EDITORIALEIN EVIDENZARUBRICHESupercoppa italiana

Editoriale – Un Napoli non brillantissimo ma concreto e attento in difesa conquista la finalissima di Supercoppa italiana

Editoriale post semifinale di Supercoppa. Come contro la Salernitana, in campionato, ieri, contava, più di tutto la vittoria, a prescindere dal bel gioco, che spesso non paga, così il Napoli anche questa volta, è riuscito nell’intento di portare a casa il risultato, battendo la Fiorentina che l’aveva umiliato. qualche mese fa, al Maradona, per 3 a 0, sebbene non brillantissimo. Quella degli azzurri è stata una gara concreta nella quale ha badato di più a non prendere gol e a ripartire in contropiede, adottando la difesa a tre con Mazzarri che è tornato al suo vecchio e collaudato modulo, mettendo da parte il 4/3/3 di Spalletti. Il successo sui viola proietta i partenopei verso la finalissima di questa inedita formula della manifestazione nazionale che si disputerà lunedì sera, sempre a Riad, contro la vincente dell’altra semifinale tra Inter e Lazio che andrà in scena alle 20 di oggi. Protagonista assoluto della prima semifinale è stato Alessio Zerbin, subentrato nel finale. il quale era in procinto di tornare al Frosinone per avere più continuità, tuttavia, dopo la straordinaria doppietta messa a segno che ha messo in cassaforte la vittoria, il suo futuro potrebbe cambiare nettamente, anche in virtù del modulo del tecnico toscano. Dunque, è possibile che il giovane calciatore azzurro non si muova da Napoli. La partita è stata sbloccata dall’ex Giovanni Simeone, imbeccato da una grande ripartenza di Juan Jesus che ha giocato un buonissimo match. I campioni d’Italia, in stile operaio, hanno messo in campo il carattere e la voglia di riscatto, tralasciando lo spettacolo ed il bel gioco di un anno fa. Insomma una sorta di partita alla Juventus che vince spesso senza mai mettersi in mostra dal punto di vista spettacolare. D’altronde, cambiare modulo rappresentava l’unica soluzione per venire a capo di un avversario ostico come la Viola che ha evidenziato, per l’ennesima volta, l’assenza di un vero stoccatore che abbia il fiuto del gol, infatti neanche su rigore gli uomini di Italiano sono stati capaci di battere Gollini, altro ex, dopo l’argentino, in campo.  Nota stonatissima lo stadio della capitale araba quasi vuoto con soltanto seimila spettatori su 30mila posti disponibili. Mi chiedo, quindi,  il perchè di  giocare, a Riad, quando la piazza locale  non è cosi presa dal nostro sport più popolare. Naturalmente si tratta semplicemente di una questione di soldi, a cui la Federazione italiana non ha potuto resistere. In parole povere il governo dell’Arabia saudita non ha badato a spese, pur di promuovere il calcio nel loro paese, con l’intento di ospitare i Mondiali  del 2030. Nel dopopartita, il tecnico dei gigliati ha fatto i complimenti al Napoli per aver preparato molto bene il match, riuscendo a sorprendere i suoi ragazzi, mutando il sistema di gioco. Finalmente nessun giocatore azzurro ha fatto male, tutti hanno addirittura oltrepassato la sufficienza, con i due goleador ed il difensore brasiliano, da molti criticato, che hanno meritato un 7 e mezzo in pagella. Ancora fuori dai radar il georgiano; quest’anno sta soffrendo moltissimo le marcature dei difensori avversari. Dopo una buona prima frazione di gioco Kvaratskhelia è nettamente calato nella ripresa. Infine un plauso va pure all’allenatore di San Vincenzo, il quale, con il passaggio a tre in difesa,  ha saputo imbrigliare la Fiorentina. Ora ha la straordinaria possibilità di regalare ai tifosi partenopei un trofeo importante, dopo il successo in Coppa Italia nel 2012. Tornare a Napoli con la Coppa sarebbe un ottimo viatico per il prosieguo della stagione e darebbe morale e consapevolezza dei propri mezzi a tutta la rosa, nonchè ripagherebbe le delusioni patite dalla tifoseria, troppo spesso delusa e amareggiata dai risultati. In conclusione, il Napoli, lunedì, giocherà la sua quinta finale di Supercoppa Italiana, per la cronaca, la seconda con Mazzari in panchina, dopo quella infausta, per motivi extra calcistici, del 2012 e per la prima volta contro un’avversaria diversa dalla Juventus. I l bilancio della manifestazione  è pari con due trofei vinti e due persi, per cui è l’ora di far pendere la bilancia in favore dei successi.

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