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Inter, eroi del Triplete al Festival dello Sport

Non sono mancati retroscena sulla trattativa Eto’o-Ibrahimovic, raccontata da Branca. “Mi ha telefonato il presidente perché il numero 1 del Barcellona e il suo entourage sarebbero andati in una delle sue case”. E Moratti: “C’era stata una cena un mese prima con il presidente blaugrana e mi aveva chiesto di Ibra. Mi diceva delle cifre e io rispondevo ‘moltiplica per quattro e comunque non te lo venderò’. Poi a casa mia ha moltiplicato per tre e allora si è fatto l’affare. Ma avevo un altro centravanti che mi faceva stare tranquillo, cioè Milito. E dentro l’operazione Ibra c’era anche Eto’o, che non era male“, ha detto.

“Dopo la partenza di Ibra – ha aggiunto Zanetti – sono arrivati Eto’o, Sneijder, Motta, Milito e questo ci ha detto permesso di arrivare fino in fondo a tutte le competizioni”. “I nostri – ha proseguito Moratti su Mourinho – entravano in campo con la convinzione e la sicurezza di potere affrontare e battere tutti gli avversari. Questo era Mourinho. E poi i giocatori, con uno straordinario talento che ha consentito questi risultati”. “Era prima di tutto un gruppo di grandi uomini, e poi di grandi calciatori”, ha aggiunto Zanetti. Si arriva alle immagini della finale di Madrid, che scatena ancora il tripudio a Trento. Milito: “Ogni volta che rivedo i gol l’emozione è uguale”. Si chiude con Zanetti che si rimette in testa la coppa, come quel 22 maggio 2010

Fonte: SkySport

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