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Lazio-Genoa 4-2, Milinkovic e Immobile portano Inzaghi ai quarti

Lazio-Genoa 4-2, Milinkovic e Immobile portano Inzaghi ai quartiSegej Milinkovic batte in porta per il nuovo vantaggio laziale (lapresse) ROMA – La crisi del Genoa non conosce soluzione, la Lazio ne approfitta nonostante un pericoloso blackout. I biancocelesti volano meritatamente ai quarti di finale di Coppa Italia, dove troveranno l’Inter di Stefano Pioli. Il 4-2 dell’Olimpico rappresenta la sesta sconfitta consecutiva per un Grifone che nelle ultime undici partite ha battuto, incredibile a dirsi, solamente la Juventus. Poco importa a Simone Inzaghi, che attua un turnover ragionato anche in vista della sfida di domenica con la Vecchia Signora ma per rimediare a un terribile finale di primo tempo deve affidarsi dalla panchina a due elementi cruciali come Milinkovi e Immobile: sono loro due ad archiviare la pratica rossoblù.

DOMINIO INIZIALE – I primi quaranta minuti sono tutti biancocelesti. Grande chance in avvio per Parolo, intermedio destro di un centrocampo praticamente titolare e per nulla toccato dal turnover con Lulic e Biglia. Proprio l’argentino pesca l’ex Parma all’ingresso in area, sinistro deviato dal rientro provvidenziale di Laxalt. Inzaghi vede i suoi passare in vantaggio grazie a uno schema ben eseguito da calcio d’angolo: tre passaggi rasoterra a pescare Felipe Anderson in area, il brasiliano tocca per Djordjevic che da due passi interrompe un digiuno che durava dal 25 aprile scorso. Lombardi, scelto come esterno del tridente d’attacco, sfiora il bis con un bel diagonale rasoterra. Discesa di Patric al 27′, imbucata per Djordjevic che viene abbattuto in area da Orban. Sul dischetto si presenta Felipe Anderson, Lamanna può permettersi addirittura il lusso di bloccare la lenta conclusione del brasiliano. Ma la Lazio è in controllo, Lulic mette alto da due passi dopo una bella sgroppata di Lombardi, sugli sviluppi del corner il pallone viene addomesticato fuori area da Hoedt. Conclusione sorprendente del centrale olandese, il suo mancino è una sassata rasoterra che si insacca nell’angolino basso. Ancora padroni di casa pericolosissimi con Lombardi, Lamanna ipnotizza il prodotto del vivaio biancoceleste. L’interruttore laziale si spegne di colpo.

PANDEV SHOW, POI ENTRANO I BIG – Il Genoa, che sin lì si era fatto vivo solamente con una girata spettacolare di Pandev di poco a lato, si aggrappa al macedone per rientrare in partita. L’ex di giornata confeziona l’assist per Pinilla, che danza sul filo del fuorigioco prima di ricevere, controllare e inventare un pallonetto mancino sul quale Strakosha non può nulla. Con la partita riaperta, Pandev si mette in proprio: Rigoni prova il sinistro al volo, l’attaccante lo aggancia e trafigge il portiere da bomber consumato. Si va negli spogliatoi sul 2-2, con la Lazio tramortita e il Genoa galvanizzato. Pinilla ha anche il pallone del sorpasso in avvio di ripresa, facilitato da una mancata chiamata del guardalinee. Ma il cileno, convinto – giustamente – di essere in fuorigioco, perde l’attimo giusto per battere Strakosha e si fa recuperare da Hoedt. Così come era sparita dal campo, la Lazio torna a dominare la sfida. Serve l’impulso della panchina, dalla quale si alzano Milinkovic e Immobile. Il serbo riporta avanti i suoi con una gemma: solita sponda aerea, Orban conferma di avere un pessimo feeling con l’Olimpico – in campionato fu espulso dopo aver in precedenza procurato un rigore – e in chiusura serve nuovamente il numero 21 biancoceleste, che stoppa di petto e al volo con il destro spara sotto la traversa. Juric corre ai ripari richiamando in panchina l’ex Valencia ma Immobile castiga una difesa decisamente troppo allegra con la conclusione del 4-2 su assist di un Lukaku che si conferma più utile in fase offensiva che da terzino bloccato. L’ultimo quarto d’ora è di pura accademia, il Genoa è frastornato e la Lazio vola ai quarti potendo alzare in largo anticipo le mani dal manubrio.

LAZIO-GENOA 4-2 (2-2)
Lazio (4-3-3): Strakosha; Patric, Wallace, Hoedt, Lukaku; Parolo (34′ st Murgia), Biglia, Lulic; Lombardi (13′ st Milinkovic-Savic), Djordjevic (11′ st Immobile), Felipe Anderson. (Marchetti, Vargic, Bastos, de Vrij, Radu, Leitner, Kishna, Rossi). All.: Inzaghi
Genoa (3-4-3): Lamanna; Munoz, Burdisso, Orban (28′ st Gentiletti); Lazovic, Cofie, Rigoni (40′ st Ntcham), Laxalt; Pandev, Pinilla, Ocampos (22′ st Ninkovic). (Rubinho, Zima, Brivio, Izzo, Beghetto, Cataldi, Edenilson, Morosini, Taarabt). All.: Juric
Arbitro: Damato
Reti: 20′ pt Djordjevic, 31′ pt Hoedt, 40′ pt Pinilla, 44′ pt Pandev, 25′ st Milinkovic-Savic, 30′ st Immobile
Ammoniti: Patric, Lulic, Rigoni, Gentiletti
Recupero: 1′ e 3′
Note: al 28′ pt Lamanna ha parato un rigore a Felipe Anderson

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Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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