Dino Fava Passaro, Enzo Bucchioni e Giuseppe Cannella a Radio Punto Nuovo
Dino Fava: “Che emozione per Spalletti vincere lo Scudetto nella sua Udine. Quando succederà, gli farò visita a Castel Volturno, abbiamo già preso l’impegno. MVP del Napoli? Lobotka senza alcun dubbio…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Dino Fava Passaro, ex attaccante di Napoli e Udinese: “Per Spalletti sarà un’emozione stupenda chiudere lo Scudetto nella sua Udine. Si gioca a calcio e sono cose che possono capitare. E’ un peccato perché la festa era già pronta, ma i calciatori sono di nuovo concentrati a chiudere quanto prima la pratica e pazientare ancora qualche giorno. Questo è stato comunque un periodo di calo per il Napoli: dopo la sconfitta con il Milan è successo qualcosa ed è inutile nasconderlo, poi la gara con la Salernitana è stata storia a sé. Onore ai granata che hanno fatto una bellissima partita, si sono chiusi benissimo. Affrontare il Napoli a campo aperto, dopotutto, sarebbe un suicidio. Poi vai anche detto che in questo periodo nulla sta girando bene per gli azzurri. Un messaggio a Spalletti? No, quando succederà lo andrò a trovare a Castel Volturno, abito a pochi passi da lì e abbiamo già preso impegno (ride ndr). MVP della stagione del Napoli? Senza alcun dubbio a Lobotka, ne sono innamorato. Vanno fatti i complimenti a tutti, ma quello che sta facendo lo slovacco è clamoroso. E’ passato da emarginato in panchina a faro del centrocampo. Il paragone con Pizarro ormai ci sta e si può fare… Il mio ricordo più bello con Spalletti? Ne ho tantissimi. Mi buttò subito nella mischia da titolare, anche se ero arrivato pochissimo ad Udine. Ero quasi distrutto dalle sue urla i primi tempi, poi mi venne vicino e mi disse che mi sarei dovuto preoccupare quando non mi avrebbe urlato più… Quella è una frase che mi porterò sempre dietro”.
Bucchioni: “Spalletti fondamentale, questo Napoli è il capolavoro della sua carriera, c’ha messo dentro tutto: anche la rabbia per l’esonero mal digerito dell’Inter”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista: “È un peccato che il Napoli non abbia vinto il campionato con sei giornate di anticipo. Avesse vinto contro la Salernitana sarebbe stato record! Ora Spalletti va ad Udine per chiudere un cerchio. Proprio il suo Udinese giocava un calcio con principi moderni, che ancora si intravedono in questo Napoli. Dispiace per i napoletani non aver festeggiato domenica scorsa, ma dopo 33 anni è anche bello prolungare la gioia e la festa per qualche giorno e godersi tutto questo ancora a lungo. Il Napoli non è più quello stratosferico e leggero di qualche mese fa, ma sente un po’ di responsabilità in più. E’ anche giusto, sono uomini e non marziani! Quando senti già lo Scudetto tuo, è inevitabile mollare un po’ il colpo. Domenica è mancata un po’ di rabbia e lo si è visto proprio nel gol di Dia. Il Napoli sta già festeggiando, per quanto Spalletti abbia più volte ripreso il gruppo. MVP della stagione azzurra? Spalletti, è fondamentale. Chi dice che l’allenatore conta il 20%, pensa ancora ad un calcio vecchio e sorpassato. Un allenatore deve essere credibile e sa bene che i suoi si divertono con lui. Poi Luciano è anche psicologo e motivatore. E’ riuscito ad inserire subito persino quelli nuovi. Questo Napoli è il capolavoro della sua carriera, c’ha messo dentro tutto: anche la rabbia per l’esonero mal digerito dell’Inter. Il Napoli di Spalletti mi ha ricordato molto il Milan di Sacchi o di Capello, quelle squadre che quando le vedi sai che andranno molto, ma molto lontano. Rimpianto Champions? Anche lì, non bisogna esagerare. Con una semifinale sarebbe stata una stagione storica, che di per sé già lo è. Magari il Napoli può consolidarsi e puntare l’Europa a poco alla volta. Guardate il City: persino loro ancora non sono riusciti a vincerla”.
Cannella: “Il Napoli può aprire un ciclo, la società saprà già cosa fare in estate. Samardzic? Da Napoli, ha un sinistro che fa paura, ma deve migliorare su un aspetto”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Giuseppe Cannella, intermediario e dirigente sportivo: “La festa è solo rimandata, ma sarebbe stato molto più bello festeggiare domenica dopo la Salernitana. Non facciamo però nessun dramma, il Napoli ha legittimato da tempo questa vittoria del campionato. E’ sotto l’occhio di tutti il dominio degli azzurri, che mai si era visto così importante. Non c’è il merito di qualcuno sull’altro, tra De Laurentiis, Giuntoli e Spalletti. Farei 33% l’uno e il restante 1% ai calciatori che hanno completato l’opera. Ora il Napoli può aprire un ciclo, è avanti già 2-3 anni rispetto alla concorrenza per programmazione e rosa a disposizione. Ora bisognerà vedere cosa succederà sul mercato, se resistere alle offerte per i suoi gioiellini o andare a rimpiazzarli. De Laurentiis è uno che ama le sfide. Osimhen? Il Napoli saprà già come sostituirlo, facendo affidamento su un allenatore che sa come esaltare e migliorare il prodotto a disposizione. De Laurentiis il presidente più pazzo del calcio italiano? In questo momento sì (ride ndr), prendendo scelte coraggiose ed impopolari. Lui è andato avanti con le sue idee e chi vince ha sempre ragione. Personaggi così sono belli e pirotecnici. De Laurentiis va pontificato per come sta tenendo in ordine i bilanci, vincendo. Samardzic? Ricordo quando il Napoli comprò Zielinski, io ero al Modena e già da tempo lo seguivo alla primavera dell’Udinese. Il Napoli fu audace a investire sul polacco, quindi non vedo perché anche su Samardzic. Ha un sinistro che fa paura… Dovrà migliorare nella capacità organica, ma per qualità e estro non si discute. E’ uno dei migliori in Serie A”.