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Gli interventi di Mauro Esposito, Luigi Pavarese, Mimmo Carratelli, Gaetano Imparato, Gianluca Vigliotti, Simone Nobilini e Raimondo De Magistis a Radio Punto Zero

MAURO ESPOSITO, ex attaccante di Cagliari e Roma, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Sabato il Napoli parte favorito ma non dovrà sottovalutare un avversario salvo ma non per questo sazio. Il Cagliari ha fatto un buon campionato, poteva fare di più dato l’andamento generale della Serie A ma per il futuro con la società ha grandi obiettivi. Borriello aveva soltanto bisogno di trovare un ambiente che potesse metterlo in condizione di esprimersi, ha sempre fatto ottimi campionati e finalmente ha trovato compagni e allenatori ideali per lui e ha dimostrato tutto il suo valore. Nel calcio l’età conta relativamente, se un giocatore ha ancora voglia di mettersi in discussione può giocare fino a 40 anni. Sono tifosissimo azzurro, mi auguro che in futuro il Napoli possa lottare fino alla fine per lo scudetto, non è bello per la qualità del campionato vedere sempre trionfare la Juve. Ho giocato tre anni a Roma, conosco l’ambiente, i tifosi si esaltano quando vincono tre partite di fila e si deprimono per qualche sconfitta, non si riesce a trovare mai un certo equilibrio. La questione Spalletti, inoltre, non ha agevolato la situazione. Il tecnico ha sempre avuto questo rapporto particolare con giornalisti e giocatori, allenando una grande squadra è difficile accontentarsi sempre del secondo posto, magari l’ossessione alla vittoria lo ha un po’ turbato ma questo è un discorso generale legato a tutti i tecnici di grandi club. Sarri è un allenatore, già a Grosseto erano evidenti le sue qualità, aveva solo bisogno di tempo e di una squadra che puntasse su di lui, faccio i complimenti a De Laurentiis per il coraggio di puntare su di lui. Totti? Dispiace a tutti quando un grande campione lascia il calcio, ci auguriamo sempre non succeda mai. Ho conosciuto Francesco e vi assicuro che è una grande persona oltre ad essere un grande campione, non serviva Monchi per dargli l’addio, lo stesso Totti capirà quale sarà il momento giusto per fermarsi: solo lui potrà decidere quando smettere”.
 
LUIGI PAVARESE, direttore sportivo del Modena, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Oggi è la giornata degli invincibili, della fede, del grande Toro, di una squadra grande in campo ma anche fuori, di un gruppo che vinceva ovunque, ammirato e invidiato da tutti, all’estero e in Italia. Purtroppo solo il fato li vinse. Ho avuto la fortuna di vivere il Torino e di capire cosa significa avere fede nei colori e in una squadra, forte solo a Napoli e Torino c’è la grande tradizione di tramandare una fede da padre a figlio. Per il Napoli c’è il rammarico per la partita contro il Sassuolo, con quella vittoria gli azzurri avrebbero già superato la Roma. Sulla carta il Napoli ha un calendario più agevole dei giallorossi ma nel calcio le insidie sono dietro l’angolo. La squadra di Sarri ha una sua identità di gioco, una sua fisionomia, un suo credo e sta acquisendo quella fame calcistica determinante per raggiungere certi risultati. Le operazioni societarie tese al futuro confermano la voglia del gruppo di consolidarsi nel tempo. Per la Roma le sconfitte nei derby pesano tantissimo anche a livello morale ma la squadra di Spalletti resta competitiva, toccherà al Napoli sfruttare questo momento negativo dei suoi avversari. A questa Juve è difficile far gol e se commettono qualche errore in difesa ci pensa Buffon a mettere le cose a posto. Come col Chelsea, che poi vinse, per il Napoli resta la magra consolazione di essere stata eliminata dal Real Madrid, prossima finalista”.
 
MIMMO CARRATELLI, giornalista, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Il secondo posto è lo scudetto del Napoli, nei sette anni di Maradona lo abbiamo vinto solo due volte, trionfare è difficile per tanti motivi. Il Napoli ha un unico proprietario che non ha grande disponibilità di denaro ma sta costruendo ogni anno squadre propositive indovinando gli allenatori. Sarà anche antipatico, ma De Laurentiis è uno dei presidenti più in gamba della Serie A ed è uno dei pochi ad aver allontanato dalla società la pressione della criminalità. I tifosi devono essere orgogliosi di questa squadra. Per il secondo posto il Napoli è favorito, è la squadra più in forma mentre la Roma è nel caos con Spalletti ad un passo dall’addio. Il Napoli ha limiti fisici e un po’ di mentalità da acquisire. Non sarà facile, però, ritoccare questa squadra. Chi cedi per acquistare chi? Il mercato è avaro e i migliori non vengono in Italia. Dobbiamo ringraziare Benitez che ha fatto venire i vari Reina, Albiol, Koulibaly, Higuain: lo spagnolo è stato un grande general manager più che un allenatore. Tonelli è il difensore più forte di questo Napoli, peccato sia stato colpito da troppi infortuni. Il mio idolo resta Hamsik, è lui il fuoriclasse della squadra anche se, per il suo carattere, non sempre riesce ad esprimere le sue qualità. Ultimamente, però, mi sono accorto che Insigne, più dello slovacco, rappresenta il Napoli, giocatore totale che gioca ovunque, da esterno e rifinitore, vero trascinatore della squadra”.
 
