscimenti individuali – “Non sono un grande fan di questi premi. Il calcio è uno sport di squadra, sono le squadre a vincere le partite, i giocatori non sono così importanti come i club. Media e tifosi amano questo, i manager non tanto perché vi è una contraddizione tra ciò in cui noi lavoriamo e il premio individuale. Tuttavia, i media e i tifosi sono molto importanti nel calcio, quindi non sono contro i singoli premi. Certo, ci sono i giocatori speciali, quelli che influenzano stili di gioco e dinamiche di squadra. Ma con la premiazione hanno esagerato un po’. Una settimana dopo la cerimonia la campagna per il prossimo anno è già iniziato.

Nel 2010, allenatore dell’anno – “E’ stato un onore, soprattutto perché rimarrà nella storia come il primo premio FIFA per un allenatore. Tuttavia, ancora una volta devo ripetere che io sono un uomo di squadra e il 2010 non è stato, per me, l’anno del mio premio FIFA. E ‘stato l’anno del triplete con l’Inter. Non è stata la stagione di Mourinho, era la stagione dell’Inter e degli interisti. Io il mio lavoro lo sento così, in questo modo”
 

Quest’anno, chi vince? –“Credo che tutti e tre meritano di essere lì perché hanno vinto importanti trofei: Zinedine la Champions League, Fernando gli Europei e Claudio la Premier League. Sono amico con tutti loro, quindi sarei felice per qualsiasi risultato. Ranieri ha fatto un miracolo, Fernando un sogno, mentre Zidane ha vinto la Champions League”.

I tifosi hanno vice in capitolo – “I fan sono molto importanti. Sono loro a fare del calcio lo sport più bello del mondo. Tuttavia, quando un tifoso vota, lo fa per la sua squadra, promuovono i proprio clbu e i propri giocatori. Devo dire però, siccome ho lavorato in quattro paesi diversi, che ogni paese visualizza i premi in modo diverso. La stampa di diverse nazioni promuovere la loro gente con un’emozione e un impegno diverso rispetto ad altri.

I cambiamenti dal 2010 ad oggi – E’ difficile confrontare periodi, giocatori, generazioni. In realtà non è giusto.. La gente potrebbe sostenere che ora il calcio è più veloce, giusto? Sì. Ma non sono i palloni più leggeri, gli scarpini incredibili e le sessioni di allenamento molto più scientifico? Ora i giocatori giocano più partite e hanno meno tempo di riposare, vero? Sì, ma adesso anche club hanno condizioni di alto livello per accelerare il loro processo di recupero, per prevenire gli infortuni. Mentre seguo l’evoluzione, io rispetto il passato”

Sulla Premier – “Il calcio inglese richiede passione. Tutto il paese richiede che i giocatori siano in sintonia con il gioco, con il loro lavoro. Richiede i migliori professionisti del mondo. Le qualità possono essere diverse, ma l’inglese esige passione”
 

Portogallo Campione d’Europa, ha più giocatori e allenatori del mondo – “E ‘difficile da credere! Io Eusebio, Figo e Cristiano Ronaldo abbiamo vinto premi importanti, forse lo farà anche Fernando. Benfica e Porto hanno vinto titoli in Europa e il Portogallo ha vinto l’Europeo. Un piccolo paese con una vista sull’Atlantico, è incredibile. Il nostro segreto è la passione”

Mourinho’s 11 – “E’ una risposta che mi sono sempre rifiutato di dare e continuerò a farlo. Tanti giocatori, per me, hanno dato tutto, come posso citarne alcuni e dimenticare gli altri? Vitor Baia, Petr Cech, Julio Cesar … come posso scegliere solo uno? Jorge Costa, Ricardo Carvalho, Marco Materazzi, Lucio, Walter Samuel, John Terry … come posso scegliere uno? Michael Essien, Wesley Sneijder, Nemanja Matic, Costinha, Maniche, Xabi Alonso, Frank Lampard…come posso scegliere uno? Non credo che potrò mai rispondere a questa domanda perché non dimenticherò mai i miei fratelli in armi”

Coinvolgimento di ex calciatori nelle decisioni – “Penso che giocatori, arbitri e dirigenti sono fondamentali. Il loro livello di esperienza e le loro opinioni sono un enorme vantaggio per l’evoluzione del gioco. E’ stata una grande decisione del presidente Infantino includere ex giocatori. Queste stelle sono la storia del gioco, mi piace come il presidente creda che siano cruciali per il futuro di questo sport”

Sull’ampliamento della Coppa del Mondo – “Sono totalmente a favore. Come manager : se l’espansione significava più partite, meno vacanze e meno pre-campionato per i giocatori, direi di no. Ma è importante capire che l’espansione non significa più partite. Giocatori e club sono protetti. Preferisco gruppi di tre. Due partite e poi via alle fasi a eliminazione diretta. In questo modo, le due partite del gruppo sono fondamentali, quindi la fase di knock-out porta ancora più emozione. L’espansione significa che la Coppa del Mondo sarà ancor di più di un evento sociale incredibile. Altri paesi, maggiori investimenti in infrastrutture. Più nazioni significa più passione, più felicità, più entusiasmo. Altri paesi significa più africani, asiatici, americani. La Coppa del Mondo è un evento sociale e il calcio non può rinunciare a questa occasione per riflettere ulteriormente la passione dei tifosi. 

Sulla Var – “Ne abbiamo bisogno. I professionisti non possono perdere o vincere partite e titoli a causa di un rifiuto di questa evoluzione. Sponsor, proprietari e investitori devono sentire che la tecnologia c’è. Inoltre, gli arbitri in particolare hanno bisogno di protezione. La meritano. Hanno bisogno della tecnologia”
 

Fonte: Sky

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