AMARCORDIN EVIDENZARUBRICHE

AMARCORD: EMPOLI-NAPOLI, nessuna presunzione!

Il Napoli lo scorso 24 aprile è tornato ad Empoli, da dove è mancato da due anni per la permanenza dei toscani in Serie B, vivendo forse la peggiore domenica della stagione; ritenuta chiusa la pratica, la squadra è tornata negli spogliatoi dieci minuti prima del fischio finale. Risultato, sconfitta per 3-2 dopo essere stati avanti 2-0 sino all’80°; reti di Mertens al 44° che festeggia il figlio Ciro di quasi un mese e raddoppio di Insigne al 53° dopo che i padroni di casa erano stati pericolosi più di una volta con Pinamonti. Quindi il buio e l’Empoli ribalta il risultato con Henderson all’80°, con Pinamonti all’82°, con la tragicomica complicità di Meret, e di nuovo con Pinamonti all’87°. Il Napoli che una settimana prima, con l’1-1 con la Roma in casa, ha detto addio a sogni tricolori rischia di veder sfumare anche la corsa per il piazzamento Champion’s, eventualità per nulla gradita a De Laurentiis. Detto fatto, la squadra è richiamata al proprio dovere e nelle ultime quattro giornate porta a casa 12 punti.

Il Napoli mancava dal Castellani dal 3 aprile del 2019, un’era geologica per quante cose sono cambiate, non solo calcisticamente. Quel Napoli era allenato da Ancelotti, sulla panchina toscana Andreazzoli esonerato all’11a giornata per Iachini e richiamato alla 28a, due turni prima della sfida col Napoli. Quell’incontro finì 2-1 per i toscani; locali in vantaggio con Farias che al 28° fece il comodo suo in area ed il suo tiro deviato da Zielinski mise fuori causa Meret. Quindi l’occasionissima per Caputo che, perfetto rigore in movimento, calciò addosso a Meret prima del pari di Zielinski con una sassata da fuori area al 44°. Gol vittoria di Di Lorenzo al 52° con un’incursione di testa su calcio d’angolo.

Nel 2017 il Napoli vinse infrangendo un tabù, mai si erano imposti al Castellani. Il 29 marzo 2017 finì 2-3, tre rigori assegnati e partenopei avanti al 45° 0-3. In gol Insigne, 0-1 e 0-3 su rigore, e Mertens, splendida punizione, dopo aver fallito un rigore sullo 0-0. Nel secondo tempo il Napoli abbassò il baricentro, l’Empoli prese coraggio e si portò sul 2-3 con due palle inattive: punizione di El Kaddouri e rigore di Maccarone.

Il club toscano si barcamena nel calcio che conta dal 1986, anno della sua prima promozione in Serie A. Quella stagione cominciò benissimo con la vittoria sull’Inter di Trapattoni ed alla seconda giornata era capolista con la Juventus; Gaetano Salvemini, di cui oggi si sono perse le tracce, era l’allenatore del momento.

In Serie A la prima trasferta del Napoli ad Empoli si giocò il 5 aprile 1987 e fu uno 0-0 abbastanza sorprendente considerando che l’Empoli era in piena bagarre salvezza mentre il Napoli era lanciato verso il suo primo scudetto. Così come finì a reti bianche l’anno successivo, il 13 marzo, stagione in cui il Napoli perse il tricolore nelle ultimissime giornate e l’Empoli retrocesse in B. Empoli di nuovo in A nel 1997 e, l’8 febbraio 1998, i toscani si divertirono strapazzando con una manita (5-0) il Napoli più brutto di sempre che retrocesse con 14 soli punti.

L’Empoli nel ’99 raggiunse il Napoli in B e il 7 maggio del 2000 fu un’altra brutta scoppola: 4-1, di Schwoch il gol della bandiera, ciononostante a fine stagione il Napoli salì in A, l’Empoli chiuse al nono posto. Successiva sfida ancora in B il 23 settembre 2001, Napoli sconfitto 1-0 con rete di Cappellini. La sfida successiva ci fu dopo sei anni esatti, il 23 settembre 2007 e finì a reti inviolate. A fine stagione i saluti, i toscani in B per risalire solo nel 2014 guidati da Maurizio Sarri, ora alla Lazio, che si fece conoscere proprio su quella panchina dando una bella lezione di calcio alla sua futura squadra battendola 4-2 il 29 aprile 2015. Fu una gara senza storia con i padroni di casa avanti per 3-0 all’intervallo (Maccarone, autorete di Britos e gol di Saponara). A rendere meno amara la pillola un’autorete di Laurini e gol di Hamsik al 90°.

Il Napoli “sarriano” andò a Empoli il 13 settembre 2015 e pareggiò 2-2, Saponara, Insigne, Pucciarelli e pari definitivo di Allan.

Antonio Gagliardi

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