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OBIETTIVO NAPOLI – Ancora vincente il turn-over di Ancelotti

Funziona, ancora una volta, il turnover di Ancelotti ed il Napoli espugna il campo dell’Udinese, portandosi a meno-quattro dalla Juventus capolista, fermata sul pareggio dal Genoa. La squadra azzurra ci crede, soprattutto ci credono i tifosi, questo il codice promozionale Betaland per puntare sugli uomini di Carlo Ancelotti. Anche contro i friulani, gli azzurri sono partiti molto forte, trovando il vantaggio nel primo quarto d’ora e dando l’impressione di poter dilagare. Come spesso accade, però, dopo l’inizio fiammeggiante, è venuto fuori pian piano l’avversario. Il finale di primo tempo, infatti, è stato caratterizzato da una presa di coraggio dell’Udinese, che spesso è riuscita a trovare la profondità alle spalle soprattutto di Albiol, con un Lasagna molto scaltro nel trovare i giusti tempi di inserimento.

Dopo i primi ottimi minuti, il problema del Napoli è stato quello di trovare concretezza nelle proprie giocate d’attacco. E’ questa un po’ una costante degli azzurri da quando Ancelotti è in panchina. I giocatori avanzati non riescono a trarre il meglio dai presupposti offensivi che si vengono a creare. Nello specifico della partita odierna, si è trattato di un problema dei singoli: Milik e Mertens hanno faticato molto ad incidere, così come Zielinski, elemento all’eterna ricerca di continuità, che partendo da sinistra avrebbe potuto fornire migliori assistenze ai compagni d’attacco.

Il secondo tempo ha visto un’Udinese più pericolosa degli azzurri per occasioni create. Il Napoli ha cercato di mantenere sempre il pallino del gioco, ma trovando raramente il modo di far male dalle parti di Scuffet. Molti grattacapi ha dato la posizione di De Paul tra le linee, per far fronte alla quale Ancelotti ha pure modificato il suo sistema di gioco a gara in corso, spostando Allan davanti alla difesa, andando a formare una sorta di 4-1-3-2. La svolta definitiva della gara del Napoli si è però avuta solo con le sostituzioni della parte finale del match. Con l’inserimento in mezzo al campo di Hamsik, entrato al posto di Milik, la squadra ha trovato più lucidità nella gestione del possesso palla. Positivo anche l’avanzamento di Fabiàn Ruiz a fare, praticamente, l’attaccante al fianco di Mertens; lo spagnolo ha ben catalizzato il gioco offensivo, distribuendo con lucidità il gioco, più libero di incidere rispetto ai minuti in cui ha dovuto lottare in mediana a fianco ad Allan. Ottimo, in fine, l’impatto di Rog negli ultimi minuti. Il gol e la sua caparbietà hanno lasciato un’impressione di gran lunga migliore rispetto alle singhiozzanti iniziative di Zielinski, nonostante il poco tempo concessogli.

La conoscenza tra il Napoli e il suo nuovo tecnico continua, e l’impressione è quella di una continua evoluzione che potrà portare la squadra partenopea a grandi risultati. Qualche difetto nella squadra, però, rimane, soprattutto per quanto concerne l’efficacia delle individualità offensive. Vedremo se questi limiti potranno essere superati col lavoro del tecnico, o se sarà necessario qualche intervento futuro sul mercato.

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