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Latte Lath, orgoglio di papà e oro dell’Atalanta

Emmanuel Latte Lath, esterno d’attacco dell’Atalanta (Lapresse)

Il suo nome sembra uscito da un fumetto: “Junior Emmanuel Delan Latte Lath”. Roba che potremmo far partire qualche scomessa: “Prova a ripeterlo 10 volte di fila”. Cinque parole sono troppe, che si fa? Scatta il soprannome: “Latte”. Facile per tutti. Pure per i cronisti e per chi scrive i tabellini. “Latte…gol!”. In Tim Cup vince la Juve, ma l’Atalanta ne fa due e lancia l’ivoriano. Classe? 99. Novantanove eh. Da scandirlo bene. Faccia pulita, 18 anni e nazionalità ivoriana. (Ennesimo) gioiellino di Gasperini e di Zingonia: Kessie, Caldara, Conti e Lath, in gol allo Juventus Stadium. Per tutti “Latte” però. PS: i motivi li abbiamo spiegati prima.

Il papà, Cremona e Gervinho – Dopo 3 gare tra i grandi, finalmente il gol: “Ancora non ci credo, è stato incredibile”. Come la sua storia: “Giocavo nell’Esperia Cremona, un osservatore mi vide durante una partita. Perdevamo 4-0, poi entrai. Segnai 3 gol, feci 2 assist e andai all’Atalanta”. Destino. Orgoglio di papà, immigrato dalla Costa d’Avorio. Aveva 8 anni: “Molti pagherebbero per essere al mio posto, sono arrivato in Italia giovanissimo”. Già appassionato di calcio, ma non di Serie A: “Non la guardavo molto, da noi trasmettono Premier e Ligue 1”. No problem: ha imparato sui campi di Zingonia. Su e giù da casa sua, da solo. Perché suo padre lavorava nei cantieri edili di Cremona e non poteva andarlo a prendere. Giovanissimi, Allievi, Primavera, ora la prima squadra: “Sogno realizzato”. Una serie di stagioni a suon di reti scandite da una parola: “Predestinato”. Pure bomber: 23 gol in 29 partite nel suo anno migliore (con gli Allievi, vincitore del Torneo Arco di Trento). Veloce, rapido, dribblomane. Uno che fa della corsa la sua qualità migliore (l’avevate capito, no?). Un cliché tutto africano: “I corridori sono lì da noi”. Paragone scontato: una sorta di Gervinho, l’ex Roma che ora gioca in Cina. Un’ala.

Niente… “zuccherini!” – Bergamo scopre Lath, simbolo di un’Atalanta che funziona. Il vivaio – ormai da anni – è la sua arma migliore. Parlano i fatti: una ricerca finalizzata ad individuare i migliori vivai d’Europa, eseguita dall’Osservatorio Internazionale di Studi Sportivi nel 2014, ha inserito la cantera bergamasca nella top 10 europea e prima in Italia. Un prodotto che funziona quindi, Lath è soltanto un esempio. E Gasperini ha messo subito le cose in chiaro, spiegandone l’utilizzo dopo il suo esordio in Coppa Italia con la Cremonese: “Io premio solamente chi ha delle potenzialità, non per dare degli zuccherini. Latte è arrivato da pochi giorni, però ha alcune caratteristiche importanti. È molto giovane ma non ho mai guardato la carta d’identità, piuttosto quello che succede in campo”. Filosofia di vita. Ora, a distanza di cinque mesi, “Latte” segna il primo gol e ringrazia Gasp: “Bravo a buttarmi nella mischia!”. Dedica speciale poi: “E’ per mio padre”. Il primo “a dirgli di sfruttare la sua occasione”. Latte Lath, Latte gol. Giochi di nomi e soprannomi. Scioglilingua. Nessun fumetto però, pura realtà. 

Fonte: SkySport

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