GAETANO IMPARATO, giornalista de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Da domenica è iniziato un nuovo campionato e se n’è accorto anche Monchi che ha tagliato la testa al toro e ha risolto un problema, ovvero chiarito il futuro di Totti che diventerà dirigente al suo fianco. Ora il Napoli deve vincerle tutte, non può più sbagliare. Se avesse avuto mani libere, la Roma non avrebbe presentato ricorso per Strootman: non dobbiamo mai dimenticare i condizionamenti della piazza. La società giallorossa avrà preferito risultare inelegante con questa scelta piuttosto che ritrovarsi tutto l’ambiente contro nel momento clou della stagione. L’appeal del Napoli è enorme ed ha ampi margini di miglioramento, la società ha simpatizzanti ovunque e la città si sta facendo amare sempre più”.
 
GIANLUCA VIGLIOTTI, giornalista di Canale 34, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Le partite del Napoli non contano più, ha quattro vittorie sportivamente garantite per le motivazioni. La Roma è al capolinea, un po’ come il Napoli per lo scudetto lo scorso anno quando perse ad Udine. Le dichiarazioni di Fassone lasciano tranquilli i tifosi azzurri: il Milan tiene all’Europa League e quindi darà il massimo contro i giallorossi. In questa stagione sono stati battuti troppi record da parte di tutti perché ci sono state troppe squadre cuscinetto. Il Napoli è stato molto vicino a Orsolini, giocatore molto importante, che poi è andato alla Juve. Attualmente, come giovani, andrei su Conti e Meret. Il Napoli vuole fortemente Szczesny e farà di tutto per acquistarlo”.
 
SIMONE NOBILINI, giornalista di MilanNews.it, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Domenica ero a San Siro e sono stato felice di esserci stato, il Napoli è la squadra più bella del campionato e meriterebbe il secondo posto per continuità. La società ha fatto un lavoro eccellente, non era facile ripartire dopo l’addio di Higuain ed invece gli azzurri sono ripartiti alla grande indovinando tanti acquisti. Montella ha sempre stimato Insigne ma non c’è mai stata una trattativa vera e propria col Milan perché il ragazzo non avrebbe mai lasciato Napoli. Kessié? Ci sono stati notevoli passi in avanti, si va verso una positiva chiusura della trattativa, il Milan ha pareggiato l’offerta della Roma e ha tentato il ragazzo con una proposta d’ingaggio superiore. Nelle ultime due settimane la squadra di Montella ha avuto tante difficoltà ma, proprio per questo motivo, c’è fiducia per domenica e poi con le big il Milan ha sempre fatto bella figura ad eccezione del doppio confronto col Napoli. Tutto dipenderà dall’approccio mentale dei rossoneri contro la Roma”.
 
RAIMONDO DE MAGISTRIS, vice direttore Tuttomercatoweb, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino. Ecco quanto ha affermato: “Il ciclo di Simeone è vicino all’epilogo, il Real Madrid ha surclassato l’Atletico con un super Cristiano Ronaldo. Gli obiettivi di Giuntoli, presente in tribuna al Bernabeu, erano Carrasco e Vrsaljko. Il Napoli ha già in organico giocatori che, potenzialmente, possono valere 60-70 milioni di euro come Diawara, Milik e Zielinski, toccherà all’allenatore continuare a valorizzarli. Il Napoli può essere migliorabile blindando tutti e inserendo un paio di terzini come Conti dell’Atalanta e Rodriguez a sinistra con la cessione di Ghoulam. Il Napoli in estate andrà alla carica per l’esterno nerazzurro ma servirà un’offerta importante per battere la concorrenza. Va risolta anche la questione relativa al portiere. L’Inter ha già bloccato Manolas per 40 milioni di euro, arriveranno anche due terzini ed un regista con Verratti sullo sfondo. Tante squadre sono interessate a Sarri, sarebbe un errore non pensare a lui, ma vogliamo tranquillizzare i tifosi del Napoli: l’allenatore resterà in azzurro almeno fino al 2018. Per il secondo posto la Roma resta favorita ma il calendario dei giallorossi è più difficile rispetto a quella degli azzurri”.
Fonte: Radio Punto Zero
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