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OBIETTIVO NAPOLI – Azzurri superiori nel gioco, ma poco cattivi davanti

Nel pareggio di stasera il Napoli ha mostrato, ancora una volta, una superiorità nel gioco netta rispetto agli avversari. La mancata vittoria sta nei dettagli: un pizzico di sfortuna, qualche individualità non al top, la mancanza di una vera punta capace di fare la differenza nell’area avversaria.

La mancanza di un bomber di razza si è fatta sentire per tutto il match. Milik, partito titolare, non ha dimostrato la sufficiente cattiveria in area di rigore. Quando Mertens è entrato al suo posto, sono mancati i necessari centimetri per sfruttare i tanti cross arrivati dalle parti di Robin Olsen.

Il Napoli per fare gol deve fare sempre grandi azioni e giocate palla a terra sopra la media. Stasera le cose migliori le ha messe in mostra Fabiàn Ruiz, seppur da una posizione che lo sfavorisce tatticamente. Giocando da esterno sinistro, infatti, quando si accentra non può mai andare a concludere con tiri a porta o giocate sul secondo palo, perché si trova a giocare sul destro, suo piede debole. E’ così costretto o ad appoggiarsi a un compagno vicino o a cercare il fondo con sterzate e dribbling per bilanciare una velocità di base non eccelsa.

Rimane comunque limitante la scelta di far giocare due mancini – Rui e Fabiàn – sulla sinistra, perché non dà la giusta varietà di soluzioni nelle sovrapposizioni. D’altra parte, togliere Callejòn, per far giocare l’ex Betis a destra, è praticamente impossibile, vista l’importanza del numero sette nel gioco del Napoli. A meno di non voler modificare l’assetto tattico, dunque, la scelta di Ancelotti di schierare Fabiàn a sinistra è comprensibile, ma siamo certi che in futuro ci potrà essere qualche interessante variazione sul tema.

Bisognerà, invece, aspettare gennaio per capire se ci potranno essere novità per il reparto offensivo azzurro. Il percorso del Napoli, fino a questo momento della stagione, mostra che la squadra riesce a raccogliere molto meno di quanto semini. Mertens sembra aver ritrovato un po’ dello smalto perduto, Insigne riesce sempre ad essere pericoloso, Milik si batte come può, ma un attaccante cattivo e potente, capace di offrire centimetri e killer instinct sotto porta, farebbe fare un balzo in avanti enorme ai partenopei.

Considerando il quadro complessivo della rosa, viene da fare un’altra considerazione. Guardando le prestazioni della squadra, c’è da augurarsi che Ancelotti decida di affidare definitivamente a Maksimovic i gradi di titolarità per il ruolo di terzino destro. Con il serbo a formare quasi una retroguardia a tre, la difesa soffre meno e guadagna centimetri e forza fisica. Hysaj, quest’anno, non sembra garantire granché in nessuna delle due fasi (paradossalmente le migliori partite le ha disputate sull’out di sinistra), mentre per gare in cui sia necessaria una maggiore spinta si può ricorrere a Malcuit. Con il ritorno di Ghoulam, il Napoli si potrebbe così ritrovare una retroguardia potenzialmente priva di punti deboli.

Un’ultima considerazione. Le gare in cui Ancelotti ha rinunciato al turnover sono state quelle in cui il Napoli ha raccolto meno soddisfazione: stasera e contro la Juve. Due dei giocatori migliori, e più impiegati, Allan e Koulibaly, stasera hanno mostrato qualche segnale di scarsa lucidità. Finora le riserve non hanno mai deluso, e Ancelotti dovrà avere il coraggio di farvi ricorso anche nelle gare più importanti.

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