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Gli interventi di Pierluigi Pardo, Alfredo Pedullà, Luca Telese e Nino D’Angelo a Radio Marte

A Radio Marte nel corso di “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pierluigi Pardo, giornalista

“E’ da 20 anni che giriamo intorno al problema violenza e razzismo. Si fanno minuti di silenzio, chiacchiere, magari si sospende il campionato, ma poi poco cambia. Certo, c’è più sensibilità rispetto al passato, ma continuano ad accadere cose orribili. Dico un’ovvietà, ma per risolvere il problema, basterebbe prendere e colpire chi si comporta male e liberare chi si comporta bene. Tutti i politici che hanno un interesse al quieto vivere, devono metterci la faccia: lo Stato deve fare lo Stato. I buu razzisti non sono sfottò, nessuno vuole un teatro al posto dello stadio, ma fare riferimenti a tragedie avvenute o all’eruzione del Vesuvio sono cori che devono sparire”.

A Radio Marte nel corso di “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alfredo Pedullà, giornalista

“Certe cose sono indigeste e lo resteranno per alcuni giorni ancora. L’agguato calcistico di Mazzoleni che si è rimangiato il protocollo farà parlare molto perchè il caso Koulibaly era più di un’emergenza. Aveva troppa fame: il primo richiamo se l’è mangiato e ha fatto la stessa cosa fino al terzo richiamo e sarebbe andato avanti così: Mazzoleni ha mostrato dei falli evidenti e nonostante i suoi limiti viene considerato un arbitro di prima fascia. Ha perso una grande occasione: avrebbe potuto dare una lezione a questa situazione che è insopportabile. Se n’è lavato le mani e Ponzio Pilato era un dilettante a confronto. Mi aspetto ora che Mazzoleni venga sospeso e invece domani già è di nuovo operativo. Nicchi si comporta sempre come noi non vorremmo: fa il contrario di ciò che tutti credono faccia.

Non si può ragionare in base al risultato, ma va detto che al di là della sconfitta del Meazza, il Napoli che è più squadra rispetto all’Inter, ha avuto troppi momenti di ombra e da una squadra di vertice non me li aspetto.

Kouamé? Piace, ma non c’è un accordo tra Napoli e Genoa. Per il futuro il Napoli pensa ad un attaccante, ma non prenderà una punta a gennaio. Almendra credo abbia detto sì al Napoli che però non vuole pagare la clausola, credo voglia pagare il calciatore 10 o 11 milioni”.

A Radio Marte nel corso di “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luca Telese, giornalista

“Non è cambiato nulla. Il giorno dopo Inter-Napoli quando si danno 2 giornate di squalifica alla vittima (Koulibaly) e 2 giornate di squalifica al carnefice (Meazza), domani, l’imbecille di turno, si sente legittimato a tenere lo stesso comportamento. Mazzoleni è stato infantile: siccome De Laurentiis lo ha messo in dubbio, non ha sospeso la partita al Napoli, ma il calcio non è un fatto personale. L’arbitro rappresenta le regole e se non le rispetta che arbitro è? L’arbitro deve essere giudicato ed ho letto una storia incredibile: l’unico arbitro che sospese una partita è stato retrocesso e non so se ci siano altre spiegazioni, ma il dato ceto è che non ha più arbitrato in serie A”.

A Radio Marte nel corso di “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nino D’Angelo, cantante

“Sono un grande fan di Koulibaly, non da oggi, ma dal primo giorno. Oggi è diventato il piatto forte del Napoli, il difensore più forte in Italia e uno dei più forti a livello mondiale e ho fatto quella piccola canzone per Kalidou perchè non merita tutto quello che sta vivendo. Quell’applauso all’arbitro è stato liberatorio e probabilmente tutti noi lo avremmo fatto.

Scrissi un pezzo anche dopo la morte di Ciro Esposito perchè la più bella partita non può valere la vita umana. Nell’agguato di Milano è morta una persona e il gioco del calcio sta perdendo tutta la bellezza di una volta. Siamo dispiaciuti per la morte del ragazzo, ma il tifo che piace a noi non è questo, è tutt’altro. La vita è la più grande ricchezza e lo sport dovrebbe esaltare la vita, ma questo non accade più. La morte di Ciro Esposito non ha insegnato nulla e allora bisogna essere più duri.

Non esiste cosa più brutta del razzismo e lo dico perchè l’ho vissuta in prima persona solo perchè napoletano. Anche musicalmente e non voglio fare la vittima, ma nei confronti dei napoletani c’è sempre stata”.

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